Grazie ad un cortese utente di queste pagine ho scoperto una realtà molto ma molto interessante. Il gruppo si chiama Woods of Desolation (non fatevi impressionare negativamente dal nome) e propone quello che, di questi tempi, viene definito "Depressive Black Metal" o, meglio ancora, "Post-Black Metal".
I Woods of Desolation suonano musica dal sapore ancestrale e profondamente melanconico. Eppure non provengono né dalle fredde terre dei vichinghi né dalla decadente Albione. Si tratta di una realtà australiana capeggiata da un tale che di nome fa D. (simpatici questi nomignoli! Speriamo solo che non faccia la fine di B dei Lifelover).
Il Black Metal è solo una componente della musica che ascolterete, perché c'è anche qualcosa di Doom e perfino di Shoegaze. Non sto scherzando.
Molto belle anche le parti acustiche che regalano al tutto un tocco di misteriosa quiete.
Qualcuno si chiederà se veramente ci sono tracce di Shoegaze. Il termine, in questo caso, va preso “con le pinze” ma sì, ci sono riff di chitarra e distorsioni che richiamano proprio quel tipo di sound.
Un disco per sognare ad occhi aperti, per dormire o per vivere in prima persona allucinazioni. La band è giovane ma dimostra talento e capacità. Non fateveli sfuggire.
Elenco tracce e video
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