La mia laurea in S.H.A.D.O.logia con seguente master in Spazio 1999 mi porta a suffragare le dotte ergo scientifiche disquisizioni dell'esimio professor C. Malanga, ovvero che gli Alieni sono (sempre stati) tra noi.

La prova schiacciante e definitiva si ottiene semplicemente irrorando il nostro basico apparato uditivo con l'ultimo intangibile patchwork strutturato dal manipolatore di suoni Mr. Gerald Donald stavolta sotto pseudonimo Zwischenwelt.

I più agnostici di Voi riterranno il sottoscritto, anche giustamente, pronto per il ricovero coatto: ma qua, cari i miei scettici confratelli, non si dibatte del mio comprovato stato confusionale né di ardite supposizioni ergo di nebulosi teoremi indimostrabili, ciò che vado a disputare risulta platealmente dimostrabile tramite gl'apparati ricettivi di chi vuole©.

Precisiamo: non è mio dilemma soppesare il vostro tasso di incredulità, al contempo sono poco incline a ragionare su vacue narrazioni circa la misteriosa sparizione di coloro i quali si renderebbero rei nel divulgare pubblicamente l'inenarrabile: ciò che, banalmente, suggerisco è di farvi fagocitare all'interno del raggio verde emanato da "Materialization" (SampleEins), captare con proprie antenne i post(post-post)kraftwerkismi criogenici di "Premonition" (SampleDrei) infine abbeverarvi col protoplasma liquefatto di "Enigmata" (SampleZwei), e poi mi si venga a dire che non ho r

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