"A Snow Capped Romance" è il secondo lavoro del quartetto dell'Alaska dopo il non eccelso "Bitterness the Star", sempre sotto Roadrunner.
E' bene precisare subito che i 36 Crazyfists sono cambiati, infatti hanno abbandonato il nu-metal degli esordi per concentrarsi (forse per moda o forse perchè si sono resi conto di saperlo fare meglio) in quell'ibrido emo-metal core che in questi ultimi due anni sta spopolando un po' ovunque, anche qui nella nostra italietta.
Sinceramente non m'importa poi molto se il cambio di stile sia sintomo di una volontà di successo perchè questo disco è veramente ben fatto. Complice il lavoro al mixaggio del mitico Andy Sneap (per chi non lo sapesse produttore dei Nevermore) i suoni che escono da questo piccolo e circolare pezzo di plastica affascinano, emozionano e fanno incazzare come pochi altri.
La voce di Brock Lindow è quantomai affascinante e il suo particolare stile coinvolge ad ogni passaggio e il resto della band lo accompagna in questo viaggio attraverso EMOzioni e sofferenze.
Se devo trovare dei punti di tangenza musicale li individuerei nell'universo dei Poison the Well (da "Tear from the Red" in poi), degli Shai Hulud (R.I.P...sigh) e nello screamo di Underoath, Silverstein et similia... ma i 36 pugni pazzi hanno una loro anima ben tangibile, incentrata soprattutto, come ho già detto, nella particolare voce del cantante.
Inoltre da più fonti ho saputo che dal vivo sono spettacolari e non perdono una briciola della loro carica... sto aspettando impaziente una loro calata in terra italica, impazienza seconda solo ai Deftones e ai Dredg.

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