Cito Wikipedia "Gli A Perfect Circle nascono a Los Angeles nel 1996, su iniziativa di Billy Howerdel dopo l'incontro con Maynard James Keenan (già frontman dei Tool)."
Un side project quindi di tutto rispetto che merita la dovuta attenzione.
Il loro disco d'esordio è intitolato appunto 'Mer de noms' (mare di nomi), e oltre alla splendida copertina si presenta come un lavoro musicalmente ispirato e furbo. La melodia presente in tutto il cd, sfiora l'ipnosi. Sarà per la voce di mynard o per l'atmosfera che gli strumenti ricreano? Sta di fatto che il lavoro risulta ipnotico.
Se la musica non risulta nulla di trascendentale per quanto riguarda il fattore innovativo, di certo però non si può che rimanere affascinati dalla perfezione di alcune tracce. La cullante "Reholder", fatta di ammiccamenti orientali e di pura atmosfera. Il trascinante brano di apertura "The Hollow" esplosioni di chitarra e batteria a ritmi molto elevati. Insomma la formula dell'album risulta fin da subito molto chiara, ottimo rock e un pizzico di melodia in più. Da citare soprattutto l'ottima "Thinking of you", che parte lenta per terminare in un vortice di basso e batteria, e la dolce "3 libras", molta chitarra acustica e soprattutto la splendida voce di Maynard.
Tuttavia le canzoni non risultano subito orecchiabili, e il difetto sta principalmente in questo. A volte viene la voglia di saltare canzone perchè reputata troppo velocemente come "noiosa". Niente di più sbagliato. Ascoltate a fondo, cogliete le sfumature più cupe dell'album, ed infine riascoltate ancora. Vi apparirà tutto chiaro. Un prodotto fantastico, confezionato a regola d'arte per quanto riguarda il suono, e di ottima atmosfera.
A quanto si sa, adesso come adesso, dopo altri due album ("Thirteen steps" del 2003, e l'album di cover "Emotive" del 2004, pubblicato in segno di prostesta lo stesso giorno delle elezioni americane, giorno in cui venne rieletto per la seconda volta colui che in questi giorni afferma che la guerra "non va molto bene", e colui che ha deciso per la morte di migliaia di innocenti e di migliaia di soldati americani), gli A perfect circle sono in pausa.
Speriamo che questa "pausa" non duri troppo a lungo.
Elenco tracce testi e samples
01 Magdalena (04:15)
Overcome by your
Moving temple
Overcome by this
Holiest of altars
So pure
So rare
To witness such an earthly goddess
That I've lost my self control
Beyond compelled to throw this dollar down before your
Holiest of altars
I'd sell
My soul
My self-esteem a dollar at a time
One chance
One kiss
One taste of you my magdalena
I bear witness
To this place, this prayer, so long forgotten
So pure
So rare
To witness such an earthly goddess
That I'd sell
My soul
My self-esteem a dollar at a time
For one chance
One kiss
One taste of you my black madonna
I'd sell
My soul
My self-esteem a dollar at a time
One taste
One taste
One taste of you my Magdalena
02 Breña (04:03)
My reflection wraps and pulls me under
Healing waters to be
Bathed in Brena
Guide me safely in worlds I've never been to
Heal me, heal me
My dear Brena
Mull around
It's alright
Heal me, heal me
My dear Brena
Show me lonely and show me openings
To bring me closer to you
My dear Brena
Mull around
It's alright
Opening to
Heal
Opening to
Heal
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Altre recensioni
Di Snegirev
"Una litania ipnotica, un fazzoletto recita parole che Keenan canta rabbiosamente: 'I'd sell my soul, my self esteem...'"
"Chitarra elettrica, voce e violino coesi in perfetta euritmia; la batteria mi è sembrata un po' 'ingombrante'."
Di KiccoLSD1
"Un cerchio perfetto. Questa è la traduzione letterale del nome di questo nuovo gruppo difficilmente catalogabile, rappresentante la congiunzione completa tra poesia, musica e arte."
"L'amore e il desiderio sono temi fondamentali di questo album che gli toglie una veste morale per mostrarne la naturale bellezza e purezza."
Di StefanoHab
È quando escono album come questi che ti senti veramente in pace con te stesso e con il mondo dopo averli ascoltati.
Un album che va ascoltato con attenzione per poter essere compreso e apprezzato a fondo, bisogna lasciarsi andare all'ascolto e abbandonare i propri sensi per un po'.