La ricerca di un capolavoro è un esercizio pericoloso, che rischia di vanificare gli sforzi di chi, con umiltà e consapevolezza, indirizza le proprie energie in un lavoro discografico, che spesso finisce per deludere l'ascoltatore troppo esigente. Quando nel 1990 mi parlarono di un nuovo gruppo ungherese dal nome inglese e che sapientemente miscelava Prog sinfonico con musica da camera, storsi immediatamente il naso. La formula mi sembrava pretenziosa e forse anche inutile. Bastarono le prime note del disco con quel violoncello che allungava le corde come dita demoniache a strapparmi l'anima e le viscere, in un vortice così intenso da commuovermi. In pochi minuti mi resi conto di provare (nuovamente) sensazioni che solo i grandi capolavori del prog avevano saputo donarmi.

Il disco è la loro prima uscita ufficiale anche se, precedenti a questo, esistono due cassette audio datate 1989, che purtroppo sono di difficilissima reperibilità.

Le influenze del gruppo sono tra le migliori considerato che, dall'alto della loro spiccatissima personalità e quel tocco ormai inconfondibile, si ritengono debitori di King Crimson e Frank Zappa, Emerson Lake & Palmer nel versante rock e Bach e Bartok per quello classico.

Il disco si muove attorno ai due leaders fondatori Vedres Csaba al pianoforte e Pejtsik Péter al violoncello e contrabbasso, ai quali si uniscono flauti, chitarre e fiati in un vero turbinio percettivo-chimico di alambicchi che miscelano rock, classica, folk, jazz e cantati barocchi sotto una direzione divina, eloquente - in questo senso - è il trittico "Mandrigal Love": impossibile rimanere freddi di fronte a composizioni di tale levatura armonica.

Il primo brano "European Things" porta come sottotilo "Hommage à Frank Zappa" è sicuramente una dedica "tout court" perché né le tematiche, né il risultato possono portare al grande Frank, forse sono il piglio esecutivo e l'intenzione. Da segnalare comunque la forza e l'intensità melodica di ogni frammento di ogni singolo brano, quindi tralasciando un inutile track by track, chiedo ai lettori di sforzarsi nel cercare e acquistare questo disco sicuro di avere eterna gratitudine da ognuno. In una parola: Capolavoro.

Segnalo, per dovere e per piacere, tutta la loro discografia ricca di lavori diversificati, mai monotona e sempre di grandissima levatura tecnica e compositiva. Assieme agli Isildures Bane tra le realtà più elevate della musica mondiale.

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