Un disco violento. Basterebbero queste parole per dare un idea di "Germi". Se penso a questo album la prima immagine che mi viene in mente è quella di Agnelli mentre fa del male a qualcuno per il solo gusto di farlo. Ciò che esce da queste quattordici tracce è la rabbia e la frenesia di una band che è finalmente arrivata al successo, è la follia di tre amici capaci di trasformare in genialità ogni spregiudicata azione. "Germi" arriva in un momento di grazia per gli Afterhours, nel 1995, quando raggiungono un assetto stabile con Manuel Agnelli, Xabier Iriondo e Giorgio Prete, tre ragazzi della grigia e tetra Milano che incendieranno irreversibilmente i palchi di un Italia dormiente.

In "Germi" convivono psichedelia e rock duro, chitarre pesantissime e rumorismi narcotizzanti, poetica decadente e testi oltraggiosi, spesso incomprensibili e meravigliosamente inquietanti, costruiti con quella geniale tecnica che è il "Cut-Up", capace di donare il fascino del caso e del caos. L'ironia, la violenza, il disprezzo e il sesso sporco sono solo alcune delle fiamme che ardono nell'inferno di Agnelli. Forse non sono ancora al loro apice gli Afterhours, ma ci stanno arrivando a calci e pugni, portando in giro per l'Italia questo disco, vestendosi da bambine e abusando di qualsiasi cosa capiti loro a tiro. Questo è il rock nella sua forma più pura. Passare in rassegna le canzoni è un lavoro inutile e noiso, ma non si possono non citare capolavori come "Plastilina", "Dentro Marilyn", "Ossigeno" e "Strategie", monumenti idelebili nel cuore di chi ha avuto la fortuna di godere quei momenti dal vivo, nel loro momento di massimo splendore.

Inciderà altri capolavori questa band infetta, ma è in questo album che ha dato il massimo sfogo alla sua irrequieta indole autolesionista. E' ora di smettere si considerare gli Afterhours una delle migliori band del rock italiano, perché ritengo che possano tranquillamente entrare nell'olimpo del rock internazionale; non hanno nulla da invidiare a nomi più altisonanti e più blasonati da una critica troppo snobista, ottusa e provinciale, incapace di riconoscere i capolavori di casa e all'ossessiva  ricerca di band anglofone da poter accostare ai Velvet Underground.

Fot..ti giovane coglione, il mio sguardo è Santità.

Elenco tracce testi e video

01   Nadir (01:09)

02   Germi (02:36)

03   Plastilina (04:05)

04   Dentro Marilyn (05:46)

Lei è qua, falsità come, radioattività
Che mentre c'è da osare
Uccide lo spettacolo carnale
E l'anima brucia più di quanto illumini
Ma è un addestramento mentre attendo

Che io m'accorga che so respirare
Che sei il mio sovversivo
Mio sovversivo amore
Non c'è torto o ragione
È il naturale processo di eliminazione

Forse se, forse se, porta ad esitare
Io vengo dall'errore, uno solo
Del tutto inadatto al volo
E anche se vedo il buio, così chiaramente
Io penso la bugia affascinante

E non mi accorgo che so respirare
Che sei il mio sovversivo
Mio sovversivo amore
Non c'è torto o ragione
È il naturale processo di eliminazione

Lei è qua, lei è qua come, radioattività
Che mentre c'è da osare,
Uccide lo spettacolo carnale
Cinque pianeti, tutti nel tuo segno
Il fallimento è un grembo e io ti attendo

Mentre ti scordi che puoi respirare
Che sono il sovversivo
Tuo sovversivo amore
Non c'è torto o ragione
È il naturale processo di eliminazione

05   Siete proprio dei pulcini (02:46)

Sono così dispiaciuto
Che tu non riesca a capirlo
Ho tutto in testa ma non riesco a dirlo
E se sto gemendo di piacere
È che sarò vecchio, sarò passato
Ma sto per venire

Cosa mi può più interessare
Cosa mi può più interessare

Vi guardo con l'occhio del pitone
Così vivi e caldi e il resto
Bisogna sceglier bene
Ma bisogna sceglier presto
Dite che vi va di creare
Siete proprio dei pulcini
Che mi va di mangiare

Cosa mi può più interessare
Cosa mi può più interessare

06   Giovane coglione (02:31)

Il mio sguardo è santità
La sento calda e bianca volontà
Lo scopo e la missione
Che diano un altro giovane coglione
Di colpo non c'è più
La nebbia attorno a me
Capisco già di più
E poi ora tocca a me

Però mi faccio un mazzo
Forse non mi frega un cazzo, e già...
E non mi frega più
Non so neanche il perchè
Capivo già di più
Comunque tocca a me

07   Ossigeno (05:00)

Tuo prigioniero babe, o della tua essenza
Per il mio sangue è già, è già dipendenza
In or out, baby
Vedo quello che poi non sento
In or out, baby
Vedo, ma poi ti accarezzo dentro
Il tuo odore è ossigeno
Il tuo odore è ossigeno
Il tuo odore è ossigeno
Il tuo odore è ossigeno
Così dolce e fortemente
Chiavo la mia mente
E' una cosa così sporca
Che la farei per niente
In or out, baby
Vedo quello che poi non sento
In or out, baby
Vedo, ma poi ti accarezzo dentro
Il tuo odore è ossigeno
Il tuo odore è ossigeno
Il tuo odore è ossigeno
Il tuo odore è ossigeno
Il tuo odore è ossigeno
Il tuo odore è ossigeno
Il tuo odore è ossigeno
Il tuo odore è ossigeno
È così insano
Dentro i miei occhi
Chi ami è un angelo
Che uccide se lo tocchi
In or out, baby
Vedo quello che poi non sento
In or out, baby
Vedo, ma poi ti accarezzo dentro
Il tuo odore è ossigeno
Il tuo odore è ossigeno
Il tuo odore è ossigeno
Il tuo odore è ossigeno
Il tuo odore è ossigeno
Il tuo odore è ossigeno
Il tuo odore è ossigeno
Il tuo odore è ossigeno

08   Ho tutto in testa ma non riesco a dirlo (02:38)

09   Strategie (04:03)

So che lei sa
Strategie dell'apnea
Che sono sue amiche, che sono ferite
Novità
Il vero che muore
Succhiandomi il cazzo svanisce
Il risveglio dal sogno forse uccide
Mai tradisce

Puoi non assaggiare per vedere se il gusto se ne va
O ti devasta, o ti devasta il prezzo che si ha

Scopami fra
Fiori urlanti, strategie
Insetti malvagi
Da scacciare e maledire

Puoi non assaggiare per vedere se il gusto se ne va
O ti devasta, o ti devasta il prezzo che si ha

So che lo sai
Gabbie di strategie
Fa quasi impazzire, fa quasi impazzire
So cos'è

Puoi non assaggiare per vedere se il gusto se ne va
O ti devasta, o ti devasta il prezzo che si ha

10   Vieni dentro (04:08)

11   Posso avere il tuo deserto? (04:31)

Sai ancora se vuoi?
Hai volontà?
O stai soltanto crollando
Con razionalità?

E con l'abitudine ti spengon già
Dando alla violenza una profondità

Puoi pensare che andrà
Senza un'azione
E la verità passi
Lasciando il posto alla ragione

E con l'abitudine ti han spento già
Dando alla violenza una profondità, si sa

Ti vedo passare
Sopra la corrente
Non senti sconcerto
Posso avere il tuo deserto?

E con l'abitudine ti han spento già
Dando alla violenza una profondità, che ha

Razionalità, razionalità,
Razionalità, razionalità...

13   Mio fratello è figlio unico (04:09)

14   Porno quando non sei intorno (03:02)

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Altre recensioni

Di  nadir

 Il risultato è il miglior disco di rock italiano di sempre, un paradigma assoluto per le generazioni future.

 La voce nasale e sguaiata di Agnelli canta liriche ironiche, violente, ispirate da un cut-up che prende dentro i giornaletti scandalistici, la letteratura ufficiale, le poesie di Blixa Bargeld e chissà cos’altro.


Di  Bleak

 "Germi è una specie di germe al quale è impossibile proibire di riprodursi nella mente di chi lo ascolta, un virus del quale sarete felici di esservi contagiati."

 "Ce l’anima brucia più di quanto illumini, ma è un addestramento mentre m’accorgo che so respirare."


Di  DDQ

 Per me, gli Afterhours sono la migliore rock band della storia musicale italiana.

 'Germi' riesce ad alternare momenti di selvaggio furore rock a eteree ballate velenose, mai melliflue o affettate.