Nel 1982 Alberto Fortis pubblica il suo quarto album, "Fragole infinite". La title-track è un palese omaggio ai Beatles ed alla loro Strawberry Fields Forever. A proposito di questo brano, lo stesso Alberto ha dichiarato: "Dedicato a John Lennon, cantata nella sala 2 di Abbey Road Studios di Londra, la sala preferita dai Beatles, con microfono valvolare usato per Strawberry Field. Nel quartetto d'archi di Fragole infinite, convocato da Sir George Martin, la viola e il primo violino hanno suonato in Sgt. Pepper...Per me sono grandi soddisfazioni": e ci credo, aggiungo io! Infatti in questo disco (interamente dedicato a John Lennon, morto da poco), collabora proprio George Martin (anche se nel senso descritto), uno dei tanti "quinto Beatle", nonchè la London Philarmonic Orchestra. Nella versione "italianizzata" della title-track, ambientata naturalmente a Londra (auto gialle corrono nel blu, l'orologio fermo sopra la citta' nella torre segna un'ora in piu') si parla di un amore forse solo platonico che probabilmente resterà tale per sempre.

La musica di tutto il disco è molto suggestiva ed accattivante, sia nei pezzi più ritmati (Ti dirò, Non più di tanto, Galli, Suzy body), sia nei pezzi più melodici (Fragole infinite, Due file, Angelo, Liquido breve per Bibo, Neve), sia infine nei pezzi dove si alternano "ritmato" e "melodico" (L'uomo grande, Dimmi di no). I testi, come nella migliore tradizione "fortissiana", sono ironici, teneri, divertenti, romantici, ermetici, non-sense.

In "Due file" si parla probabilmente di un amore non corrisposto e dei rimpianti che esso ha lasciato, anche se ad un certo punto il linguaggio si fa volutamente allegorico-simbolico-ermetico (Nel mare verde e cupo, un lupo aspetterà. Nel cuore avrà un serpente e il serpente abbaierà).

"Ti dirò" mi ricorda molto, come struttura musicale, "Settembre" dello stesso Fortis, con il suo inizio un pò "in sordina" e con l' "esplosione" musicale centrale e finale. Anche se la canzone "Settembre" è sicuramente più famosa e probabilmente anche più bella, "Ti dirò" (il cui testo potrebbe essere letto come un inno all'ottimismo ed al lasciarsi andare : " Apri quando vuoi la luce entrerà, segui l'aria e ti alzerai",...." Lascia quel che hai, non ti servirà più, se la luce è in te non ti abbasserai, sei già nato e volerai") è un bel pezzo.

In "Non più di tanto" gli altri sembrano sempre pronti ad appoggiarti se sei in difficoltà, ma fino ad un certo punto, non più di tanto appunto.

"L'uomo grande" è un pezzo contro la guerra e l'ingiustizia con belle "immagini", anche se magari potrebbe risultare un pò retorico ("Quale guerra potrà mai finire senza generare un figlio in più? Quale pace può regnare se lo scettro non sarà una rosa o un giglio blu?"..." Quale ricco potrà mai comprare la dolcezza della povertà? quale povero può avere la divisa e la viltà di un signore in blu?"). Alcune frasi di questo brano, fra l'altro, anche se leggermente modificate, saranno riprese nel successivo brano di Fortis "Vita ch'è vita (Greenwich)" del 1990.

Chi di noi non vorrebbe far fuori i tanti galli dalle teste verdi e nere che attorniano le nostre vite con tremila spade come nel brano "Galli"? Metaforicamente, s'intende!

Il brano "Angelo" è sicuramente uno dei più belli dell'intero canzoniere di Fortis, a proposito del quale lo stesso Fortis ha dichiarato: "Spero un giorno di avere un figlio che vivrà un'esistenza felice e di potermi riflettere nella sua fronte limpida, sorprendendomi, con un grande sorriso"; l'atmosfera eterea e sognante del pezzo è ben sottolineata anche dalla dolcezza della relativa musica che sfocia in un sound quasi jazz, almeno in alcune parti. "Quando stanco aspetterai e il sole picchiera' la tua fronte lucida un bimbo specchiera', guardera' negli occhi e tu piangendo gli dirai: Credevo fossi un angelo e un angelo sarai": versi bellissimi!

In "Suzy Body" si alternano, con toni altamente ironici e con un ritmo musicale molto vivace, Charles De Gaulle, Napoleone e lo sciovinismo dei francesi: "So che voi francesi non direte mai che un americano è bianco, rosso e blu. Stessa la bandiera, stessa intensità, ma vi brucia troppo e griderete no".

"Dimmi di no" parle forse di un uomo che, dopo aver lasciato una donna, torna da lei con la "coda fra le gambe" salvando così la sua stessa esistenza? Le interpretazioni sono aperte! Ma il testo più enigmatico ed ermetico è sicuramente quello del brano "Liquido breve per Bibo", almeno per me! L'album si chiude con la bella e delicata "Neve", in cui la stessa neve viene quasi personificata, con il bell'intervento vocale di Rossana Casale, all'epoca fidanzata di Fortis.

Sicuramente un più che buon album, anche se leggermente inferiore ai tre precedenti, che chiude il momento di grazia di Alberto, almeno dal punto di vista commerciale. Salve qualche sporadica apparizione in hit parade del successivo album "El niño" del 1984 infatti, Fortis da allora in poi non comparirà praticamente mai più nella stessa hit parade. Avrà un certo ritorno di interesse da parte del "grande pubblico" solo dopo la sua partecipazione a Music Farm nel 2006 ed alla pubblicazione successiva di alcuni album, alcuni anche molto validi. Ma....non più di tanto!

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