La Germania degli anni '60 fu la fucina delle culture d'avanguardia; tra i tanti progetti nati e portati avanti nei campi artistici ve ne fu uno di fondamentale rilevanza, gli Amon Düül, che si formarono a Monaco in una comune anarchico-freak di una dozzina di persone; il libertino gruppo si ispirò, per dare un nome alla loro creatura, al dio egizio del Sole, Amon ed al personaggio di un romanzo turco, Düül.

In seguito alla scissione dell'originario gruppo entrarono con prepotenza nella scena musicale gli Amon Düül II che eclissarono la fioca luce emanata dai "cugini", gli Amon Düül I.
Il ritualismo pagano aleggia in ogni traccia dei loro lavori che manifestano lo svilupparsi di sonorità complesse, in un oscillante supremazia d'avanguardia e primitivismo naif. Alla base della loro musicalità vi sono libere sessioni di psichedelia e free-rock, una nebulosa acida nella quale si mescolano con schizofrenici e rumoreggianti metodi la loro vena di rievocazione del misterioso oriente, la squassante elettronica e le digressioni acustiche che fanno capolino attorniate da gotiche atmosfere.

La miscela prodotta confluisce tutta nel loro primo lavoro d'esordio, Phallus Dei, risultato di sperimentazioni musicali e dell'impegno politico da parte dei componenti che sostenevano l'utopico "Flower-Power".

Il tutto comincia con la splendida Ouverture, "Kanaan", la melodia impressiona per la sua maestosa grandiosità, un immersione in quel mondo sconosciuto quale è l'esoterismo; l'arcanicità delle vocalist ne accompagnano il ritmo di stampo Tribal con forti percussioni e visionarie chitarre. Una trionfale entrata attraverso l'alta volta dell'oscuro portone che conduce all'oblio del tetro e lugubre inferno dantesco.

"Dem Guten, Schönen, Wahren" ricade immediatamente nell'incubo psicanalitico, un turbinante caos d'urla e folli violini stridenti, a rendere il tutto ancor più bizzarro la cantilenante e profonda voce di Lothar Meid che sfocia in falsetti spiritati.

Il clima infernale confluisce tutto nella title track, "Phallus Dei" una jam di oltre venti minuti che presenta una molteplice gamma di sonorità, il sommesso inizio viene inghiottito dai cosmici e grotteschi suoni, grida ed arpe al limite del consueto. Gli strumenti suonano in maniera sempre più disordinata e sghemba sino a raggiungere la totale caoticità.

Vulcano d'infinite risorse sonore, risulta essere un elaborato lavoro di fino, che accompagna l'ascoltatore nell'immaginario girone dei dannati...è l'esaltazione del torbido animo umano.

Elenco tracce e samples

01   Kanaan (04:03)

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02   Dem Guten, Schönen, Wahren (06:11)

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03   Luzifers Ghilom (08:34)

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04   Henriette Krötenschwanz (02:03)

05   Phallus Dei (20:45)

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06   Freak Out Requiem I (07:53)

07   Freak Out Requiem II (00:44)

08   Freak Out Requiem III (07:49)

09   Cymbals in the End (00:33)


  • Darksoul
    26 gen 05
    Recensione: Opera:
    Adoro i progetti di quel periodo... Gran bella recensione
  • Recensione: Opera:
    Io devo ancora capire bene i collegamenti fra i Duul ed i Duul II, però preferisco i II, come te. Di fantastico i primi Duul avevano Uschi Obermaier, una Gnocca indescrivibile --> Philm Freax: Uschi Obermaier <-- Suonava le percussioni, era per l'amopra libero, praticamente sempre nuda, e sconvolta come un Lama alle Hawaii. Da sposare. Altro che Britni, questa si che faceva gli spettacoli Hard...
  • Recensione: Opera:
    link rotto <-- fatti un giro lì, ti fai due risate nel vedere le facce che avevano... hanno buttato via lo stampo di certi musicisti, ormai ci resta solo King Buzzo :D
  • ZiOn
    26 gen 05
    Recensione: Opera:
    Un mio amico ha campionato addirittura "Kismet" degli Amoon Duul, soltanto per fare capire la loro attualità... Grandissimi, però ho ascoltato soltanto qualcosina, "Phallus Dei" lo devo ancora ascoltare e penso che lo farò presto ;) bella segnalazione klee!
  • josi_
    26 gen 05
    Recensione: Opera:
    Belle cose, bravissimo Klee!!! // Caz, vuoi dire che quella "splendida ragazza" (oggi sono composto) è diventata la vecchiaccia che si vede nelle foto del live del 2002, nel link che hai postato? :( Voglio tornare indietro nel tempoooo!!!
  • Recensione: Opera:
    Boh, io stavo pensando invece che se questa trombava come una antilope, non ce l'avrà una figlia della mia età? Magari ne ha 4 o 5, di tutte le età; Josi, ma un giretto dalle parti di Monaco? ;) Franziskainer & Kraut Rock, e chi ci ammazza?
  • Recensione: Opera:
    Che poi se la trombava lui... boh boh... --->http://www.oldhippie.de/images/old_hippie_bilder_obermeier_langhans.jpg <-- Minimo aveva una mazza da sfondamento, perchè per il resto...
  • josi_
    26 gen 05
    Recensione: Opera:
    Non ho parole... la proclamerei "più bella ragazza della storia del rock". Sei d'accordo o vuoi propormi alternative?
  • Recensione: Opera:
    Bèh, se delimitiamo al Rock, mi sà che è proprio lei. Ora come ora non mi viene in mente molto, ad esempio Nico in sfida con Uschi perde di brutto. Poi ci sono anche le ballerine degli Hawkwind (una aveva minimo la 5a, e ballava nuda per un ora e mezzo a spettacolo... ti lascio immaginare LO SPETTACOLO) ma erano solo ballerine, lei suonava. Però se andiamo nel soul, escono fuori certe nere che mi fanno fare le capriole. Hai mai visto la moflie di Miles Davis dal 70(sicuro) al 75(forse no, non ricordo bene) ? Si chiama Betty Davis, quando vedi un esibizione di quella... ooohh... non ce nè. è brava eh non è solo gnocca da fare panico, molto molto molto brava, prova a cercarla, io ne ho solo due, ma sono uno più bello dell'altro, quella il sex appeal lo vendeva a camionate in saldo.
  • Recensione: Opera:
    Toh ---> Ingrandisci questa immagine <--- Digli stronzo a Miles, guarda che donodiddio che si ha sposato, ci sapeva con la tromba eh...
  • josi_
    26 gen 05
    Recensione: Opera:
    Notevole la panterina, onore a Miles, ma Uschi la surclassa! Comunque mi sa che la vecchiaccia delle foto live 2002 è Renate (degli Amon Duul II), Uschi era negli I. Meno male. Mi piace pensare che Uschi sia ancora quella grande sgnacchera che era allora, o almeno una bella signora :)
  • Recensione: Opera:
    Però nella recensione c'è un errore, I Duul & i Duul II sono usciti in contemporanea, non c'è stata scissione. la differenza fra i due stà nelle tematiche, gli 1 erano molto piss&llov & lascia vivere, i II erano molto "fotti la società, andiamo tutti drogarci nudi scambiandoci patners a gogò". Quello su cui non riesco a trovare info, sono i membri che saltavano da uno all'altro, ed i progetti paralleli. Ad esempio oggi ho scoperto che i Neu!, dopo che mi sono impegnato a mille per trovarli, non sono altro che quelli che io conoscevo come "il gruppo dei due Kraftwerk che hanno mollato al terzo disco". Non potete capire l'incazzo, che parte il disco e fai "ma vaffanculo questo ce l'ho!" :(( / Stì cazzo di tedeschi non avevano altro da fare che cambiare formazione, mavaffanculo... (vabèh però originale è più bello :D)
  • Recensione: Opera:
    Oi Oi Josi_... comprati un DVD di Miles Davis, e gurada bene Betty. Ti lascio immaginare come impugna il microfono ;)))))) (ed anche qua, alè... vai di discorso gnocca, che uommini di merda che siamo :D)
  • josi_
    26 gen 05
    Recensione: Opera:
    Mah io ti dirò, "Neu!" l'ho ascoltato e non mi ha scioccato. Credo che abbia perso modernità ormai, a differenza dei Faust per dire. Gli Amon Duul non mi è capitato di ascoltarli... ci esaltano ancora? Ditemi ditemi
  • CoolOras
    26 gen 05
    Recensione: Opera:
    Uè klee cm va? finalmente hai scritto qualcosa di nuovo! il disco non lo conosco (e manco il gruppo, scusate l'ignoranza) ma ti voto la rece, ti do 5 per non abbassarti la media ma cmq credo che te lo avrei messo ugualmente...però mi avevi promesso che commentavi la mia rece ti ricordi?? vabbè ciao... :)
  • Recensione: Opera:
    A me sì, sia gli uno che i due. Non è che dici "ammazza e questo che è?" però non è mica roba standard. Ma Neu! quale hai dei tre? (dato che ora ho scoperto di avere la discografia :D) Il primo anche a me non è mi dia sta gran botta (vabèh, l'ho sentito tre anni fa, grazie al cazzo :D) ma è ""colpa"" del genere, fanno spazio tranquillo, non c'è malattia, i Duul son molto più malati, vocine alla cazzo di cane, suoni che spezzano l'armonia... sò più "cattivelli" (cattivelli sempre confrontati al genere, non è che sono i Motorhead). Poi ci sono dischi e dischi, a me piacciono di più di tutta la combriccola Duul : dei 2 questo, Tanz Der Lemminge, Yeti e Made In Germany, dei Duul 1, Psychedelic Underground, Vive La Trance e Wolf City. Non ce nè uno brutto (quelli che non ho messo sono un po' piattini, ma non brutti), però diciamo che sono tipo i Melvins, tengono sempre lo stesso stile e non deludono mai, con il difetto che però non c'è un disco "Top", ti tocca cercarli tutti... mò sono cazzi tuoi! ;)
  • josi_
    26 gen 05
    Recensione: Opera:
    Per fortuna la composizione del gruppo ci offre un criterio decisionale inoppugnabile: ne prendo uno dei Duul I, quello con più foto di Uschi. Semplicissimo.
  • Recensione: Opera:
    Aspè Josi... forse non avevo capito bene la domanda, ma vuoi scioccarti? Se è quello che cerchi allora conosco un Michele che fa al caso tuo... sennò Merzbow, sennò gli ACID MOTHERS TEMPLE, sennò i TEETH OF LIONS RULE THE DIVINE. Lì ti sciocchi tutto di botto, son gruppi nuovi, Mi raccomando, non comprarli prima di averli sentiti. I Teeth Of Lions sono un supergruppo del 2004, c'è gente dei Sunn O))), dei Thor's Hammer, dei Cathedral, degli Sleep... na mazzata che non ti dico. Non li recensisco perchè G sennò si incazza, ti riporto una frase <<<white speed, brown smack, bone pipe filled with crack...there's no turning back...mushrooms and cocaine fight wars in your brain.......>>> Eh, se recensisco questi chiudono il sito :D
  • Recensione: Opera:
    Anche l'altra dei Duul II era mica male da giovane eh! --->http://69.93.7.242/uploadsff/post-86742-1106745846.jpg <-- Piglialo in vinile, che si vede belle grande
  • Recensione: Opera:
    Volevo chiudere con un W Il PUNK! ... seeeehhhhh...
  • Klee
    26 gen 05
    Recensione: Opera:
    @Caz...la storia della scissione l'ho trovata nella biografia...da quello che ho capito io...prima facevano tutti parte dela stessa formazione e poi si sono divisi...bho...magari ho inteso male io ; )
  • Recensione: Opera:
    Praticamente, ciò che si è "scisso" senza "scindersi", è la comune, non i gruppi. Questi erano una allegra fattoria tipo quella di Charlie Manson, e sono rimasti un allegra fattoria, solo che una parte della fattoria ha fatto gli 1 (che hanno preso il nome completo perchè sono usciti prima, ma si parla di un misero annetto) e l'altra parte della fattoria ha fatto i II, pur rimanendo un allegra fattoria. Di certo chi ha scritto la recensione era un drogato molesto, perciò ha dato più importanza ai II. Come se io e Josi facciamo un gruppo Power Metal, e zzzz & g__à ne fanno uno Thrash Metal. 2 gruppi, stessa comune. Anche noi siamo un allegra fattoria telematica, infatti ora vado che devo dar da mangiare alle mucche, che cazzo di lavori che mi mollano a me... perchè sono piccolo e nero...
  • Recensione: Opera:
    di certo chi ha scritto LA BIOGRAFIA, non la recensione... (tutta colpa delle galline a cui davo da mangiare poco fa, mi confondono le idee)
  • Recensione: Opera:
    Aspè... dove l'hai letta la biografia? Manda i link che voglio farmi due risate. Ma li hai mai visti questi stronzi in faccia? Toh, guarda che carini, uno meglio dell'altro, sotto questa foto il top sarebbe scriverci "il vero sballo è dire no!" --> Ingrandisci questa immagine <--- Nota soprattutto il primo da sinistra, Marilino la Mensola, quando ha scritto "ai don laic de drogs bat de drogs laic mì" , aveva davanti un suo poster, secondo me. (il secondo da sinistra invece sembra mio fratello negli anni 80, periodo Glam... un phiko proprio)
  • Anonimo
    26 gen 05
    Recensione: Opera:
    Bravo klee, belle rece, bel disco!
  • josi_
    26 gen 05
    Recensione: Opera:
    Io lo chiamavo Marilino Mansonio, ma "La Mensola" mi convince di più. Quanto all'allegra fattoria degli Amon Duul I&II, non per essere ripetitivo, ma io sarei uscito quel misero annetto prima molto volentieri pur di seguirla. Caz, amico mio, dimmi, ci si può innamorare inter-temporalmente? Mah... meglio di no, che mi sa che mi avrebbe fatto ingelosire un tantino eh. Ah Caz, la mucca in fondo a destra dice di tenere le mani a posto quando le dai da mangiare.
  • Airone
    26 gen 05
    Recensione: Opera:
    Hai detto tutto bravo. Si in pratica per quello che ne so, i Duul I e i II, sono i due gruppi derivanti dalla comune di Amburgo mi sembra. Ho anche un disco col marchio Amon Duul, beat, registrato di un male. Schulze suonava le percussioni allora, niente moog. Comunque questo è un capolavoro, un disco fondamentale per i fumatori di cannabis..
  • Airone
    26 gen 05
    Recensione: Opera:
    Voto. Capolavoro. Mim sento meglio dopo la monnezza udduiana. Capolavoro. Dio esiste.
  • Recensione: Opera:
    <<< Dio esiste, e fuma White Russian Indoor da un bong di un metro e mezzo >>> Questo è il titolo del primo disco del gruppo Power Metal mio e di Josi, i "Metal Headzzzzzzzzz" ci chiamiamo.
  • josi_
    26 gen 05
    Recensione: Opera:
    Non dimenticarti di citare le influenze noise quando parli di noi oh
  • ZiOn
    26 gen 05
    Recensione: Opera:
    Caz cazzo... gli ACID MOTHERS TEMPLE sono GENIALI!!!! Giapponesi neo-freak acido-dipendenti, "Mantra Love" è un discone! :DDD
  • Airone
    26 gen 05
    Recensione: Opera:
    lE MADRI IN ACIDO.. Che musica.. Sto resuscitando. Ragazzi li conoscete i Popol Vuh? Ma che dico.. Mi hanno regalato la versione rimasterizzata da una casa SERIA (SPV) di "in den garten pharaos". Da svenimento. Onore a Florian Fricke! Perchè lui è morto così govane e Berlusconi no? Perchè? Rispondetemi! Mo mi faccio uno spino in ufficio..
  • Hal
    26 gen 05
    Recensione: Opera:
    Popol Vuh? Sure! Un periodo mi ero preso una fissa mica male per colpa di Herzog. Sull'altra domanda invece non so risponderti, se non dicendo che la vita è ingiusta ...
  • josi_
    26 gen 05
    Recensione: Opera:
    Paradisiaci i Popol Vuh... "Hosianna Mantra" è... boh, non so dirlo :))) Occhio Airone che ti fanno la multa
  • Klee
    26 gen 05
    Recensione: Opera:
    @CAZ: Il link dove ho preso, e forse inteso male è questo: link rotto a dargli un occhio e poi dimmi se sono io andato...oppure il tizio del sito...bye
  • Recensione: Opera:
    Però gli Acid esagerano un po', io li ho tutti, ma ne ho comprato solo uno. Certe cose alla fin fine sono una presa per il culo. Piglia ad esempio "41th century splendid man" , cioè, io spendo 20€, per sentire le tue distorsioni nel 2005? Ma fammi 57 pomponi in capriola, che faccio prima da solo a far certe cose. attacco il vibratore di mia nonna al marshall e godo per ore. PERò, a gratis, sono fighissimi, perchè te la ridi, quello sì. Cazzo se te la ridi, c'è un pezzo di 15 minuti con un fischio fastidiossimo ed una vocina di bambino che dice "drugs...drugs...drugs..." per 15 minuti, ininterrotti. Se gli album li regalassero, sarebbero fra i migliori del mondo. 3 album sono BELLISSIMI, ma 3 su 29 però. Ventinove album in 5 anni di carriera... mi suonava un po' strano a me quando me li hanno fatti consocere, che questi tiravano fuori più album di Patton & Zappa. Eh, c'era il trucco :D / Io resto fedele ai The Heads (per questo genere distorto), grandissima dritta di Rocky, enorme drittona, cazzo che gruppo.
  • josi_
    26 gen 05
    Recensione: Opera:
    Scaruffi... :) lui dice di aver ascoltato più dischi di Kosmo, Hal, Caz e Nick messi insieme... non mi quadra tanto :)
  • Recensione: Opera:
    Klee.. ma è scaruffi. Neanche ci vado, te lo dico già, ha scritto cazzate lui. Ne spara a valanga, quello è un sito comico, mica musicale. Non ci andare più su quel sito che ti confonde solo le idee. Capito che la persona in questione, ha scritto le biografie di circa...boh... 1200 gruppi se non di più. Secondo te, lui sa per filo e per segno la storia di 1200 gruppi? Mi sà che magari qualche errorino c'è nelle sue Bio :D
  • Klee
    26 gen 05
    Recensione: Opera:
    ah...per fortuna...pensavo fossi io quello andato che non capiva più neanche il senso di una frase...fiuuu...maledetto scaruffi
  • kosmogabri
    26 gen 05
    Recensione: Opera:
    Recensione discreta arricchita da dibattito, è un bel risultato Klee. Però un po' mi lascia perplessa quel "...sostenevano l'utopico Flower-Power". Non so, non vorrei che fosse inteso che sostenevano il flowerpower "americano". Le comuni tedesche hanno radici più lontane, molto più profonde, arrivano fino nella cultura tedesca degli anni '20... Non a caso "Siddharta" di Hermann Hesse (tedesco, libro scritto nel 1922) è stato uno dei capisaldi letterari del movimento hippy in tutto il mondo. Anche il naturismo, presente in massicce dosi nel movimento hippyfloerpowerpeace&love, è nato in Germania, ad inizio secolo... le comuni naturiste tedesche ci sono dal dopoguerra, e gli Amon Duul sono i figli di questa filosofia, non di quella americana... tutta sta pappardella per dire che sta gente qua era "oltre" al flower power fine a sé stesso, erano un passo avanti, secondo me.... ----- Caz, mi fai la copia di Vive La Trance e Wolf City? Pleaseeeeeeeee ti prego ti prego ti prego :) (Betty Davis INSUPERABILE! Gran donna! Ascoltate il pussyfunk di Betty Davis, spinge spinge di brutto, è ancora attualissimo! Altro che le quaquaraqquà che ci sono in giro ... come quella mign... della Aguilera).
  • Klee
    26 gen 05
    Recensione: Opera:
    Kosmo accolgo a braccia aperte il tuo parere, anzi il tuo approfondimento sulla distinzione della corrente hippy americana e tedesca, l'aver detto utopico era una riflessione personale, un parere sulla corrente ideologica degli anni '60...e poi con Flower Power volevo intendere in linea generale il pensiero hippy & Co., non volevo dilungarmi troppo...mi hai risparmiato la fatica...thanks ;)
  • ZiOn
    27 gen 05
    Recensione: Opera:
    Geniale Betty Davis, ci aggiungerei anche Minnie Ripperton, Esther Philips ed Ann Peebles, e le colonne sonore di Isaac Hayes, Willie Hutch e Curtis Mayfield, Marvin Gaye, Al Green, Les McCann, Jack McDuff, Reuben Wilson, Donald Byrd, il mitico James, la Salsoul Orchestra, i Meters, i New Mastersounds, gli O.J.'s... "The game he plays, he plays 4 real, hustlers in time in the ghetto streets, tryna get ooooooooooooooooooooveeeeeeeeeeeeee eeeeeeeeeeeeeeer!!!!!!!!" w la blaxploitation sempre e comunque
  • Recensione: Opera:
    Bèh, in una recensione dei dùùùùùl, penso che più che un "W la blaxploitation" si dovrebbe gridare w la fi... ;))))
  • ZiOn
    28 gen 05
    Recensione: Opera:
    w la figa, sempre e comunque :D
  • Anonimo
    5 feb 05
    Recensione: Opera:
    .
  • Peppe Weapon
    20 ago 05
    Recensione: Opera:
    grazie a voi ho scoperto questo disco e questo gruppo... davvero bravissimi gli Amon Duul II (c'ho pure 2 album degli I, ma i II sono molto + bravi...) e questo disco a tratti fa venire i brividi... davvero una sorpresa!
  • Anonimo
    14 nov 05
    Recensione: Opera:
    Ho appena ascoltato YetI:
    Soap Rock è influenzata da Frank Zappa di Burnt Weeny Sandwich
    Cerberus nella prima parte è derivata da Velevet Underground, nella parte elettrica dal finale di "Gipsy Eyes", "Yeti" è una cover dei Pink Floyd (probabilmente A Sacerful of Secrets ed il pezzo di "Zabriskie Point"). "Arcargels thunderbird" è sia fortemente influenzata dai Jefferson Airplane. "Yeti talks Yogi" è influenzata dall'ultimo pezzo di "Anathemo of the sun" dei Grateful Dead. "Sandoz in the rain" deiriva in parte da "Martha" dei Jefferson, anche se a mio parere è più piatta e prevedibile.
  • Airone
    14 nov 05
    Recensione: Opera:
    E quindi?
  • ZiOn
    14 mag 06
    Recensione: Opera:
    E quindi preferisco gli Amon Duul di "Only Human" :-)
  • pretazzo
    15 mag 06
    Recensione: Opera:
    Difficile trovare, nel 1969, un acid-rock piu' perverso, caotico, orgiastico e satanico di quello propinato dagli Amon Duul in questo loro esordio, che segno' l'inizio della stagione d'oro del rock teutonico.
  • Rocky
    1 giu 06
    Recensione: Opera:
    Rispolverato da poco così come il secondo yeti, dei dischi davvero incredibili. Erano avanti anni luce quei tedeschi, grande epoca grande musica.
  • Anonimo
    6 lug 06
    Recensione: Opera:
    Hai fatto cop'incolla alla recensione già esistente di OndaRock (per altro hai scartato le cose meno interessanti)...
    L'album è il più grande kolossal della storia del rock. Oltre ad essere uno dei 10 album più seminali della storia del rock (e uno degli esordi più grandi di tutti i tempi), è anche il miglior album anni '60 assieme all'esordio dei Doors e dei Velvet Underground... Altro che Beatles...
  • Airone
    6 lug 06
    Recensione: Opera:
    Secondo me non servono questi paragoni. Senza i Beatles le cose sarebbero state diverse. Questi gruppi non erano in opposizione ai Beatles, anzi. Quindi boh, il disco è favoloso, ma forse gli anni 60 hanno prodotto troppe cose belle per poter fare cernite in 2 secondi.
  • ajejebrazorf
    6 lug 06
    Recensione: Opera:
    beh musicalmente erano in opposizione di brutto, rappresentano musicalmente quasi l'esatto opposto.
  • pretazzo
    6 lug 06
    Recensione: Opera:
    Hanno introdotto per primi nel rock una concezione luciferina in maniera esplicita, laddove i vari Stones, VU, Stooges, Doors lo avevano fatto in maniera implicita...Phallus Dei e' la risposta teutonica ai sorrisi dell'acid-rock californiano...E che risposta! :-)
  • Airone
    6 lug 06
    Recensione: Opera:
    Io invece di "risposta" userei "interpretazione". Perchè i ragazzi amavano i gruppi da te menzionati.
  • pretazzo
    6 lug 06
    Recensione: Opera:
    Certo certo...Ti diro' di piu': senza la lezione dei Grateful Dead, faccio fatica ad immaginare gli Amon Duul...E' la dimostrazione che nella musica spesso si usano mezzi simili per arrivare a risultati completamente divergenti.
  • Anonimo
    7 lug 06
    Recensione: Opera:
    Scusate ragazzi! Sapete per caso dove posso trovare i testi (o ancora meglio: le traduzioni) dei testi di questo Phallus Dei?
    E' importante, mi bastano anche solo i testi e poi a tradurli al limite ci penso io!
    Grazie in anticipo ;-)
  • Egli
    28 set 06
    Recensione: Opera:
    posso dire una sola cosa sul disco: [urlo orgasmico censurato]

    la rece è valida, ma un po' tirata via e, soprattutto, prende troppo da OndaRock
  • Anonimo
    19 apr 07
    Recensione: Opera:
    Il senso della vita è spiegato al secondo minuto di Luzifers Ghilom.
  • ArnoldLayne
    2 mag 07
    Recensione: Opera:
    che disco..CHE DISCO!
  • dEDOLUZ
    2 mag 07
    Recensione: Opera:
    mefistofele regna in questo album
  • Sanjuro
    23 ago 07
    Recensione: Opera:
    Non il migliore del rock krauto e non cosi seminale. Popol Vuh, Faust, Can e Neu! faranno molto meglio
  • pretazzo
    24 ago 07
    Recensione: Opera:
    no, i popol vuh no
  • Anonimo
    8 dic 07
    Recensione: Opera:
    Un'orgia di suoni, satanici e psichedelici, assurdo... menghia
  • Eliodoro
    3 feb 08
    Recensione: Opera:
    Phallus Dei resta una pietra d'angolo del Krautrock e mi fa molto piacere aver letto questa recensione sritta molto bene. Se posso permettermi di consigliare a proposito un libro direi che KRAUTROCKSAMPLER scritto da Julian Cope ed edito da LAIN può essere illuminante.
    Saluti
    Elio
  • xyz
    9 mar 08
    Recensione: Opera:
    Orgasmico.
  • Opel
    10 mar 08
    Recensione: Opera:
    ...
  • Alì Murtacc
    11 lug 08
    Recensione: Opera:
    Mitico.
  • pi-airot
    2 set 08
    Recensione: Opera:
    Concordo!!!
  • hjhhjij
    9 mag 11
    Recensione: Opera:
    Probabilmente il mio preferito è "Yeti", questo "Phallus Dei" è ugualmente eccezionale, capolavoro dalle tinte oscure e con una suite da urlo.
  • jdv666
    4 ott 11
    Recensione: Opera:
    l inizio di una delle piú belle trilogie del kraut e del ruock tutto. dei tre é quello che scorre meglio, sembra che l hai messo appena su che giá é finito, visto che per una volta non si tratta di un doppio (che alla lunga sono impegnativi)
  • De Mente
    16 dic 11
    Recensione: Opera:
    Tribale
  • Sempresolointer
    17 gen 12
    Recensione: Opera:
    pietra miliare
  • klagenfurt85
    20 nov 13
    Recensione: Opera:
    Teutonicità allo stato puro! Con quest'album hanno praticamente inventato il rock gotico, gettando allo stesso tempo le basi per il krautrock oscuro che verrà da CAN e Ash Ra Tempel qualche anno dopo. E poi, tecnicamente, è un'eccezionale quanto fruibile commistione di avanguardia e psichedelia. Con i successivi Yeti (1970, altro capolavoro gotico con la copertina che è tutto un programma) e Tanz der Lemminge (1971, puro avant-rock, meno tetro ma ugualmente brillante) affineranno il loro stile, concependo un ancor più sperimentale mix di sonorità orientali, medievali e rinascimentali, psichedelia quasi-dissonante ed elettronica d'avanguardia (surclassando anche i King Crimson, a mio modesto parere). Pionieri, proprio come i Velvet.
  • silvietto
    13 mar 21
    Recensione: Opera:
    Oh, anche se molti anni dopo, arrivo giusto per allacciarmi al commento di cui sopra. L'album è mostruoso o tribale come qualcuno l'ha giustamente definito, se può apparire inconsueto e poco "orecchiabile" ai giorni nostri figuriamoci cosa era quando uscì!? Infatti allora veniva portato proprio come degno contraltare del contemporaneo "In the Court of Crimson King" e scusate s'è poco! Che lo surclassi, non direi proprio: musicalmente è inferiore, ma certamente lo supera in quanto a complessità. Insomma entrambi rappresentano un contributo fondamentale all'evoluzione della Musica, quindi più che capolavoro sarei per definirlo una pietra miliare. Da segnalare la bonus track della versione in CD del 2001 ovvero "Freak Out Requiem" non da meno di quanto la precede....... e quindi abbiamo un altro mirabile 1/4 d'ora d'opera. Recensione corretta anche se un po' "strettina" vista l'importanza dell'album in questione.
  • s7
    13 mar 21
    Recensione: Opera:
    immenso!
    • silvietto
      14 mar 21
      Immenso = 3 stelle?
    • s7
      14 mar 21
      certo! 5 si da solo ai capolavori, mentre 4 si può dare a yeti!
    • silvietto
      15 mar 21
      Ma Phallus Dei è un capolavoro, a prescindere dal proprio gusto (e il mio non è questo).

Ocio che non hai mica acceduto al DeBasio!

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Altre recensioni

Di  caesar666

 Era chiaro che qualcosa di folle stava nascendo in Germania, una musica influenzata dalla psichedelia americana ma conscia delle proprie radici teutoniche.

 Phallus Dei rimane forse il loro capolavoro nonostante i successivi dischi più rifiniti e meglio registrati.


Di  Cervovolante

 "Phallus Dei è un trip acido senza fine che sembra suonato da dei Jefferson Airplane alle prese con un cattivo viaggio da LSD."

 "Sembra una messa pagana officiata in mezzo alla Foresta Nera in cui percussioni, chitarre effettate e tastiere creano un suono al di là del tempo e dello spazio."

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