Gli Anathema, ci avevano lasciati sette anni fa con il loro ultimo lavoro "a natural disaster", dal quale tour, erano anche venuti fuori due fantastici DVD live, nel 2004 "We re you there?" e due anni dopo "A moment in time".

Dopo un periodo così prolifico (beh sono sempre stati prolifici, basti vedere le date di pubblicazione di ogni cd), era impossibile immaginarsi che per un nuovo album avremo dovuto attendere sette anni, ma la casa discografica, di cui gli Anathema facevano parte fallì, la celebre Music For Nation.

Questo causò un forte danno economico per gli Anathema, il tempo passò,pubblicarono via internet vari pezzi (che si sarebbero ritrovati poi in questo ultimo lavoro), in versione demo,chiedendo sostentamento economico dai fan con varie donazioni.

Passato questo brutto periodo, la band dichiarò che il materiale prodotto era nuovo, ma avevano bisogno di una nuova casa discografica e di un produttore.

Emerse una figura molto prestigiosa, nel rock di classe, Steven Wilson, frontman dei Porcupine Tree e produttore disografico di capolavori come "damnation" degli Opeth.

Steven aveva sempre dischiarato il suo apprezzamento per la band, con cui era già andato in Tour.

Dopo una lunga fase di produzione, registrazione e mixaggio, arriviamo dopo sette lunghi anni alla pubblicazione di "We're Here Because We're Here".

Il cd si presenta con una copertina insolita per la band, un uomo all'orizzonte, immerso nella luce e come è facile intuire dalla musica del cd, quell'uomo rappresenta tutti i membri della band; si perchè questo disco segna un cambiamento emotivo enorme per gli anathema, il carattere depressivo e oscuro (che comunque negli anni era sempre andato a calare) qui scompare del tutto, per lasciarvi ad un senso di profonda speranza, emotività, si perchè le sensazioni che questo cd, vi darà saranno le stesse dell'ometto in copertina, vi sentirete scaldati da una profonda luce.

I pezzi del disco sono tutti ottimi, salvo "Get off Get Out", che ho trovato poco interessante, ma non una brutta canzone. Si inizia con la coinvolgente Thin Air, con un ottimo riff di chitarra, nella parte centrale che vi resterà impresso nella mente per un bel pò, poi abbiamo Summernight Horizon, probabilmente il pezzo più veloce del cd, con una meravigliosa intro di piano forte!

Abbiamo brani come Everything, Agels Walk among us e Hindsight (quest'ultima quasi del tutto strumentale) che danno un profondo senso di pace, regalandovi piacevoli sensazioni, accompagnati dalla voce famminile della Lee, che fa da accompagnamento alla bellissima voce Di Vincent Cavanagh.

Ma se cercate delle emozioni in grando di lasciarvi a bocca aperta,senza parole le canzoni(le migliori del cd) sono, Dreaming Light, Presence, A Simple Mistake e Universal.

La carica emotiva di questi pezzi è qualcosa di incredibile, questi pezzi hanno una cosa in comune, il graduale crescere, fino ad arrivare a picchi emotivi assurdi per poi placarsi.

Dreaming Light, inizia con dolcissime note di pianoforte, con un Vincent ispiratissimo che vi farà vibrare il cuore, con delicatezza entrano tutti i membri della band, il pezzo prosegue fino all'esplosione della chitarra di Danny Cavanagh, che accompagnato da vari archi disegna melodie di una bellezza disarmante, che vi trascinerà, per poi finire con la delicatezza con la quale è iniziata, forse la mia preferita del cd.

Presence, il pezzo più breve del cd, quasi 3 minuti, ma 3 minuti di un intensità immensa, una tastiera che esegue profondissime, note, seguite da una chitarra molto pink floydiana e Vincent che si "limita" a narrarci un testo bellissimo (che vi invito a leggervi), poi Vincent si ferma, la voce femminile della Lee, seguita candidamente dal resto della band, inzia a cantare una melodia stupenda,semplice ma eccezionale. Rimarrete paralizzati da questo brano e lo riascolterete innumerevoli volte.

A Simple Mistake, qui l'influenza Porcupine Tree, proveniente da Steven Wilson si sente molto. Pezzo formato da semplici arpeggi, ispiratissimi, la voce di Vincent stupenda, il pezzo cresce piano piano, fino ad esplodere in un bellissimo pezzo di chitarra di Danny, di un'intensità incredibile.

Eccoci arrivati a Universal, si probabilmente la mazzata finale.

Il pezzo sembra ricordare per la tristezza i vecchi Anathema, un cuore che batte lentissimo, synth, archi e la voce di Vincent che accompagna questo bellissimo pezzo.

L'intensità del brano aumenta sempre di più, fino ad esplodere in un meraviglioso assolo di Danny, sembrerebbe finita.. tutto si ferma, ma partano delle note di pianoforte, dotate di un'intensità immensa che vi prenderanno tantissimo, la band va dietro a queste note di pianoforte, tutto cresce sempre di più, sempre di più fino ad arrivare ad una carica emotiva spaventosa e improvvisamente tutto si ferma, con queste note di piano forte che vanno in fade out... Rimarrete a bocca aperta e riascolterete senz altro il pezzo.

Questi sono i nuovi Anathema inclassificabili, sarebbe inutile cercare un genere, io lì definisco come dei poeti del Rock di classe e penso che un capolavoro come questo cd sia sufficente a farvelo capire.

PS:"Notare il bellissimo Artwork, qualcosa di strepitoso" 

Elenco e tracce

01   Thin Air (05:59)

02   Summernight Horizon (04:12)

03   Dreaming Light (05:47)

04   Everything (05:05)

05   Angels Walk Among Us (05:17)

06   Presence (02:58)

07   A Simple Mistake (08:14)

08   Get Off Get Out (05:01)

09   Universal (07:19)

10   Hindsight (08:10)

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Altre recensioni

Di  FragileDreams

 «Come se stessimo assaporando il silenzio in una notte ricca di riverberi, il sussurare del vento ti accompagna nel tuo viaggio interiore.»

 «Dopo averci deliziato con l’acustico Hindsight, quest’ultima uscita discografica dimostra che i ragazzi di Liverpool son proprio degli incapaci, incapaci di fare un disco deludente.»


Di  BlackCloud

 "Un inno all’amore, alla vita, al senso di libertà legati allo stesso tempo a quel senso di malinconia e introspezione."

 "La voce profonda, intensa, a volte quasi commossa di Vincent Cavanagh canta a una nuova vita e all’amore che diventa energia tra due persone."


Di  vlkodlak

 "Siamo pienamente d'accordo. Molto probabilmente parecchi fan degli Anathema si erano ormai ridotti a pensare che il successore di A natural disaster non sarebbe mai arrivato."

 "We’re Here Because We’re Here è un ottimo disco, che lascia ben sperare per il futuro."