"Zora", pubblicato per la prima volta nel 1977, è uno dei capolavori più emblematici del rock progressivo occulto italiano. Gli Antonius Rex, guidati dal carismatico e compianto Antonio Bartoccetti, creano un universo sonoro dominato da atmosfere gotiche ed esoteriche, dove ogni brano rappresenta una tappa di un viaggio mistico verso mondi sconosciuti e arcani.
L’album si apre con "Necromancer", un brano caratterizzato da un bel pianoforte dark-prog che immerge immediatamente l’ascoltatore in un’atmosfera carica di mistero e tensione. Qui si evocano rituali antichi, proiettando l’ascoltatore in un mondo fatto di magia e segreti. "Spiritualist Seance" prosegue questa immersione nel soprannaturale, esplorando il tema della comunicazione con l'aldilà. Con i suoi nove minuti di paesaggi sonori meditativi, la traccia invita a riflettere sul confine tra la vita e la morte, con l'organo da chiesa che dona un’aura sacra e inquietante.
La title-track, "Zora", ruota attorno al tema della trasformazione spirituale, mentre "Morte al Potere", una rivisitazione di "U.F.D.E.M." degli Jacula, si distingue per il suo messaggio ecologico, anticipando temi di ribellione contro il potere distruttivo dell’uomo sulla natura. "Monastery" regala un’atmosfera contemplativa, evocando la quiete mistica di un monastero gotico. Gli arrangiamenti ipnotici e i passaggi strumentali trasmettono una sensazione di profonda riflessione sulla sacralità e la mortalità. Infine, la bonus track "The Gnome" aggiunge un'ulteriore sfumatura al concept dell’album, con sonorità che richiamano i Goblin. Questa nuova ristampa, curata da Black Widow Records, ripropone la copertina originale, censurata all’epoca, e arricchisce l’opera con un suono restaurato e una veste grafica aggiornata. Zora si conferma un viaggio sonoro oscuro e affascinante, capace di coinvolgere nuovi ascoltatori e appassionati di lunga data, offrendo un'esperienza unica nei territori del mistero e del soprannaturale.
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