Armageddon
Armageddon

Era il 1975 ed il rock cominciava a soffrire un po' di stanchezza, costruzioni musicali ampollose, artefatte e finanche auto-celebrative inondavano l'etere in maniera asfissiante, certo non tutto era gonfio e satollo, ma il meglio di inizio decennio si era imborghesito, la vena progressiva era oramai satura di colesterolo e brutti incubi psichedelici, mentre all'hard-rock di veramente duro erano rimasti solo i conti dei parrucchieri che phonavano i musicisti prima di andare in scena agghindati come drag-queens di pessimo gusto.

Serviva una scossa e Keith Relf orfano dei Renaissance decide di riunire intorno a sé una sorta di supergruppo (vezzo ancora molto in voga) che potesse suonare da monito all'implosione che la giovane musica stava vivendo... e lui ne era un testimone oculare, essendoci sulla scena dai primissimi momenti, visto che era stato anche la voce dei seminali Yardbirds. Ma pure i suoi compagni avevano un pedigree di tutto rispetto, il bassista Louis Cennamo (Herd, Jody Grind, Colosseum, Steamhammer), il batterista Bobby Caldwell (Johnny Winter, Rick Derringer, Captain Beyond) ed il fidato chitarrista dei Renaissance Martin Pugh (anche con gli Steamhammer) formavano con Relf un veicolo solido e potente per tentare di traghettare la musica dall'empasse che stava vivendo.

"Buzzard" apre le danze con la furia devastatrice di un uragano dove la sezione ritmica viaggia alla velocità della luce, permettendo alla chitarra di Pugh di fare a pezzi la melodia, come il boscaiolo azzanna il legno con la propria scure... non è più il rock duro di Led Zeppelin, Deep Purple e Black Sabbath e forse non è ancora la rinascita che il metal vedrà di lì a qualche stagione, con lo speed (di cui anche la linea del cantato di Relf ricorda quelle della Mototesta Lemmy, certo senza anni ed anni di abusi), la nuova onda del metal britannico ed addirittura il trash dei primi anni ottanta, ma le doti da axeman di Pugh lasciano più di qualche cicatrice sui futuri figliastri. Ferite ancora più profonde in "Paths And Planes And Future Gains", dove anche la voce di Relf traccia un'ipotetica linea che lega direttamente Ozzy a Paul DiAnno, con alcune vette liriche che ricordano perfino un Bruce Dickinson con (molta) meno estensione epica... "Last Stand Before" è il brano che più di ogni altro rimane invischiato nel pantano hard-blues, arrivando forse un poco in ritardo sui tempi, anche se l'armonica acida di Relf che dialoga con le rasoiate della sei corde di Pugh danno i brividi. "Silver Tightrope" è malinconicamente cosmica e si inserisce direttamente sul solco tracciato con "The Watcher" (brano che chiude il capolavoro "Doremi Fasol Latido" degli Hawkwind), codificando quel vezzo che sarà tutto metallaro di costruire intime e tenere ballate che parlano d'amore (per lo più perduto e/o sofferto) da inserire in mezzo al vorticoso caos. La suite finale "Basking In The White Of The Midnight Sun" costruita su quattro distinti movimenti è la summa dell'hard-rock che tenta di disintegrare la musica progressiva, con l'ingenuo tentativo, nel cuore, di salvarla da se stessa, dall'implosione in atto, dai propri sterili deliri di onnipotenza... cercando la soluzione finale nell'Armageddon "L'Armageddon" (anche scritto Armaghedòn) o Har-Mageddon (in greco αρμαγεδδων) indica la battaglia finale tra i re della terra (incitati da Satana) e il Dio dei cristiani, tra il bene e il male di cui si parla nell'Apocalisse, nel Nuovo Testamento, oppure, più genericamente, indica una catastrofe apocalittica." Wikipedia

O forse più semplicisticamente, in questo caso, la fine di un modo di fare (pensare) la musica, che di lì a poco sarebbe stato trascinato nelle profondità dell'inferno punk (che suo malgrado tenterà di ri-azzerare l'orologio biologico del rock), distrutto con somma ferocia e dalle sue ceneri rigenerato come la Fenice, spezzettato negli infiniti rivoli stilistici che sono giunti fino a noi... oggi.

Ma tutto questo Relf non ha potuto sentirlo, perché il 14 maggio 1976 una violenta scarica elettrica dalla sua chitarra lo fulmina, nello studio che avrebbe dovuto vedere risorgere i Renaissance nel nuovo sogno Illusion.
Riposa in Pace, Piccolo Grande Uomo.