Album con questo titolo ce ne sono tanti altri, vedi i Brazen Abbot, Andy Snitzer, Beneficence, Empyreal, Neurosis e chissà quanti altri. Gli Artension hanno fatto tra il 1996 e il 2006 sette album. A suscitarmi curiosità per loro, sono state le copertine dei loro album. Nonostante io abbia sentito parlare molto bene del loro ultimo album Future World [2004], ho voluto procurarmi e ascoltare il loro primo lavoro: "Into The Eye Of The Storm", anche perchè di questo non vi sono molte recensioni su internet. Pensavo fossero un gruppo tipicamente power, invece non lo sono, il loro genere (almeno per quanto riguarda questo primo lavoro) è un bel "Neoclassic", qualcosa quindi di più raffinato ed elaborato. Essendo anche tipicamente Prog, con l'ascolto del medesimo non ci battiamo nel solito doppio pedale spaccapietra, ma in una batteria che tende di più a creare una sonorità precisa piuttosto che farsi riconoscere, e anzichè la voce da castrato e i tipici cori di preti vi è invece una bella voce da Heavy Metal; il melodic speed è presente in fantastici assolo ma è un poì più complesso e tecnico. Insomma c'è di fondo un discreto pomp rock, e le canzoni hanno uno scheletro ben studiato. Altre cose da notare è che talvolta le chitarre si evidenziano thrash, e sicuramente è anche da notare che per essere il primo album della band non c'è male. Il cantante John West canta anche per i Royal Hunt, il bassista Kevin Chown lavora per Mike Terrana, e il batterista è facile riconoscerlo negli album di Axel Rudi Pell e Rage.

La prima canzone, "World Of Illusion" è una vera figata, incomincia leggera e calma , basso tastiera e batteria disegnano un'atmosfera tranquilla e mistica, avanza in maniera sempre più movimentata, e il pezzo degli assolo è Fluido, ben fatto e divertente, in particolare le Tastiere creano una bella sonorità. Segue "Into The Eye Of The Storm" dalla quale prende nome l'intero album, qui ad avere un ruolo importante è sciuramente la tastiera che inserisce la canzone in uno sfondo "metallicopsichedelico", la voce roca e urlata tipicamente Hard Rock del cantante si muove bene all'interno del vortice sonoro creato dai vari assolo. La sonorità è una via di mezzo tra il grezzo mondo dell'hard rock pesante e il colorato ambito del melodico. Un giochetto di basso annuncia "Smoke And Fire", una canzone che in un primo momento sembra essere una cover di qualche lavoro dei Deep Purple o meglio ancora dei Led Zeppelin, perchè è molto retrò e contiene l'originale essenza dell'hard rock autentico, batteria e basso giocano a fare sfondo alla tastiera (tastiera alla Deep Purple) che attacca con un assolo che fino all'ultimo secondo della canzone lascia tutti a bocca aperta (è bellissima). E' il turno di "The Wind And The Rain", qui la voce fa un doppio gioco, perchè a volte si alza decisamente di tono, e altre volte sembra quasi parlare; le atmosfere accentuano il loro misticismo, l'aria è semrpe metallopsichedelica, durante gli assolo ogni strumento prende strade diverse creando una sonorità agghiacciante. "Lost Memory" si presenta con un inizio classico di pianoforte ma si sviluppa presto in un contesto misto tra un power melodico e una ballata heavy metal, in cui gli strumenti giocano bene con il sicronismo. Dopodiche viene "The Key" pezzo tranquillo calmo e molto melodico in cui spiccano assoli molto belli e particolari, "Song Of The Desert" invece è un pezzo molto veloce accompagnato da una potenza di tastiera. L'album regala anche un fantastico pezzo speciale, "Red's Recovery" che essendo strumentale, per la durata di sette minuti regala fantastici assolo e giochi tecnici varamente ben fatti. "Let it ride" è anch'essa una canzone veloce e di spettacolare composizione. Ultima, ma non di importanza "I Don't Care" canzone composta con il pianoforte, una canzone mostruosamente bella, fa riflettere con uno strumento di gran classe come il pianoforte possa rappresentare atmosfere mistiche in modo così perfetto.

Che dire, album iper tecnico, veloce, con certe venature un po' retrò, e con un tastierista che in ogni traccia fà veramente paura. Sono rimasto molto contento dall'acquisto dell'album e lo consiglio vivamente agli amanti del Power che cercano un qualcosa di specifico e particolare da sentire.

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