Sono settimane, se non mesi, che mi ripeto la stessa cosa: "Ho scritto troppo in questo periodo per Debaser; sono esausto e devo per forza prendermi un periodo di riposo. Devo staccare almeno dal punto di vista recensorio; una giusta pausa per ripartire con il piede giusto tra qualche tempo".

Poi succede che mi imbatto in uno dei live in assoluto che prediligo, che non ascoltavo da tempo, di uno dei miei massimi amori musicali (cosa questa risaputa visto il numero di scritti che ho dedicato a Steve). Ed allora mi parte per l'ennesima volta l'embolo scrittorio: entro in una sorta di trance agonistica; dimentico tutti i proclami di riposo e sono di nuovo pronto per raccontarvi di questo doppio cd, con allegato anche il DVD, registrato da Steve ed i Miracle 3 nel Novembre del 2005 in Germania. Sontuosa confezione digipak che si apre a croce; 21 brani per poco meno di due ore.

Racconto che ancora una volta mi vede "costretto" a partire dall'immagine di copertina: è raffigurato Steve alle prese con la sua chitarra. Le corde della stessa vengono distorte e martoriate a dovere con l'aiuto di una bottiglia di vetro. Una cover fotografica che mi rimanda all'immortale ed indimenticabile "Live at Raji's" degli immensi Dream Syndicate (e vai con la solita citazione del più grande Sindacato mai nato sul pianeta Terra!).

E' il tour del disco "...tick...tick...tick" uscito pochi mesi prima e la scaletta del concerto è per lo più incentrata sugli ultimi lavori pubblicati dalla band; non mancano episodi fondamentali del passato di Steve: non possono rimanere fuori bombe ad orologeria che parlano "Di giorni del vino e delle rose" (così tanto per citare una canzone che mai mancherà in un concerto del ragazzo nativo di Los Angeles).

Siamo dalle parti di un'esibizione pregna, densa, trasudante energia elettrica; Steve, Jason, Linda ed Eric suonano ogni brano con una foga esecutiva, con una carica, con un dinamismo mozzafiato. Rarissime le pause, i momenti dove levano il piede dall'acceleratore; pestano giù duro sugli strumenti, infarcendo ogni singolo brano di tonnellate di distorsioni, di feedback chitarristici. E sempre divertendosi, con il sorriso, in totale simbiosi anche con il pubblico presente a questa serata. Quest'ultima cosa è facilmente riscontrabile nella visione del DVD che documenta il tutto.

Si comincia con la Psichedelia sinistra di "Death Valley Rain": è il potente motore della batterista Linda a scandire il ritmo per il lavoro combinato delle due acidose chitarre: uno spettacolo uditivo, un magma imponente che lascia poi spazio alla cover che non ti aspetti. "Blind Willie McTell" di un certo signor Dylan che di nome fa Bob; canzone che inizia in maniera mesta con la sola voce e la lieve chitarra di Steve. Fino a crescere di intensità con un finale che è godimento puro e semplice.

Come ho già detto pochissimi i momenti di pausa, anche tra un brano ed il successivo; si prendono un minimo di riposo nella rilassata "There Will Come A Day" e nella chiaro-scura ballata "The Deep End". Ma la tregua è di breve durata perchè il primo cd si conclude con un trittico sontuoso e devastante: la carica adrenalinica selvaggia di "Nothing But The Shell", "That's What You Always Say" (con il suo riff iniziale in grado di stendermi anche quando avrò cent'anni!!!...forse) e "Amphetamine (otto minuti di rumoroso delirio ai massimi livelli).

Mi sono già allungato troppo ed allora sono in dirittura d'arrivo perchè per il secondo cd mi basta sottolineare le ultime due canzoni: "The Days Of Wine And Roses" e "John Coltrane Stereo Blues". Credetemi faccio fatica a scrivere soltanto i titoli di questi due brani, autentiche fiammate universali. Venti minuti conclusivi dove ancora una volta è l'intreccio maestoso e possente delle due chitarre di Steve e Jason ad assumere il ruolo di faro guida per gli altri strumenti. Un uragano che non conosce limiti, che continua a salire, a crescere, a devastare...Everybody says I don't care but I'm just trying to remember the days of wine and roses...

Due settimane dopo, era per l'esattezza il 19 Novembre, ho avuto l'onore di vedere la band esibirsi al Buddha Cafè di Orzinuovi (BS) con una scaletta ed una intensità identiche; anche per questo motivo "Live Tick" è uno dei live piu sanguigni che abbia mai ascoltato...KILLING ME...

Ad Maiora.

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