Jean Michel Rollin Roth Le Gentil o più semplicemente Jean Rollin (1938-2010) è una figura così interessante che la sua vita stessa meriterebbe di essere oggetto della trama di un'opera cinematografica. Rollin fu un grande regista e allo stesso tempo è rimasto una vera e propria icona. Molti critici lo avvicinano al nostro Lucio Fulci: entrambi furono maestri del genere horror e precursori e entrambi relizzarono veri e propri capolavori con budget irrisori. Per il resto va detto che se Rollin non fu un "terrorista dei generi" come il grande Fulci, la sua fama e la sua influenza sono forse maggiori e le sue storie di vampiri, caratterizzate da visioni oniriche e surreali e ossessioni spaventose e erotismo, sono un vero e proprio classico. Pure riconosciuto come un maestro, va detto che la fama di Rollin fu comunque in qualche modo maledetta: egli dovette lavorare per tutta la sua carriera a produzioni cinematografiche pornografiche/erotiche per tirare su qualche soldo e questo gli sottrasse tempo e energie.

Questa bellissima (tanto per cambiare) raccolta dell'etichetta Finders Keepers recupera 19 brani tratte dalle colonne sonore di opere cinematografiche del regista francese e specificamente dei suoi primi quattro film sui vampiri, che all'interno della sua incredibilmente vasta filmografia costituiscono comunque i momenti principali e che gli hanno dato maggiore popolarità. Nella raccolta trovano spazio realtà del mondo progressive psichedelico come Acanthus; compositori d'avanguardia come Pierre Ralph, che si disimpegna tra arpeggi di chitarra tenebrosi e composizioni acide in molti casi fondate esclusivamente sul suono dell'organo elettrico che divampa in trame vampiresche con in sottofondo urla di donne sofferenti in catene; le tracce minimaliste di Ivone Gérault e l'avant-jazz sperimentale di un musicista fondamentale per la scena francese come il parigicono Francois Tusques.

L'apertura spetta giustamente a "Blind Songbird" di Ivon Gérault e con la voce di Nicole Romaine da "Le viol du vampire", il primo film sui vampiri e forse la sua opera più discussa perché uscita durante gli eventi del maggio francese del 1968 e che immediatamente fu causa di scandalo. Non sarà l'ultimo tuttavia in una carriera che pure avendolo eletto a autore di culto, non gli ha dato in vita quanto avrebbe meritato. Questa raccolta possiamo vederla come una duplice operazione: da una parte riportare attenzione al cinema di Rollin; dall'altra usare questo come uno strumento per raccontare un pezzo di controcultura musicale che comprende autori noti (vedi Francois Tusques) o che comunque per molti (vedi Acanthus) costituisce già oggetto di venerazione.

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