Se sei una pecora nera può darsi che tu te ne stia in cameretta, con tutti quei poster alle pareti e tutta quella musica underground.

Poi può darsi pure che ti metti a paciugare con l'elettrica facendo impazzire mamma e babbo e impazzendoci un po anche tu, tu che vorresti essere una virtuosa, ma, in preda alla frustrazione, paciughi soltanto.

Fino a che non scopri che quei paciughi possono essere anche piuttosto interessanti, roba pazza, certo, ma fresca, freschissima, che, in fondo, è proprio questo il regalo che l'underground ha fatto al mondo.

E allora capisci che tu, pecora nera, puoi trasformarti, se vuoi, in un altro animaletto, qualcosa di più carino e strano, una lumachina fai conto...

Una lumachina colorata.

In fondo ciò che ogni freak femmina deve fare è lasciarsi alle spalle la piccola fiammiferaia e, piano piano, con passo lento e sicuro di lumaca, trasformarsi in una eroina femminile più acconcia. Non so, un incrocio tra Mercoledì Addams e Patti Smith.

Ecco quelle due si che sono burattini credibili nel tuo teatrino delle fate.

Fino a che non arriva il momento di prendere i funghi e andar nel bosco, il bosco che è la tua nuova cameretta.

“Non è bello perdersi nel bosco?”, si chiedeva il buon Syd in Octopus, quel piccolo capolavoro low fi che si inceppa continuamente.

E anche tu Azalia ti inceppi e lo fai davvero come si conviene.

Alla fine della fiera è un po' come uscir dal guscio e tu di gusci te ne intendi, anche se poi la tecnica della lumaca non è tanto uscirne, ma, piuttosto portarselo dietro...

...

La lumaca colorata si porta appresso la sua casetta sonora, da li escono musichette dedite al “non si deve” e “al non si fa”.

Ecco allora che la domanda sorge spontanea: si scrive errore e si legge fantasia o si scrive fantasia e si legge errore? Non saprei, anzi non so. Diciamo che un dono concesso agli spiriti infantili fa si che, ogni tanto, queste due entità si prendano per mano.

Orecchie d'asino e matita rossa e blu son le medaglie al valore di chi non legge il manuale d'istruzioni o che, leggendolo, non ci capisce una mazza.

Qui ad esempio siam di fronte a un bel garbuglio sonoro, tipo belle cacofonie argentate che passano con gioia attraverso una grattugia angelica. E una grattugia angelica mica ce l'hanno tutti. Del resto la lumaca è una personcina in gamba e, anche se piano, va per la sua strada.

Forse è un gioco, forse un rituale, forse tutte e due. Come se Ildegarda diventasse Alice e Alice Ildegarda. Un incrocio tra musica cosmica e luna park...

Aggiungi poi una smandrappatissima rumoristica banbina e a volte bambina manco per niente. Aggiungi anche un sacco e una sporta di riverbero...

E riverbero è una delle mie dodici parole preferite.

Insomma una piccola enciclopedia di psych qualcosa, un viaggio di quelli solo andata con biglietto omaggio. Che i bambini non pagano...

E i poeti nemmeno...

Elenco tracce e video

01   Azalia Bloom #16 (04:17)

02   Another Slave Labour Day (03:16)

03   Nothing & Everywhere (02:39)

04   Flight #520 (03:44)

05   Loveless Land (02:00)

06   Your Loss for My Gain (03:18)

07   Hiss & Crackle (04:37)

08   Anywhere Is Here (03:22)

09   If I Had It All, I'd Give It All to You (03:42)

10   Driftless (04:21)

11   Sun in Your Face (02:28)

12   Baby Brother (02:22)

13   Far and Away (02:43)

14   So Much More to Go (22:58)

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