Se fosse
un fiore, sarebbe un innesto di un Cuor di Leone su un cactus (ammesso fosse possibile)
una città, New York o qualche altra metropoli americana, ma anche Calcutta la vedrei bene
un libro, Il Pasto Nudo di W. Burroughs, ma anche City di Baricco (ma letto a pagine alterne)
un film, Brazil di Terry Gilliam, ma anche Helzapopping di Henry Potter (si chiama proprio così il regista!)
una lettera, la X perché è una delle più strane e curiose dell’alfabeto
se fosse uno stilista sarebbe Jean Paul Gautier ma lo vedrei anche Dolce & Gabbana
un attore, sicuramente Johnny Deep o Ben Stiller
un colore, il verde acido ma con una punta di grigio che lo spegne
un’espressione, “oibò!” ma per molti anche “eccheccazzo!”
un frutto, un melograno con tutti chicchi rossi che rotolano ovunque
una serie televisiva, "Lost" (senza alternative)
se fosse un elettrodomestico, sarebbe un tostapane a molla Alessi
un’automobile, una Mini Minor inglese di ultimo tipo ma anche una Smart con tutti gli stickers pubblicitari addosso
una recensione, starebbe a metà tra quelle del Punisher e quelle di Odradek, ma forse anche meno
un suono, “Boing!” ma anche “Stumpf!”
un vestito, un paio di jeans di un discount qualsiasi ma a vita bassa bassa
una donna, Uma Thurman ma anche Renée Zellweger (quella di Bridget Jones)
Se fosse un gran bel disco avrebbe invece
una recensione standard,
venduto milionate di copie,
un posto nella Storia del Rock,
una posizione privilegiata nella mia discoteca,
qualcosa per cui valesse la pena ricordarlo…

 

 

 

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