Se Nina Simone fosse nata uomo molto probabilmente il suo debutto sarebbe suonato esattamente come questo. No, non è un'esagerazione e basta ascoltare pezzi come "London" e "Cornerstone" per rendersene conto. Ma Benjamin Clementine non è un semplice imitatore, anzi: formatosi letteralmente sulla strada e finito sotto i riflettori grazie a una bellissima performance al "Later... with Jools Holland", il giovane cantautore londinese si dimostra perfettamente in grado di padroneggiare le più svariate influenze musicali, contemporanee e non (da Leonard Cohen a John Legend, dalla già citata Nina Simone ad Anthony Hegarty), mescolandole insieme senza nasconderle, ma senza che risultino troppo ingombranti.

Il risultato è un disco di debutto personalissimo, in cui, pur mantenendosi costante un pathos da soul d'altri tempi, a intense ballate piano-voce à la Anthony and The Johnsons ("The People and I", "Gone") si alternano pezzi pop di ampio respiro (le già citate "London" e "Cornerstone"), senza tralasciare rimandi al jazz e a certa musica pianistica ("Quiver a Little" potrebbe benissimo essere stata scritta da un moderno Erik Satie), anche se, dato l'oceano di influenze tutte convogliate in "At Least For Now", farne un elenco così generico è impossibile, anzi per trovarle tutte bisognerebbe andare ad analizzare ogni singolo pezzo nei dettagli tanto sono ben amalgamate e, oltretutto, presentate con buon gusto e una buona dose di personalità, cosa che consente al talentuoso compositore di guardare a esse senza che la sua musica risulti eccessivamente derivativa. Che dire poi della voce di Clementine? Calda, avvolgente, dinamica, dal flow sorprendente e dalla notevole estensione, è una delle più belle che mi sia capitato di ascoltare negli ultimi anni e nel corso dell'album si dimostra capace di interpretazioni da brividi senza mai scadere nel virtuosismo fine a se stesso.

Che sia dunque nata una stella? Forse è un po' presto per dirlo, ma è difficile che la carriera di Benjamin non prenda il volo: la voce, la personalità e le capacità compositive ci sono tutte e se il buongiorno si vede dal mattino, date le premesse di "At Least For Now", è praticamente certo che da Clementine potremo aspettarci grandi cose.

Elenco tracce e samples

01   Winston Churchill's Boy (00:00)

02   Then I Heard A Bachelor's Cry (00:00)

03   London (00:00)

04   Adios (00:00)

05   St-Clementine-On-Tea-And-Croissants (00:00)

06   Nemesis (00:00)

07   The People And I (00:00)

08   Condolence (00:00)

09   Cornerstone (00:00)

10   Quiver A Little (00:00)

11   Gone (00:00)

12   Curriculum Vitae (Bonus Song) (00:00)

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Altre recensioni

Di  musicanidi

 "Rimango intrappolato nella sua musica come un amante legato al letto con le manette."

 "La sua voce black sfuma nei mille colori dell'arcobaleno, il piano non è mai banale."