Il Biglietto Per L’Inferno nasce a Lecco nel 1972 dalla fusione di due gruppi (Mako Sharks e The Gee). Questo primo ed omonimo album, datato Marzo 1974,  rientra sicuramente nella discografia essenziale del prog – rock italiano. La copertina rappresenta l’inquietudine che attraversa questo disco e ci si può notare  l’ambivalenza dell’uomo, in cui si intravede la forza del bene  e del male (il demonio) che si dibattono.

La classica apertura strumentale spetta ad “Ansia” con le chitarre di Mainetti e le tastiere di “Baffo” Banfi che si intrecciano e formano un tappeto sonoro che potrebbe  competere con le migliori composizioni del rock progressivo inglese.  Il secondo brano (“Confessione”) è un esempio del miglior hard rock nostrano, in cui le chitarre sono in primo piano e colpiscono l’ascoltatore con un riff travolgente accompagnato dalla voce di Claudio Canali che si fa sempre più tagliente nei toni e nelle composizioni. “Una Strana Regina” è un brano in cui la band mette in luce le proprie doti strumentali e si cimenta in cambiamenti di tempo repentini, mentre i testi si fanno meno diretti rispetto al brano precedente; “Il Nevare” è il miglior brano dell’album, percorso da un ritornello accattivante e da un mix chitarre-tastiere che si fondono alla perfezione con il testo di Canali che raggiunge gli apici della poesia. Immancabile, in un buon album di progressive-rock, arriva “L’Amico Suicida” che con 14’29’’ riassume le influenze musicali della band. Il brano parte lentamente per  poi esplodere  nelle continue improvvisazioni del superlativo Banfi e nel virtuosismo chitarristico di Mainetti e conclude nella cosiddetta calma apparente che appartiene ai migliori musicisti prog-rock. L’epilogo dell’album è rappresentato da “Confessione” che viene ripresentata in chiave strumentale.

I membri della band, sono divisi, oggi, dalle diverse scelte di vita; da segnalare, la più originale e coraggiosa, quella del vocalist e grandissimo strumentista (da notare le improvvisazioni al flauto) Claudio Canali che, in seguito ad un viaggio in India, ha deciso di intraprendere la vita monacale nella provincia di Lucca.  Il Biglietto Per L’Inferno lascia al suo esiguo pubblico questo grandissimo disco che non può essere ignorato dai cultori del progressive rock. Questo disco, è l’ennesimo esempio che evidenzia le capacità e il valore di musicisti che, troppo spesso, rimangono ignorati dal grande pubblico e non hanno il riconoscimento che meritano.

 

Elenco tracce e video

01   Ansia (04:16)

02   Confessione (06:32)

03   Una strana regina (06:12)

04   Il nevare (04:37)

05   L'amico suicida (13:20)

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Altre recensioni

Di  Testaverde

 Avessero avuto qualche sponsor in più, sarebbero stati, per l’Italia, quello che i Black Sabbath furono per il Regno Unito.

 La sepolcrale voce del front-man Claudio Canali si sposa perfettamente con lo squallore della tematica proposta.


Di  GATTINATOR

 La sua voce è tetra e commovente e scivola via in atmosfere del tutto cupe.

 "Ascoltami padre e dimmi se questo, lo chiami peccato o un nobile gesto... hai solo un BIGLIETTO PER L'INFERNO".


Di  MosMaiorum84

 Ci sono mille motivi per cui non dovrebbe essere il miglior disco prog italiano; ma se faccio parlare il cuore, ne trovo altrettanti e anche di più per cui invece lo è.

 Ascoltate questo disco, riascoltatelo, lasciate che vi sorprendiate ogni tanto a ripensarci, perché, no, un disco così non se ne va, si scava una cuccia in voi e ci rimane.