Considerato come uno dei più grandi reperti della musica rock progressive italiana e internazionale, "Biglietto Per L'Inferno" è considerato da molti un disco incredibilmente all'avanguardia mescolando il prog sinfonico al rock più classico abbissandosi in atmosfere del tutto particolari. L'influenza con il prog estero si sente, ad esempio con i Gentle Giant e i Jethro Tull ma la vicinanza ai normali canoni leggeri italiani è piuttosto netta.
Claudio Canali e il suo flauto, da tanti anni ormai sono divisi: abbandonando la musica si è gettato tra le braccia della fede in un monastero di Lecco. Il suono del suo flauto è paragonabile a molti altri grandi artisti d'oltremanica e in 13 minuti del "L'Amico suicida" riesce a riassumere la vera essenza del prog sinfonico italiano.
Questo grande album merita un ascolto molto accurato (sopratutto tastiere e flauto), la complessità dei suoni ricorda molti altri gruppi come Semiramis e Cervello e ha accatturato l'attenzione di band ben più note come PFM, Banco Del Mutuo Soccorso e Le Orme.
La canzone di apertura "Ansia" apre in un delicato suono di organo e chitarra, il ritmo è vario e nervoso e Canali con la sua voce introduce il soggetto dell'album. Le liriche di "Confessione" descrivono un dialogo tra un assassino e un prete, rieccheggiano selvaggiamente e energicamente, alternandosi in un botta e risposta assolutamente teatrale: "Ascoltami padre e dimmi se questo, lo chiami peccato o un nobile gesto, ho preso dei soldi a un ricco signore pre dar da mangiare a un uomo che muore... cosa dici fratello tu hai ammazzato, nel quinto ricorda ti è stato proibito, non posso salvarti dal fuoco eterno, hai solo un BIGLIETTO PER L'INFERNO".
Parole saggie!
"Una strana regina" introduce una musica da messa, l'influenza è dei "Tull", ma la mistura tra hard rock e folklore italiano è perfetto. "Il Nevare" è un altro grande pezzo tra passaggi di chitarra elettrica in varie forme (Claudio Canali l'ha definita una preghiera laica), le liriche invitano alla meditazione e al richiamo introspettivo. Un viaggio tra ipocrisia e peccato. La lunga e complessa "L'amico suicida" è fortemente drammatica, le liriche sono autobiografiche ispirate al suicidio di un amico di Canali durante il servizio militare. La sua voce è tetra e commovente e scivola via in atmosfere del tutto cupe. Infine si può gustare la reprise instrumentale di "Confessione" come se l'intera suite avesse i titoli di coda.
Un lavoro perfetto, indimenticabile, intenso e maestoso. Altamente raccomandato come uno dei più grandi dischi italiani di sempre!
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Altre recensioni
Di Testaverde
Avessero avuto qualche sponsor in più, sarebbero stati, per l’Italia, quello che i Black Sabbath furono per il Regno Unito.
La sepolcrale voce del front-man Claudio Canali si sposa perfettamente con lo squallore della tematica proposta.
Di T-Rex
Un mix chitarre-tastiere che si fondono alla perfezione con il testo di Canali che raggiunge gli apici della poesia.
Un grandissimo disco che non può essere ignorato dai cultori del progressive rock.
Di MosMaiorum84
Ci sono mille motivi per cui non dovrebbe essere il miglior disco prog italiano; ma se faccio parlare il cuore, ne trovo altrettanti e anche di più per cui invece lo è.
Ascoltate questo disco, riascoltatelo, lasciate che vi sorprendiate ogni tanto a ripensarci, perché, no, un disco così non se ne va, si scava una cuccia in voi e ci rimane.