I Black Label Society sembrano proprio non voler lasciare soli i propri fan nemmeno per 1 anno. E' per questo che anche nel 2006 Zack Wilde e compagni hanno voluto lasciare il proprio segno. “Shot To Hell” è un album che non sorprende, ma non per questo delude.

Non sorprende perchè lo stile al 7o album è sempre lo stesso (8o se si considera 'King Of Damnation', raccolta dei loro successi dal 98 al 2004), un hard rock dagli strumenti rudi, dai riff incredibili, marchio di fabbrica di Zack. Scuola Osbourne comunque, il quale non collabora attivamente come voce a questo lavoro ma la quale presenza si ritrova in ogni album dei Black Label Society. I temi affrontati non si discostano da quelli vecchi, o per lo meno non dal precedente “Mafia”. Se vi fu uno stacco deciso fra “The Blessed Hellride” e “Hangover Music Vol. IV”, in questo caso invece si ritrova una continuità di polemica contro la religione (come può suggerire il titolo) e una descrizione dell'amore come qualcosa di struggente, doloroso. Un amore tipicamente metal.

Ma analizziamo bene le tracce. Concrete jungle è il secondo singolo estratto. E' un inizio che ricorda Fire it up, prima traccia di “Mafia”. Ad ogni modo energico, duro, raschiante, in cui si riconoscono fin da subito i connotati che caratterizzeranno tutto il cd. Black Mass Reverends ricorda Lords of destruction dell'album “1919 Eternal”, nonostante sia decisamente più corta e il tema sia completamente diverso. Non eccezionale come pezzo. Blacked out world suona fin da subito un po' ripetitiva, ma in realtà si stacca decisamente dalla massa. E' la prima vera canzone del cd, originale a tutti gli effetti. The Last Goodbye è decisamente più calma. A mio parere è anche la canzone più bella del cd perchè regala emozioni uniche, oltre che un solo in chitarra meraviglioso nel finale. Vi è una ripresa (decisamente meglio fatta) di “Hangover Music Vol IV”. Give your self to me è decisamente ripetitiva, noiosa, appena sufficiente. Nothing's the same è una ballata. Ogni ballata dei BLS è resa particolare perchè vi è il costante uso della tastiera (totalmente assente nelle altre canzoni), un cambiamento di tono di voce marcato e reso sicuramente originale (anche se non necessariamente bello) dalla voce sporca di Zack. Comunque nel complesso bella canzone.

Hell is high è il primo singolo estratto. Una canzone veloce, che quasi ti da lo stimolo a ballare. Non male, anche se continuano i ripetuti urli caratterizzanti tutto il cd. New religion è una novità: in tutti gli altri album c'era sempre un brano strumentale, dedicato il più delle volte alle incredibili capacità con la chitarra di Zack Wilde. In questo album viene invece lasciato spazio alla tastiera, come a sottolineare che non è un cd cazzuto come quello precedente, ma che vuole essere più equilibrato (ma, ATTENZIONE, non commerciale). Inoltre alla parte strumentale è subito collegata la canzone vera e propria, bella anch'essa. Sick of it all è ancora una ballata, che sembra quasi la fotocopia della precedente. "Faith is blind" è forse la migliore canzone in assoluto. Energia allo stato puro, dal ritmo incalzante, anche se il solo ricorda un po' quelli vecchi. Ottimi i cambi repentini di ritmo, una delle caratteristiche che preferisco dei BLS. Blood is ticker then water è ancora una ballata, anche questa tende a essere con lo stampino. Devil's dime non lascia il segno... monotona. Lead me to your door è l'ennesima ballata. Forse è la migliore, e ricorda decisamente “Hangover Music Vol IV”.

Nel complesso, per essere il 7o cd, e considerando che gli album dei BLS escono con la frequenza di un anno, è molto buono. A questo punto basta attendere il 2007 per il prossimo lavoro!

Elenco tracce e video

01   Concrete Jungle (03:24)

02   Black Mass Reverends (02:36)

03   Blacked Out World (03:16)

04   The Last Goodbye (04:04)

05   Give Yourself to Me (03:18)

06   Nothing's the Same (03:01)

07   Hell Is High (03:32)

08   New Religion (04:36)

09   Sick of It All (03:55)

10   Faith Is Blind (03:36)

11   Blood Is Thicker Than Water (02:58)

12   Devil's Dime (02:15)

13   Lead Me to Your Door (03:33)

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Altre recensioni

Di  wolf85

 Bel disco davvero questo dei Black Label Society. Dico sul serio.

 Da come mi sono stati presentati, mi aspettavo un album decisamente più graffiante. Qui il numero delle ballads sembra quasi superare quello delle tracce dove c'è qualcosa di hard rock.


Di  thetrooper

 Queste 13 canzoni rappresentano perfettamente il puro Zakk-style: hard rock, heavy metal, rock, southern rock non importa!

 La musica è passione, un aggettivo che non ha niente a che spartire con il music business.