Si, quello fu proprio un vero festival cazzo !

Headliner furono i Korn all'apice della loro popolarità anche grazie ad un album con i controcazzi come "Take A Look In The Mirror" e poi gli altri gruppi erano grandi gruppi soprattutto per Extrema, Soulfly e Ill Nino, neanche qualche nome fuori luogo di troppo (HIM in primis) riuscì a rovinare lo spettacolo, un concerto tra i migliori alla quale ho assistito insieme al recente 14 Giugno 2007 all'HJM di Venezia.

Se non ricordo male c'era davvero un sacco di gente in quel di Bologna, all'Arena Parco Nord la maggiorparte metallari lì per i Korn oppure estimatori dei Motley Crue lì per la band di Nikki Sixx e Tracii Guns, i Brides of Destruction (e anche le solite fans di Ville Valo e degli HIM purtroppo), ma andiamo con ordine.

Ad aprire lo show,intorno alle 14:00 in sostituzione ai defezionari Backyard Babies ci furono i nostrani Guilty Method (Voto: 7) un gruppo che non conoscevo ma che mi piacquero per la loro voglia di suonare e scaldare il pubblico per i grandi nomi,mi interessò particolarmente la song "Father", espressione che il metallo italiano è vivo e vegeto, abbastanza bravi dal punto di vista tecnico e scenico. Ma se si deve parlare di metallo italiano allora etrano in gioco obbligatoriamente gli Extrema (Voto: 8) con il loro grandissimo intrattenitore GL Perrotti ottimo singer e ottimo trascinatore, ovviamente insieme grande musica, heavy metal all'italiana cotta e pronta per tutti noi, uno show forse un po' penalizzato dall'orario e dal tempo a disposizione troppo inferiore per un gruppo come Tommy Massara e company. I seguenti Life Of Agony (Voto: 4) invece possono essere liquidati in fretta, apparvero mosci e privi di qualsiasi voglia di suonare il loro mix di hard rock e thrash metal, un vero peccato perché pezzi molto buoni come "Trhough & Trhough" è sempre un piacere ascoltarli. Altrettanto poco azzeccata fu la presenza dei vicentini Mistonocivo (Voto: 5,5) non tanto per il genere proposto, un rock all'italiana debitore a Liftiba e Pelù solista, ma per il contesto e per le altre band che avrebbero suonato nella giornata, ciononostante forse in un contesto diverso sarebbero stati certamente più apprezzati. Grande concerto invece fu quello degli Ill Nino (Voto: 7,5), una delle migliori realtà nu metal che ancora oggi a distanza di 3 anni dall'evento ha resistito e non è affondata come la maggiorparte dei gruppi crossover emersi verso la fine dei 90 e dopo l'esplosione di Korn, Deftones e Limp Bizkit. Suonarono molto appassionati, intensi e potenti, con le loro canzoni migliori da "Te Amo...I Hate You" a "How Can I Live" passando per la cover di "Eye For An Eye" dei Soullfy (che dopo avrebbero calcato il palco) e la conclusiva "Liar", buoni pezzi e buona musica senz'altro.

Nel 2004 volevate vedere un concerto in puro stile rock n'roll anni 80 allora dovevate senz'altro venire al Flippaut a sentire i Brides Of Destruction (Voto: 8) un supergruppo di rockstar che vanta al suo interno leggende dell'hard rock e dello sleazy-style come Nikki Sixx (basso dei Motley Crue) e Tracii Guns (fondatore dei Guns N' Roses e leader degli L.A. Guns). Una performance senza sbavature ma incredibilmente tamarra con pezzi del loro primo album allora in uscita come la punkeggiante "Shot The Fuck Up" oppure "I Don't Care", ma non potevano mancare anche cover dei Crue infatti molto espressive furono "Live Wire" e la grandissima "Shout At The Devil", molto tosti e gasati. Altra esibizione con i fiocchi fu quella della tribù-brasilera di Max Cavalera e dei suoi Soulfly (Voto: 8,5) sempre più una versione aggiornata dei Sepultura dell'era "Roots", Max e i suoi companeros indossano tute dell'Italia in onore al nostro paese che il lider Max-imo ama,e noi amiamo lui,il grandissimo Maaaaaaaaax, allora fu davvero un grande spettacolo sentire la gente che si divertiva e voleva pogare sulle note di "Prophecy", "Living Sacrifice" oppure i grandi classici dei Soulfly come "Back To The Primitive", "Bleed" (con il figlio di Max alla voce), "Seek N' Strike" dall'album "3" e "Jumpdafacukup", per non parlare poi di quando Max e soci hanno suonate cover dei Sepultura tra le quali va obbligatoriamente citata "Roots Bloody Roots", momento clou dell'intera esibizione di questi fottuti brasileros. Se volete togliere in un vostro festival del tempo prezioso a grandi gruppi come i Soulfly o gli Ill Nino allora chiamate nel vostro bill gli HIM (Voto: 3), senz'altro il gruppo più sopravvalutato degli ultimi 3000 anni, e poi vedere quei fans vestiti in gothic-style su un gruppo sfacciatamente pop e così poco gothic fa davvero ridere, davvero insensato farli suonare lì, non ho sentito quasi nulla di loro tranne verso l'inizio la cover di Chris Isaak "Wicked Game" eseguita decentemente, trascurabilissimi.

Mandati a casa gli HIM finalmente erano sul palco i Korn (Voto: 10) che secondo me registrarono la loro migliore calata in Italia, senza dubbio, merito della compattezza e dei suoni mostruosi che la band ci buttava in faccia e nelle orecchie e anche grazie ad una scaletta molto buona dove forse mancavano si e no due o tre brani ("Good God" e "Thougtless" su tutti), ma era sicuramente ottima. Jonathan stupì growllando molte parti in più delle song in perfetto stile "TALITM" e registrò la figura migliore di tutta la band, anche gli altri ovviamente, ancora molto uniti (c'era ancora Head nella line-up...sigh) e compatti. Aprirono con due brani dell'allora nuovo album, la potentissima "Right Now" e la cattivissima e "panteriana" "Break Some Off", openers di tutto rispetto seguite all'improvviso da un grande classico come "Got The Life", veramente cantati da moltissimi dei presenti. Pogo assurdo su "Here To Stay", sempre più bombardante e distruttiva e ovazioni per il classico "Fallin Away From Me", ma sicuramente il livello di adrenalina massimo si ebbe sicuramente con la successiva "Blind". Fa sempre un certo effetto vedere Jon entrare con la cornamusa e attaccare "Shoots And Ladders", eseguita davvero bene e a cui anche questa volta viene attaccata la parte finale di "One" dei Metallica, ancora classici con "Freak On A Lesh", la cantatissima "ADIDAS" e l'epica "Dead Bodies Everywhere", altro pezzo di "Take A Look In The Mirror" con il singolo "Did My Time", grande pezzo ben interpretato da JD e tutti gli altri. Grandissime "Clown" (una delle mie song preferite dei Korn) e la goticheggiante "Kill You" misto di rabbia e violenza tutte in una song, stupenda. Grandissimi anche i bis con "Faget", la vulcanica "Somebody Someone" e la conclusiva "vaffanculeggiante" "Y'All Want A Single" con i tantissimi "Fuck That!" nostri e di Jd ovviamente, aggiungo che per tutto il concerto David dietro le pelli non sbagliò un colpo e che i pezzi di "Take A Look In The Mirror" allora inediti in Italia suonarono davvero aggressivi e pesantissimi.

Grandi Korn,vengono poco in Italia (e se vengono giusto una data e spesso nei festival) ma quando vengono sanno davvero mettere tanta carne al fuoco e inoltre fu l'ultimo concerto su suolo italico con la line-up originale e quindi un pezzettino di storia per i concerti metal in Italia.

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