L'esordio ("Count Your Blessings"), l'ascesa ("Suicide Season"), il mezzo passo falso dal punto di vista qualitativo ("There's a Hell..."). I Bring Me The Horizon si ripresentano al grande pubblico con l'attesissimo quarto album, dopo che la loro precedente fatica di aveva lasciato non pochi dubbi agli ascoltatori a causa di vari passaggi poco esaltanti; ma è ovvio che dischi perfetti, come è stato "Suicide Season", un artista li scrive solo una volta nel corso della sua carriera.

"Sempiternal" è, come già detto, la quarta prova sulla lunga strada dei Bring Me The Horizon, e si candida a sorprendere i fan della band che tutto si aspetterebbero tranne di sentire una versione molto più heavy dei Linkin Park. Già, il nome della band di Chester Bennington è quello che torna alla mente più spesso nell'ascolto dei vari pezzi che costituiscono il disco: "Can You Feel My Heart?" ricorda molto "Lost in the Echo" grazie al suo giro di synth, mentre altri episodi come "Go to Hell, For Heaven's Sake" e "Sleepwalking" non sfigurerebbero in un nuovo disco incazzato proprio dei Linkin Park. "Empire (Let Them Sing)" e la conclusiva "Hospital For Souls" vedono abbondantemente impegnato il nuovo 'acquisto' Jordan Fish, che con le sue tastiere conferisce un'atmosfera vagamente gothic ai pezzi. Il primo singolo "Shadow Moses" è invece un brano fenomenale, forse il migliore mai scritto dal Oli Sykes e soci: parliamo di un singolo perfetto, dove finalmente l'influenza dei Lostprophets (una delle band preferite dei BMTH) viene spudoratamente allo scoperto (come succede anche in brani come la già citata "Sleepwalking") grazie ai cori travolgenti che diventano finalmente protagonisti in tutto l'album. Se "And the Snake Start to Sing" rallenta il metronomo, le successive "Seen It All Before" e "Crooked Young" riportano la situazione sui consueti binari, mentre "Anti-Vist" è un'altra mazzata travolgente sui denti, forte di un ritornello-bomba e di un ritmo vagamente punk.

Come già accennato in precedenza, forse il vero punto di svolta dal punto di vista del sound della band è rappresentato dal nuovo tastierista Jordan Fish, new entry coincidente, tra l'altro, con l'abbandono di Jona Weinhofen a causa di dissidi interni con il resto del gruppo. Il sopracitato Jordan, inizialmente arrivato solamente come aiuto in fase di registrazione, ha poi esercitato in fase di songwriting un'influenza notevole, arrivando così al risultato di conferire al disco una dimensione molto elettronica, il che ha spinto gli stessi Bring Me The Horizon ad 'assumerlo' come membro ufficiale della band.

Chi li ama probabilmente li amerà ancora di più, chi li odia li odierà ancora di più. I Bring Me The Horizon si sono confermati col procedere degli anni una band assolutamente dinamica (altro punto in comune coi Lostprophets), capace di spaziare in più (sotto)generi ottenendo sempre risultati più o meno soddisfacenti.

Stando alla luce dei fatti "Sempiternal" è, in pochissime parole, un grandissimo disco.

Voto: 8.5 [su 10]

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