Al ragguardevole traguardo del decimo album in studio, Burns e Convertino non demordono e ci regalano l’ennesimo gioiellino della loro discografica.

“The Thread That Keeps Us”, nuovo lavoro dei Calexico, arriva a due anni dall’ottimo Edge Of The Sun, e conferma lo stato di forma invidiabile dell’ormai storica band statunitense. Registrato stavolta in California, è un disco che prende molteplici strade; i due non rinunciano al trademark sonoro della band, ma contemporaneamente sorprendono con una insospettabile vena creativa anche negli episodi meno allineati al loro classico stile.

Esaustivo in tal senso il fulminante trittico iniziale; se il singolo “End Of The World With You” si assesta su di un folk rock piuttosto canonico, “Voices In The Field” unisce flamenco e psichedelia mentre “Bridge To Nowhere” delizia con un deciso incedere à la Radiohead, senza rinunciare a fascinazioni tex-mex. Ad esempio “Flores Y Tamales”, in spagnolo, è l’estemizzazione di quest’ultima tendenza, mentre non mancano anche momenti decisamente rock che spezzano l’atmosfera, miracolosamente senza inficiare sull’omogeneità della proposta; si pensi al funk con tanto di fiati di “Under The Wheels”, al blues rock di “Dead In The Water” e all’evidente omaggio ai Pixies di “Eyes Wide Awake”.

Gli animi si “placano” solamente nel finale, con due lenti che fungono da degna conclusione di un lavoro davvero centrato; si tratta della fumosa ballad “Thrown To The Wild” e del delizioso bozzetto acustico “Music Box”, davvero perfetto come congedo.

La proposta dei Calexico non è mai stata così evocativa e potente; la band si sente a suo agio nello spaziare tra varie atmosfere e nell’omaggiare vari stili senza soluzione di continuità. Le tematiche a livello lirico sono sempre ficcanti e sincere, lontani da beceri populismi; è tutto non solo appropriato, ma fresco e riconoscibilissimo, nonostante i cinquant’anni suonati dei protagonisti.

“The Thread That Keeps Us” è l’ennesimo gioiellino incastonato nella discografia di Burns e Convertino. Un ottimo viaggio musicale da affrontare con soddisfazione in questo inizio 2018.

Traccia migliore: Bridge To Nowhere

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