L'album del quale mi accingo a fare la recensione è entrato a far parte della mia lista di album preferiti fin dal primo ascolto. Un'opera omnia che risulta difficile recensire senza rovinare le ataviche emozioni che riesce a evocare. Questo è un album che rapisce l'ascoltatore e lo riporta alla realtà solo alla fine dell'ultima nota.

Mai titolo e copertina risultano cosi' azzeccati. "In the land of grey and pink", "Nella terra del grigio e rosa" rievoca paesaggi immaginari fatti di folletti e streghe che non dobbiamo nemmeno sforzarci a immaginare dal momento che la splendida copertina del disco ce ne fornisce una visione sublime difficilmente migliorabile. Un paesaggio surreale che possiamo ammirare non solo nel front ma anche nel retro proseguendo per l'interno della custodia.

Gia' da un primo ascolto si puo' capire perchè mi sono dilungato nel parlare del titolo dell'album e della sua copertina. Se ci ritrovassimo infatti in quel luogo questa sarebbe la musica che ascolteremmo sicuramente, una musica ovattata alla quale si intona perfettamente la voce flautata del cantante. Nell'album sono presenti 6 tracce che sembrano pero'unite indissolubilmente da un filo invisibile fino a formare un unico viaggio senza pause o cali di tensione. Inutile parlare singolarmente di una o dell'altra traccia quando il vero e proprio lavoro risiede nel connubio tra titolo, copertina e canzoni.
Un capolavoro inestimabile. Una perla rara. Un turbinio di emozioni. grazie Caravan.

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