Mastodontico, nessun'altra parola riuscirebbe a descrivere in maniera più appropriata "The Guessing Game" dei freak-doomsters Cathedral. Pieno, completo, ambizioso, pesante, difficile.

Per celebrare nel 2010 i loro vent'anni di doom&love, gli inglesi decidono di togliere qualsiasi barriera alla loro visionaria creatività e forgiano un lungo album stracolmo di influenze eterogenee. Doom-stoner in "Painting In The Dark", con i suoi riff granitici, malinconici nella splendida "Death Of An Anarchist".

C'è spazio per elementi presi dal metal allo space rock, passando per il folk anglosassone. Senza che nulla sia lasciato al caso, la band offre piccoli capolavori anarchici come la jazzatissima "Cats, Incense, Candels & Wine" e "Funeral Of Dreams", dove la psichedelica made in 1967 aleggia con le sue vampate lisergiche.

Un LP disseminato di dettagli e curiosità, dai cori in falsetto, alle basi di mellotron ormai consolidate fino all'ironica "Edwige's Eyes", dedicata alla mitica Edwige Fenech, eroina del cinema italiano di serie C. Sorprendentemente, nonostante la lunghezza considerevole (90 minuti circa, 2 dischi) ed i pezzi più grezzi e doom ("Requiem For The Voiceless"), la musica qui contenuta scorre fluida ed omogenea pur nella sua estrema varietà.

I Cathedral si riconfermano come uno dei gruppi più intelligenti e coraggiosi reduci del "vecchio" metal: come Forest Of Equilibrium fu fondamentale nella scena, quest'opera è il riassunto di un ventennio in continua evoluzione musicale, sempre coerentemente al termine "rock", senza scadere in banalità ammiccanti o, al contrario, ridicole prese di posizione da true-metallers a tutti i costi. Nota positiva, ormai prevedibilmente, per la copertina, nuovamente frutto di un dipinto appositamente creato per l'occasione.

5 stelle al coraggio, alla qualità, all'importanza di scrivere opere come questa dopo una carriera così duratura.

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