Milano. Mazda Palace. 22 ottobre 2006.
Unholy alliance chapter 2.

i cancelli aprono con una ventina di minuti di ritardo, comunque tutto nella norma.
il tempo di mettere le cose fragili nel guardaroba, (ach, peccato che non mi parcheggiassero le ossa, oltre allo zaino), e siam dentro... attesa più o meno composita per i Thine Eyes Bleed, chi va in bagno, chi birra, chi fuma, chi attende i " raccomandati"... ma alle 16:50 non ci son più dubbi: il concerto è iniziato.

E tutto sommato parte non malaccio, accoglienza buona per la band, che tuttavia ritengo poco varia nello stile delle canzoni. comunque, anche una buona presenza scenica li ha aiutati a non essere affato un peso, anzi. E poi, dopo una breve pausa, i Lamb Of God... e qua forse un po' di delusione. Perchè era lecito aspettarsi un po' di più dagli agnelli, perchè han fatto un sound check epocale e poi una canzone è stata interrotta a metà da problemi tecnici. certo, questo ha penalizzato la scaletta (che comunque mi pareva buona, sopra la media "Laid To Rest" e "Now You Got Something To Die For"), ma sinceramente mi aspettavo un po' di più. Ottima prova per quanto riguarda la tecnica, comunque. A seguire si sono esibiti i "Children Of Bodom", che contavano un vastissimo seguito di fan, a giudicare dalle magliette. L'entrata in scena è esilarante: con una musica swing (penso fosse quella della sigla di "una pallottola spuntata"), presentati da un'improbabile anchorman, entrano in scena i bodom. Tutta un'altra storia, il delirio della folla è evidente dalle spinte del pubblico. Buona prova per la band, anche se a detta di molti non è stato uno delle migliori esibizioni della band, che anche in questo caso, si è vista troncare una canzone a metà per problemi tecnici.

Arriviamo dunque a quello che a mio parere è stato l'apice della serata. L'attesa per gli svedesi In Flames era palpabile, anche se non eccessiva. sul palco erano stati messi dei pannelli in plexiglass, e ognuno si chiedeva a che servissero (da destra mi dicevano avessero comprato la scenografia all'ikea, per sentirsi a casa... da sinistra invece si pensava fossero separè e), fino a che le luci non si sono nuovamente abbassate. I pannelli rivelano essere nient'altro che dei led, e la loro funzione è evidente quando parte di sottofondo la musica di " Supercar" e i pannelli si illuminano di upuntini rossi oscillanti... un'entrata geniale, c'è da ammetterlo. Gli svedesi offrono una prova eccellente, a mio parere. Niente problemi tecnici, stavolta, e si toccano veramente punti molto alti (emozionanti Come Clarity, The Quiet Place, ma anche Behind Space, Take this Life). non mancano di riproporre pezzi non proprio nuovi (non mi ricordo che canzone han pescato da 'The Jester Race', faccio le mie scuse). All'inizio la voce mi è sembrata un pelino bassa, a tal punto che quasi non si riconosceva l'opener "Pinball Map", ma a conti fatti l'esibizione è stata eccellente e l'audio molto buono (probabilmente la mancanza iniziale era dovuta alla mia posizione, schiacciato in prima fila).
Concludono gli In Flames, e dal canto mio concludo l'esperienza pogatrice, perchè veramente non riuscivo a tenermi in piedi (e con un pogo degli Slayer NON è affatto bene).

Perciò gli assassini me li son goduti dalle scalinate. La scenografia presenta due croci rovesciate di ampli ai lati, e uno schermo con proiettore dietro. Apre l'ultima esibizione "Darkness Of Christ", seguita a ruota da "Disciple"... che dire, la loro età ce l'hanno ma si dimostrano ancora degli immensi animali da palco. Semplicemente perfetti, anche se più di qualcuno è crollato dal sonno nelle scalinate. Propongono degli ottimi estratti dal repertorio classico, con qualche nuova aggiunta ("Cult" ad esempio). Chiaramente non potevano mancare i classici da "Reign In Blood", quali "Angel Of Death" e "Raining Blood", nella quale veramente si tocca il delirio. Inutile dirlo, un Lombardo che da solo valeva il prezzo del biglietto. Magnifìque.

In conclusione, un gran bel concerto, fatta eccezione per alcuni problemi tecnici (davvero fastidiosi) che hanno penalizzato un po' le band coinvolte. L'apice a mio parere è stato toccato con gli In Flames, ma si sa, de gustibus...

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