Un sole pallido illumina il giorno, un giorno imprevedibile, ma intenso, comunque, al di là del colore del cielo e dell'inclinazione della strada, il silenzio immobile non uccide, le corde del cuore vibrano, anche violente, il mare è calmo. . .

La musica dei Clogs introduce in un indefinito ambito spaziale, in bilico fra reale e surreale, fra classicismo contemporaneo e post-rock, fra luce e oscurità. Apre l'album il chitarrista italiano Luca Tarantino con "Kapsburger", una piece del 17mo secolo per liuto (Johan Hieronymus Kapsberger - 1580/1651), "Canon" lenta e sinuosa, gira su un riff di chitarra ipnotico e accompagnato da percussioni tribali addolcite da melodica e bassoon, "5/4" uno dei pezzi più veloci, quasi Tortoisiano con sfumature jazz, "2: 3: 5" violino e basssoon si adagiano sul tappeto morbido creato dall'arpeggio della chitarra, atmosfere orientali si affacciano appena, "Tides of Washington Bridge" il mandolino duetta con la chitarra classica di Dessner per diventare un trio con il bassoon, fragile e limpida, "The Song of the Cricket" è un crescendo vorticoso, la chitarra classica suona all'infinito, un semplice arpeggio che viene soffocato dalle chitarre elettriche per poi concludersi in una breve polka sdrammatizzante, "Death and the Maiden" (l'essenza, nonchè il pezzo più alto) intro di chitarra e violino da colonna sonora che aprono la strada a percussioni da world music, un confronto con il classicismo rigido di Schubert, "Tides (piano)" è una ballata per pianoforte, una reminiscenza del preludio in E Minore, op. 28 N. 4 di Chopin, evocativa e piena di bellezza, "Fiddlegree" esibisce il virtuosismo di Newsome al violino, "Lantern" dolcissima è l'unica dotata di voce che gli conferisce un'aria celtica.

La musica "classica" dei Clogs segue un processo creativo molto vicino al rock e al jazz ma con un'animo romantico, tipico dei musicisti classici, la tensione è sempre alta, minimalismo e modernismo si evidenziano in melodie eleganti e malinconiche. "Ho trovato il tuo cuore sul tavolo, lo tengo stretto a me mentre faccio colazione, poi vado a fare la spesa e lo appoggerò sopra il mio" Luce viva o luce stanca, comunque luce, per me. . .

Carico i commenti... con calma