La separazione da Pepper Keenan è durata due album; sul finire del 2014 il cantante viene reintegrato nei Corrosion che nel frattenpo non sono stati con le mani in mano, avendo infatti pubblicato un paio di dischi caratterizzati da un suono molto più orientato verso gli esordi Crossover Thrash-Hardcore di ottantiana memoria. Nel 2018 esce il decimo disco della band: Pepper, Mike, Woody e Reed di nuovo insieme. Ed è purtroppo l'ultimo lavoro che vede alla batteria i tentacoli di Reed Mullin che scompare nei primi mesi del 2020.

No Cross No Crown è l'ennesimo album compatto e massiccio, vicinissimo a livello di intensità a quel capolavoro indiscusso che è stato Deliverance, dato alle stampe nel lontano 1994.

Black Sabbath come riferimento maggiore; Sludge-Stoner di immane potenza. Distorsore aperto al massimo per favorire un suono di chitarre oscuro, maleodorante, paludoso. Voce chiassosa, che graffia come tanti anni addietro. Ci sono dei brevi strumentali, in tutto quattro, per spezzare un ritmo incalzante nel resto del lungo lavoro (siamo prossimi all'ora).

Questa è la musica che la band suona; queste sono le canzoni che gli amanti del gruppo apprezza.

Nulla di nuovo, ma la classe e la ferrea determinazione restano immutate nel tempo.

Lunga vita agli ex ragazzi di Raleigh, North Carolina; peccato non essere MAI riuscito a vederli dal vivo.

Ad Maiora.

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