Il 2003 è stato un anno cruciale per la Culla più Oscena del metal: erano orami passati tre anni dall'ultimo album, "Midian" e la band, fresca di contratto con la major Sony Records attraversava un periodo di rinnovamento. (ai veterani Robin Eaglestone e Nick Barker si erano da poco sostituiti Dave Pybus e Adrian Erlandsson) Il primo disco di questa specie di mk II è il mastodontico "Damnation And A Day", concept album affascinante ma troppo complesso e pretenzioso per quel momento di transizione. Lo scarso successo commerciale di DAAD provocò il licenziamento della band, che passa così alla Roadrunner, sotto la cui egida viene pubblicato già nel 2004 l'oggetto di questa recensione, ovvero Nymphetamine. Si tratta di un disco dalle sonorità gotiche e molto chitarrose, costellato da vari passaggi più melodici affidati al pianoforte. Pur non essendo un vero e proprio concept album a unire quasi tutte le canzoni del platter è la presenza della figura femminile, che appare ora come dea, ora come subdola tentatrice, ora come amante o come strega. Qualitativamente parlando "Nymphetamine" è un disco molto ondivago, pieno di alti e bassi, certamente difficile da apprezzare al primo ascolto e certamente non è il disco più accessibile dei COF, come alcuni sostengono. Addentriamoci dunque in questo ginepraio, non particolarmente ben visto dai fan storici della Culla dell'Oscenità.

SATYRIASIS: a dir poco orrenda, la peggiore intro sinfonica che mi sia mai capitato di sentire: cori messi a casaccio e orchestrazioni sciatte e blande, c'è di buono che dura sono 1:41

GILDED CUNT: bah, opener caruccia, molto thrash e orecchiabile, sta ai Cradle Of Filth come "Be Quick Or Be Dead" sta agli Iron Maiden: scordatevi l'elegante e magniloquente potenza letteraria di "The Promise Of Fever" o l'allucinata e frenetica visionarietà di "Chtuhlu Dawn", ma per un po' di headbanging va più che bene

NEMESIS: ottima, sicuramente uno degli highlights del disco: anche senza orchestazioni o sprazzi melodici questa canzone viaggia su livelli davvero alti, merito di Paul Allender, che con la sua Ibanez disegna melodie ora aggressive e veloci, ora cupe e doomeggianti. Nemesis è la dea greca della vendetta, conosciuta anche come Eris; non per niente nel testo è citata la guerra di Troia.

GABRIELLE: No, qui proprio non ci siamo: intro pianistica fuori luogo e soprattutto riff in apparenza aggressivo e convulso, ma che più moscio e poco ispirato non si può. Per il resto la canzone scivola via senza infamia nè lode, riempitivo.

ABSINTHE WITH FAUST: ci troviamo davanti a una semi-ballata che alterna momenti melodici e onirici ad altri più aggressivi, nel complesso una buona prova in generale, sopratto per il testo. "Come my friend, to fate let's raise, Two finger shots at this our last soiree, For tomorrow I fear
Swoops all too deadly near, This precipitous weir to Hell's high gate"

NYMPHETAMINE: inizia piuttosto scarna e cupa, con chitarre aggressive e cantato sofferto, poi a metà del secondo minuto scocca la magia: un carillon e un riff malinconico e melodicissimo aprono la strada alla stupenda voce di Liv Kristine, che duetta con Dani una stupenda poesia che sublima a livelli altissimi il legame tra droga (Amphetamine) e ossessione amorosa (Nymphette); mi è davvero impossibile valutare obbiettivamente questa canzone: è stata lei ad intodurmi nel mondo dei Cradle Of Filth: la ascoltai per la prima volta a quindici anni e ne rimasi completamente rapito; per me rimane una delle migliori dieci, se non cinque canzoni in assoluto della Culla.

PAINTING FLOWERS WHITE NEVER SUITED MY PALETTE: nonstante il titolo chilometrico questa non è altro che un intro sinfonica: lo stile è quello solenne ma al tempo stesso fumoso e arcano degli intermezzi sinfonici di "Damnation And A Day", e l'effetto è decisamente ben riuscito, con questa si fanno perdonare quell'aborto di "Satyriasis"

Sulle due successive canzoni, "Medusa And Hemlock" e "Coffin Fodder", poco o niente da dire: due buone canzoni, dirette ed orecchiabili.

ENGLISH FIRE: insoltita e molto ben riuscita nella sua pacatezza e nella sua atmosfera trasognata e malinconica: riprende il mood di "Absinthe With Faust" con una ulteriore dose di melodia. Bella.

FILTHY LITTLE SECRET: questa è forte, ma forte sul serio: sei minuti di thrash metal a livelli davvero alti, diretta e davvero coinvolgente, per merito anche di un Dani Filth in grande spolvero che riesce a trasmettere con sublime efficacia l'impeto malsano, schizoide e contagioso di questa perla.

SWANSONG FOR A RAVEN: e qui si sale a livelli ancora più alti di poesia e gotica passionalità: canzone superba sia nei suoi momenti più duri che  in quelli più dolci e recitati, da notare che il pianoforte segue il riffing anche nei momenti più impetuosi (soluzione che verrà ripresa da lì a poco dai DT per "Panic Attack") dando alla canzone un tocco ulteriormente pregiato che la rende uno dei punti più alti del disco.

MOTHER OF ABOMINATIONS: la bellezza delle due precedenti track svanisce con questa mezza ciofeca che sembrerebbe incazzata e aggressiva ma che invece si rivela davvero piatta e priva di spunti interessanti. Assolutamente inutili i coretti introduttivi così come la lunga e noiosa outro composta da una serie di effetti tastieristici pseudo-inquietanti.

Tirando le somme "Nymphetamine" è un disco di transizione, che accanto a canzoni davvero belle, gotiche e passionali ne presenta altrettante non all'altezza del nome della band; insomma un disco interessante ma fin troppo dispersivo, che consiglierei come completamento della conoscenza della Culla dell'Oscenità e non certo come primo approccio. Soppesando pregi e difetti il voto sarebbe 3 stelle, mezza stella in più per gli stupendi testi di Dani Filth, il Bardo del metal.

"Lead to the river
Midsummer, I waved
A 'V' of black swans
On with hope to the grave
All through Red September
With skies fire-paved
I begged you appear
Like a thorn for the holy ones

Cold was my soul
Untold was the pain
I faced when you left me
A rose in the rain
So I swore to thy razor
That never, enchained
Would your dark nails of faith
Be pushed through my veins again

Bared on your tomb
I am a prayer for your loneliness
And would you ever soon
Come above unto me?
For once upon a time
From the binds of your lowliness
I could always find
The right slot for your sacred key

Six feet deep is the incision
In my heart, that barless prison
Discolours all with tunnel vision
Sunsetter
Nymphetamine
Sick and weak from my condition
This lust, a vampyric addiction
To her alone in full submission
None better
Nymphetamine

Nymphetamine, nymphetamine
Nymphetamine girl
Nymphetamine, nymphetamine
My nymphetamine girl

Wracked with your charm
I am circled like prey
Back in the forest
Where whispers persuade
More sugar trails
More white lady laid
Than pillars of salt
(Keeping Sodom at night at bay)

Fold to my arms
Hold their mesmeric sway
And dance out to the moon
As we did in those golden days

Christening stars
I remember the way
We were needle and spoon
Mislaid in the burning hay

Bared on your tomb
I am a prayer for your loneliness
And would you ever soon
Come above unto me?
For once upon a time
From the binds of your holiness
I could always find
The right slot for your sacred key

Six feet deep is the incision
In my heart, that barless prison
Discolours all with tunnel vision
Sunsetter
Nymphetamine
Sick and weak from my condition
This lust, a vampyric addiction
To her alone in full submission
None better
Nymphetamine

Sunsetter
Nymphetamine
None better
Nymphetamine

Nymphetamine, nymphetamine
Nymphetamine girl
Nymphetamine, nymphetamine
My nymphetamine girl"
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