Gift é il riassunto dei lavori precedenti targati Curve, ma non
solo.

Alan Wilder e Flood lasciano la loro impronta.
Ci sono davvero delle belle intuizioni e delle atmosfere trascinanti.

Le chitarre taglienti si susseguono in quasi tutti i brani, creando assieme alla voce eterea della Halliday e ai beat di Garcia un connubio travolgente e romantico.

Tagliente é forse l'aggettivo giusto per descrivere Gift.

Se siete affezionati come me a Doppelgänger, noterete un forte legame e una certa sintonia tra Perish e Horror Head.

Interessante la dinamica del duo, con la vocalist che esorcizza la sua malinconia accennando un senso di abbandono, accompagnata da una dura e inesorabile successione di battiti elettronici.

La traccia che più rappresenta il concetto è Hung Up.

L'amore angelico narrato ad un fantasma nel bel mezzo del delirio.

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