"Volevo un disco di canzoni popolari ma anche di musiche insolite, misteriose, di istantanee e brani minori, e qualche strumentale psichedelico che portasse in viaggio chi ascolta. Trovo che sia bello quando si riesce a elevare lo spirito del prossimo, e tanto ho voluto fare, fornendo uno sfogo per l'immaginazione".

Esiste dentro il suo DNA, il produrre musica Daniel Lanois. Giovane e affermato produttore di gruppi variegati provenienti dalla sua terra fredda chiamata Canada, viene scoperto con il tam tam sonoro da Brian Eno, che a sua volta lo apre e lo esporta a terre più calde e internazionali.

Ci mette poco a farsi conoscere, a breve produce: "The Unforgettable Fire" e "Joshua Tree" degli U2, "Birdy" e "So" di Peter Gabriel, "Robbie Robertson" dell'omonimo leader della Band, "Yellow Moon" dei Neville Brothers, tantissimi dischi di Brian Eno, "Oh! Mercy" capolavoro di Bob Dylan, e tanti altri ancora. Daniel Lanois diventa così uno dei più ricercati produttori del rock contemporaneo. Ma non gli basta, a un certo punto sente l'esigenza di incidere un suo disco solista. Ha trentasette anni, quando pubblica questo primo album Acadie nell'89..

Il disco è un lavoro atipico. La sua grandezza sta nell'amalgamare in perfetto stile "Lanois" la sua origine Canadese con il luogo d'incisione e cioè New Orleans. Sta nell'omogenizzare la spontaneità della composizione del musicista con la perfezione nei dettagli tipica del produttore. E' questa la chiave del suo capolavoro solista. Il country, il rock, la psichedelica, il blues, l'ambient e la musica popolare sono tra le molteplici fonti di ispirazione.
Ne esce fuori un'opera originale, costruita sui ricordi, sulle memorie e suggestioni personali. Lanois nei dodici brani che compongono il disco, suona strumenti che vanno dalle chitarre alle tastiere, dalla fisarmonica alle percussioni molto leggere.
Ne esce fuori un disco fresco ed invitante, moderno e tradizionale nel contempo. La fisarmonica va a braccetto con le tastiere di Eno, la slide guitar crea suoni rarefatti tipici di Gabriel e Robertson.

I brani vanno dalla ballata tradizionale e spumeggiante "Jolie Louise" alla musica ambient dell'ottima "Fisherman's daughter". Dalla splendida "The maker" (dove c'è la voce di Aaron Neville) al cajun di "Under a stormy sky". Da "Still Water" brano d'apertura, semplicemente lirico e piacevole, alla cavalcata di "Where The Hawkind Kills". Del suo cantare in Francese e delle sue capacità vocali ne da esempio nella stupenda e triste "Silium's Hill", un brano di rara bellezza, senza dimenticare la versione di "Amazing grace" che di Acadie ne è la perla. I quattro brani restanti: "O Marie", "White Mustang", "Ice", "St. Ann's Gold" sembrano costruiti per delle colonne sonore di film ambientati in grandi spazi, senza confini e illimitati. Si sente la presenza di Eno, si sentono i suoi sintetizzatori, si sente il suo iniettare suoni a lui particolarmente cari.

Le sensazioni che Daniel Lanois crea in "Acadie", sono l'unione di ritmi veloci legati a testi malinconici. Questa combinazione è resa magistralmente dall'ottima miscelazione di dolcezza e amarezza. Ancora una volta si ritorna nell'unione di "due elementi" contrastanti, ma che sommati tra di loro, rendono qualsiasi cosa un "tutt'uno", unico, originale e profondo.

"Acadie" è un disco da ascoltare quando abbiamo voglia di viaggiare, con la nostra mente, verso spazi senza fine, verso mete sconosciute, alla ricerca di un qualcosa che non ci è chiaro, che non sappiamo esprimere con le parole, con la mente. E allora usiamo il cuore, e diventa tutto più semplice. Questo disco ce ne dà la possibilità.

Un'altro tassello nella costruzione di questo puzzle musicale, nell'universo sonoro.

Elenco tracce testi samples e video

01   Still Water (04:29)

02   The Maker (04:13)

Oh, Oh Deep water
Black, and cold like the night
I've stand with arms wide open
I've run a twisted line
I'm a stranger
in the eyes of the maker

I could not see
For the fog in my eyes
I could not feel
for the fear in my life
From across the great divide
In the distance I saw a light
Jean Baptiste
Walking to me with the maker

My body is bent and broken
By long and dangerous sleep
I can't work the Fields of Abraham
And turn my head away
I'm not a stranger
In the hands of the maker

Brother John
Have you seen the homeless daughters
Standing there
With broken wings
I have seen the flaming swords
There over east of Eden
Burning in the eyes of the maker
Burning in the eyes of the maker
Burning in the eyes of the maker
Burning in the eyes of the maker

Oh river rise from your sleep....

03   O Marie (03:13)

04   Jolie Louise (02:41)

Ma jolie how do you do
Mon nom est Jean Guy Thibault Leroux
I come from east of Gatineau
My name is Jean Guy ma jolie
J'ai une maison à la fontaine
Where we can live, if you marry me
Une belle maison à la fontaine
Where we will live you and me

Oh Louise oh oh oh oh oh
Ma jolie Louise

Tous les matins au soleil
I will work till work is done
Tous les matins au soleil
I did work till work was done
And one day the foreman, said Jean Guy
We must let you go
Et puis mon nom, est pas bon
At the mill anymore

Oh Louise
I'm losing my head, I'm losing my head

My kids are small, four and three
Et la bouteille she's mon amie
I drink the rhum till I can't see
It hides the shame Louise does not see
A carousel turns in my head
And I can't hide, oh no no no no
And the rage turned in my head
And Louise, I struck her down
Down on the ground
I'm losing my mind, I'm losing my mind

En septembre soixante-trois
Kids are gone and so is Louise
Ontario they did go
Near la ville de Toronto
Now my tears they roll down
Tous les jours, uh uh uh uh
And I remenber the days
And the promises that we made

Oh Louise
Ma jolie Louise, ma jolie Louise

05   Fisherman's Daughter (02:47)

06   White Mustang II (02:54)

07   Under a Stormy Sky (02:20)

08   Where the Hawkwind Kills (03:51)

09   Silium's Hill (03:00)

11   St. Ann's Gold (03:31)

12   Amazing Grace (03:47)

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