Perché scrivo sta roba? Boh. Non lo so. Comq.

Il disco è brutto. Sciapo, stolido, pedissequo, anemico, a tratti veramente insopportabile, inutile, autoreferenziale, deprimente (i don't know who i am.. siamo d'accordo).. Il nostro è stanco, stanco, stanchissimo, pesca dal peggio dell'ultima produzione (posso pagare un killer per andare a cercare tony visconti, così togliamo una parte del problema dalla faccia della terra?) e non ce lo fa venire duro neanche una volta.

Scusate se dico così, sparatemi pure addosso ma il primo disco di bowie l'ho comprato 36 anni fa, un'idea della sua produzione ce l'ho. i'm gonna say goodbye .. eh si sarebbe stata ora.. here i am not quite right.. perfettamente d'accordo.. my body left to rot in a hollow tree.. eh lasciamoti lì, va.. unico pezzo di mestiere ascoltabile e fruibile you feel so lonely etc etc .. ma arrivare fino lì attraverso tutto l'album chiede veramente troppo.

Anche bowie è andato. Facciamocene una ragione.

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Altre recensioni

Di  simakiku

 The Next Day è una bomba di sonorità eclettiche, una sintesi dei 24 dischi e dei gloriosi 43 anni di carriera del Duca Bianco.

 A 66 anni e con un peso da innovatore del rock alle spalle, il Duca ci sbatte in faccia un'ora di musica che scorre veloce e chiaro, diretto ma mai banale.


Di  mauriziodag

 Con The Next Day non possiamo far altro che chinare il capo in segno di rispetto assoluto per questa genialità vivente.

 È un concept-album capace di ri-attualizzare nel 2013 tutto il suono-bowie ad nuovo-presente e ad un nuovo futuro.