A bordo di un veliero invisibile che pulsa sotto pelle e dalle rotte infinite. Sylvian incanta già dalla muta copertina, realizzata da Yuka Fujii in un momento di grande intimità e riflessione. Sylvian voleva che l’immagine trasmettesse la stessa delicatezza e profondità della musica e ci riuscì: lo scatto è diventato iconico, quasi un’estensione visiva del suono di Brilliant Trees.
Nella Copertina l'artista si aggira per un prato come un flâneur metropolitano in esilio, incantato dalle filigrane dell’invisibile.
Brilliant Trees è il primo album solista di David Sylvian, pubblicato il 25 giugno 1984; dopo lo scioglimento dei Japan, Sylvian si prese del tempo per esplorare una direzione artistica più intima e sperimentale.
Il disco venne registrato tra Berlino e Londra, con la collaborazione di musicisti come Ryuichi Sakamoto, Jon Hassell, Holger Czukay e Steve Jansen, fratello di Sylvian ed ex batterista dei Japan. L'intero album è caratterizzato da una carica elettrica costante che filtra dagli accordi, quasi a voler ricordare che quella bellezza non può veramente riuscire a camminare nei luoghi giusti senza indossare dei guanti neri.
Musicalmente è una fusione raffinata di art rock, jazz, ambient e atmosfere avanguardistiche. I testi riflettono l’interesse di Sylvian per la filosofia e la spiritualità, con citazioni a pensatori e artisti come Jean-Paul Sartre, Jean Cocteau e Pablo Picasso. Ogni brano è come un viaggio interiore, sospeso tra contemplazione e ricerca esistenziale. Ma anche un collage di vari sprazzi di pura arte, come quando Holger Czukay, ex membro dei Can portò in studio strumenti non convenzionali e apparecchiature elettroniche; in alcune tracce, come Brilliant Trees si possono sentire suoni misteriosi e indefinibili che provengono proprio dai suoi esperimenti sonori
Il disco si apre su una soglia che spiazza nella ricerca non solo musicale, ma metafisica: l'intro di “Pulling Punches” è il sipario rivelatore dove Sylvian canta come se stesse decifrando le linee della mano del tempo, il suo timbro vocale un sismografo di stati d'animo vibranti. E cosa dire della stasi acquatica di Backwaters, di quel tremolio lento e armonico come il germoglio di un fiore, che sembra essere nato da un sogno interrotto nella sala d’attesa di un bordello per angeli decaduti.
Le registrazioni si svolgono tra Berlino (negli Hansa Studios, dove aveva inciso anche Bowie) e Londra. Sylvian chiama a raccolta una squadra di fuoriclasse: Ryuichi Sakamoto, Jon Hassell, Holger Czukay, Steve Jansen, Richard Barbieri, Mark Isham, Kenny Wheeler, Danny Thompson. Ognuno porta un mondo sonoro diverso: jazz, elettronica, ambient, musica contemporanea. Sylvian lascia loro grande libertà, concentrandosi sulla direzione artistica e sulla qualità del suono.
Il produttore Steve Nye è fondamentale: costruisce un suono cristallino, dettagliato, in cui ogni strumento ha spazio per respirare. Tutto il disco sembra essere stato inciso non su nastro magnetico ma su lastre di vetro, sensibili al respiro e all’umore dell’ascoltatore.
L’album nel 1984 sorprende tutti: è sofisticato, profondo, fuori dalle mode. Eppure funziona anche commercialmente, raggiungendo il quarto posto in classifica nel Regno Unito. È l’inizio di un percorso solista che porterà Sylvian sempre più lontano dai confini del pop.
Sorprende come la perfezione pop di Red Guitar, quel ritmo jazzato che comanda dando l'impressione di accompagnare, quel tango cubista ed astratto impreziosito dal video diretto da Anton Corbijn girato in bianco e nero e ispirato all'estetica surrealista di Angus McBean.
Elenco tracce e testi
01 Pulling Punches (05:02)
If heaven watches over me
Sowing seeds back in the soil
With eyes that see, hands that feel
Why am I the last to know
Sheltered lives spent partially breathing
Are gathered together under new religion
Pulling punches, sleeping on our feet
Pulling punches, I needed someone to comfort me
Raised in summer days of splendour
Who would've dreamed of love never ending?
A better world lies in front of me
A sketch of life in the books I read
Then as I walk where heaven leads
Why am I the last to know?
Simple lives spent partially breathing
Are gathered together under new religion
Pulling punches, sleeping on our feet
Pulling punches, I needed someone to comfort me
Raised in summer days of splendour
Who would've dreamed of love never ending?
Nature feeds this nausea
Deep inside the heart of me
02 The Ink in the Well (04:30)
The lights of the ashes smoulder through hills and vales
Nostalgia burns in the hearts of the strongest
Picasso is painting the ships in the harbour
The wind and sails
These are years with a genius for living
The rope is cut, the rabbit is loose
(Fire at will in this open season)
The blood of a poet, the ink in the well
(It's all written down in this age of reason)
The animals run through harvested fields of fire
The bitterness shown on the face of the homeless
Picasso is painting the flames from the houses
The sudden rain
These are years with a genius for living
The rope has been cut, the rabbit is loose
(Fire at will in this open season)
The blood of a poet, the ink in the well
(It's all written down in this age of reason)
Fire at will
03 Nostalgia (05:41)
Voices heard in fields of green
Their joy their calm and luxury
Are lost within the wanderings of my mind
I'm cutting branches from the trees
Shaped by years of memories
To exorcise their ghosts from inside of me
The sound of waves in a pool of water
I'm drowning in my nostalgia
06 Backwaters (04:52)
Once again I'm hiding in backwaters
Running this way and that
Trying so very hard to please
(Beware of hidden snares)
Rushing to bite the hand that feeds me
Running this way and that
(There are always other possibilities)
This way and that
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Altre recensioni
Di Philip Pascal
Lontani dai "frastuoni dei silenzi" siamo così ammaliati da questo languido canto che il sole morente e la sua bellezza ci offre.
Brilliant Trees è l'apoteosi artistica di questo lavoro, un intimo sussurro di foglie e ramoscelli di ballate tibetane e ritmi orientali.
Di fede
Immaginate un’aria così rarefatta, un’atmosfera così sospesa e solare, e trasponetela in musica.
Dopo una dura giornata distendetevi un attimo, mettete su il disco e inoltratevi nella radura di alberi brillanti disegnata dal soffice pennello di Sylvian.