Dinnanzi ai tramonti estivi, capita spesso di fermarsi ed osservare la vita che trascorre, senza pensare che forse ci siamo fermati solo per ascoltare. Lontanti dai "frastuoni dei silenzi" siamo così ammaliati da questo languido canto che il sole morente e la sua bellezza ci offre.

È questa sicuramente la sensazione che il "maestro" ha provato quando, tacito, si è soffermato ad ascoltare le parole dei suoi alberi; parole che anche noi con "Brilliant Trees" potremmo comprendere e amare.

Un bosco di suoni e poesie "Pulling Punches" è un brano delineato da una forte presenza di Bassi con tecnica Slap e trombe jazz in sottofondo, le chitarre quasi rock di R. Drayton fungono da perfetta tessitura tra il canto e gli effetti minimalisti delle tastiere. Un Sylvian giovane, affranto dal dolore di trovare una risposta all'interno del proprio mondo, società e religione, è questo l'animo del nostro cantore che come Orfeo ci trascina all'interno del suo animo.

"Picasso/sta dipingendo/una nave/nel porto/".

"The ink in the well" ha una struttura molto acustica, le entrate delle trombe sono taglienti e fugaci, il sinth di sakamoto accompagna questa ballata notturna mentre Sylvian, dipinge come Picasso una cicatrice indelebile nei nostri cuori. Un sussurro orientale con effetti molto atmosferici aprono "Nostalgia" tecnicamente perfetta, in questa terza gemma i tagli strumentali è vocali viaggiono nella nostra mente cullandoci in sogni vissuti e pianti amari; Sylvian continua a creare immense poesie e sculture, la bellezza strumentale e vocale dei suoi brani costituisce infatti un'unica e immensa meraviglia.
Suoni più ritmati divengono le cornici dei nostri ascolti ("Red Guitar") e brani minimalisti sono invece le basi di quel Sylvian più ermetico e meno amato ("BackWaters"). Altra ballata serale è "Wathered Wall" molto onirica, si forma sulle basi dei sassofoni e su effetti molto orientali; la batteria scandisce un tempo fermo e marziale, mentre la voce del nostro artista scorre come un immenso oceano. Ogni quadretto descritto e amato, arrivati al settimo brano, ci sembra soltanto un preludio a "Brillliant Trees"; di 8,39 questa MERAVIGLIOSA title track si apre con trombe oniriche e spirituali, fantasmi del passato emergono con gli effetti di Sakamoto, sembra di poter sentire l'odere degli alberi carezzati dai venti d'autunno.

Il maestro è di nuovo un fragile ragazzo che discute con la propria anima; strumentalmente "Brilliant Trees" è l'apoteosi artistica di questo lavoro, un'intimo sussurro di foglie e ramoscelli di ballate tibetane e ritmi orientali. Nella prima edizione Uk su cd (virgin 1984) il disco ha un colore molto simile al rame e all'interno del Booklet vi sono un set di fotografie che concretizzano visivamente la musica da voi ascoltata.

In fine mi scuso con Luca reed per aver rifatto la recensione sul medesimo disco, ma come tu ben saprai è difficile non poter trascrivere le emozioni di 'Brilliant Trees'.

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