"Brown Book" di Douglas P. e i Death In June si eleva come un gioiello tenebroso e inquietante nel regno del folk apocalittico. La sua essenza oscura e inestricabile lo rende una pietra miliare, una sinistra celebrazione intrisa di misticismo decadente. Attraverso il talento di Douglas P. come "chansonnier" in nero, il passato affiora in modo malinconico, intrecciando tragedie storiche e mitiche.

La "visione" di Douglas P., tessuta di simboli ambigui, trascina l'ascoltatore in un viaggio attraverso le profondità della sua anima, evocando le ombre della Seconda Guerra Mondiale e la fine di un'Europa ormai perduta. La versione lussuosa in marmo del "Brown Book" diventa un reliquiario oscuro, con il Totenkopf 6 delle SS inciso sulla sua facciata superiore, un simbolo di un passato oscuro e dimenticato.

La musica dei Death In June si fa eco di un'atmosfera decadente e avvolta nell'oscurità, accogliendo chi ascolta in un'esperienza che va oltre la superficie sonora. Accusati di connessioni ambigue con il nazismo, la loro arte, tuttavia, permane come un faro nel buio, una rappresentazione della decadenza e dell'alienazione del nostro tempo.

In "Brown Book", il folk apocalittico si manifesta come un rituale oscuro. La filastrocca inquietante di "Helige Tod" apre le porte a "Runes and Men", una ballata che unisce il suono di una fanfara militare al campionamento di una voce nazista, creando un'atmosfera tagliente e magnetica. "Hail! The White Grain!" e "To Drown A Rose" emergono come standard epocali, con la voce di Rose McDowell che contribuisce a creare un'atmosfera di incantesimo.

L'oscura presenza di David Tibet intensifica le litanie tetre di "Red Dog - Black Dog", "We are the Lust" e "Punishment Initiation", portando l'ascoltatore in profondità nei meandri delle sonorità occulte.

La title-track "Brown Book" si svela come una rilettura audace dell'"Horst Wessel Lied", inno delle SA, immergendo l'ascoltatore in un abisso di tempi passati, segnati in modo indelebile da tragedie. La chiusura con "Burn Again" è un rituale oscuro, con la chitarra acustica che traccia un sentiero attraverso scenari desolati, accompagnata dalla voce spiritata e maligna di David Tibet.

In conclusione, "Brown Book" è un viaggio nelle profondità dell'anima umana, un'esperienza sonora avvolta nell'oscurità e permeata di simbolismo. I Death In June si ergono come guide attraverso un mondo in cui le tenebre della storia si fondono con le ombre della psiche umana, in un'oscurità che persiste al di là delle note, nell'eternità delle emozioni oscure.

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