The Surfaris
Il batterista se la cava di più
Jean Jacques Loup
Grafico e fumettista fuori dall'ordinario, basterebbe osservare l'elaborato scontro tra galeoni per rendersene conto. di più
Mike Oldfield -Crises
Il disco delle canzonette belle di Campovecchio (lo so che "Le canzonette belle di Campovecchio" sembra una compilation di brani popolari da sagra di paese italiana), quello in cui dimostra di aver trovato la definitiva quadratura del cerchio riguardo allo scrivere pop-songs che vadino bene in classifica senza sminchiare la sua dignità artistica, come facevano altri #illegalsongs quello stesso anno, per dire... Esempio principale è "Moonlight Shadows", canzonetta praticamente perfetta; gradevole, bella melodia, andamento "elegante", la marca Oldfield si sente anche qui, a me è sempre piaciuta e la voce della Reilly (ormai una fedelissima di Michele già dal '79-'80 più o meno), bella assai, è il tocco in più, come su "Foreign Affair". Mi piace anche la partecipazione di Anderson che da buoni frutti mentre il ripescaggio (che faceva Chappo nel 1983 ? Qualcuno lo sa ?) di Chapman su "Shadow of the Wall" non mi ha mai convinto, il pezzo è un po' una tamarrata. Ovviamente il disco ha la stessa struttura del precedente, quindi si apre con i 20 minuti della taitol-track, gradevolissimi, come sempre, ma decisamente meno incisivi di "Taurus II" sul disco prima. Su "Crises" sono le canzonette quelle che funzionano meglio a mio gusto. di più
Mia Martini
Una visionaria, oltre che una grandissima donna che andrebbe venerata per ciò che ci ha tramandato di più
It's a Beautiful Day
Bel Giorno quello della loro scoperta di più
Raoul Casadei
Quanto a Mazurke, tra lui e Chopin, è una bella lotta.

"Quanta brillantina e coraggio mi mettevo...
Guarda oggi come piango." di più
Area
Non è colpa mia se la tua realtà
Mi costringe a fare guerra all'omertà.
Forse un dì sapremo quello che vuol dire
Affogar nel sangue con l'umanità. di più
Astor Piazzolla
I 100 ANNI DI UN MITO. CINCO di più
Rai
(Descrivo ragionando per/su buona porzione annua)
R.A.I 1, perlomeno dal periodo della dipartita terrena di Frizzi: melensa e ballista al pari di C5, venale, cinicamente arrogante, ripetitiva, tafazziana, artisticamente scadente, fatua, ufficiosa nei rari momenti intensi.
R.A.I 2: filo-sportiva, imprevedilmente socio-culturale (men nel periodo natalizio brrr), notiziaristicamente autorevole, possibilista e bilanciata, razionalmente comica e variegata più di vent'anni fa, pur se Extratelevisivamente bruttina.
R.A.I 3: d'impostazione medio-pragmatica, molto politica, volendo in era covid talmente anacronistica da fare tenerezza.
R.A.I 4 ancora troppo acerba.
R.A.I 5 - Edu: rinfrescanti, colte, eccentriche, mai irritanti.
R.A.I Premium - YoYo: a tratti realiste a tratti fiabesche, con qualche pecca isolata nel "proposal menu".
R.A.I scuola: istruttiva ma non troppo, identità scondita da premesse di facciata.
R.A.I Movie: spiazzante nella sua elementarità ed immediatezza, qua e là piacevole,
ma (eccetto nel p.n.) mai coinvolgente quanto le "gemelle diverse" cine 34 e canale20.
RAI Radiouno, RAI Radiodue, RAI Radiotrè:
Le prime due qualitativamente in picchiata dal 2017/18 mentre la terza versa in stato di grazia.
Marginali raiPlay e la "tosa preziosa" raiNews24.

Fìn di più
Le vene di Lucretia
Un ottimo esempio di deathrock, più che ben riuscito! di più
Elvis Presley
“Prima di Elvis non c’era niente” di più
Dj Tubet
Original Furlan Freestyler di più
Alberto Fortis
il più fortis di tutti di più
Crosby, Stills & Nash
CSNY. Le praterie, le montagne e il vento. La Sconfitta e la Riscossa. L'America per cui ognuno di noi dovrebbe essere pronto a lottare. L'America che lotta per ognuno di noi. di più
G. Egan -Incandescence
Lettura ostica ma affascinante. di più