eagles -one of these nights
tra i miei freferiti....disco ingiustamente sottovalutato. di più
Sting -Mercury Falling
vena assolutamente esaurita! di più
Eric Clapton -Another Ticket
disco alquanto sbiadito! di più
James Taylor -Sweet Baby James
stupende ballate acustiche cantate con tono carezzevole ed educato. Classico immancabile di più
The Moody Blues -Days Of Future Passed
Disco importante, anticipa il rock - prog sinfonico. Disco altresì difficile, troppo basato sugli arrangiamenti orchestrali. Fondamentale ma pretestuoso! di più
Bruce Springsteen -Bruce Springsteen & The E Street Band Live/1975-85
Che piaccia o meno Springsteen, questo diso non può mancare in nessuna discografia. 10 anni di concerti del miglior Bruce, di uno dei più grandi animali da palcoscenico ! di più
Converge
Ruvidi piaceri che ho imparato ad apprezzare con dedizione e pazienza. di più
Bruno Lauzi -Amore caro, amore bello...
Strana la storia di Lauzi, non personaggio, fuori dal pensiero dominante, irriverente.....meritava di più! di più
Grace Jones -Island Life
bellissima, ambigua, sensuale, e bella voce! di più
Manilla Road -Out of the Abyss
I Manilla Road tentano di virare verso sonorità più Thrash Metal, e riascoltandolo a distanza di quasi 30 anni, il risultato è più che eccellente. Le atmosfere sulfuree di pezzi come Helicon, il riffing metodico e preciso di Slaughterhouse o la Titletrack, e i rimandi al suono tipico dei Road in War In Heaven o nella lunga Whitechapel, fanno di questo disco il più duro musicalmente del gruppo di Wichita. Mark Shelton ebbe vari problemi alla voce dopo la registrazione di Out Of The Abyss, conseguenti anche al modo di cantare nell'album, ma la magia di gruppi come i Manilla Road al giorno d'oggi non si è ancora spenta, e speriamo non si spenga mai. di più
Whiskey Myers -Firewater
Minchia un'altra grandissima banda di rock sudista contemporaneo! Bella voce appassionata con componente grunge, due chitarre molto diversificate nello stile e nel suono, una a destra e una a sinistra tipico Southern, la chitarra acustica a stemperare e creare atmosfera, la solita sezione ritmica coesa e rotolante come solo in America. Accattato quest'album in fiera a BO, sono già in scimmia per recuperare gli altri tre della loro discografia.
Ah, la musica: zero peculiarità, il solito misto di R&R, blues, country, pop, hard ecc., ma col giusto tiro, l'assoluta vocazione, la buona vena melodica di chi non sta scoprendo niente ma vive e lavora in maniera eccellente ciò che ama. di più
The Rolling Stones -Some Girls
Solo Miss you è fuori repertorio, per le classifiche e per le discoteche.
Il resto è il solito porto sicuro, brani forti ritmati, i soliti Stones! di più
Gabriella Ferri -Sempre
da piccolo mi incantavo affascinato e divertito a vedere questo "sbirulino" che urlava......da adulto mi incanto e mi affacino per una delle più grandi interpreti italiane di sempre. di più
Billy Idol
Cantante inesistente da classifica Top of the Pop, idolo di ragazzini paninari. Sempre stato sulle palle, per fortuna non ci frantuma più i coglioni, almeno spero. di più
Emerson, Lake & Palmer -Tarkus
Dei primi 4 album in studio del trio è decisamente quello che sopporto meno. Si basa tutto sui 20 minuti della title-track, validi solo a tratti, ad esempio quando canta Lake, che poi sono probabilmente le parti in cui Lake ha messo mano anche alla composizione delle musiche insieme a Emerson (i testi sono già tutti del sig. Lago) oppure nella sezione tutta scritta da Lake ("Battlefield"). Si vede che se si fossero chiamati Lake, Lake e ancora Lake mi sarebbero piaciuti di più ? Ovviamente nell'arco dei 20 minuti anche lo Sboronissimo si inventa roba figa, più che altro però sono virtuosismi al solito eccessivamente fini a loro stessi. Le canzoncelle brevi che seguono la suite be... Salvo "The Only Way" per il resto va be... Ciao. di più
Ivano Fossati -Discanto
disco mostruoso, produzione perfetta, suoni eccelsi e liriche da Nobel letteratura.
Lunario di Settembre canzone capolavoro! di più
Eric Clapton -Eric Clapton
Si doveva proprio stare bene sul Viale Oceanico 461 di Miami, a giudicare dall’aria distesa con cui Eric Clapton ci guarda dalla bella foto in copertina. Tecnicamente Clapton indugia troppo nell’uso dello slide. Buon lavoro, ma non imprescindibile di più