Regista canadese nato nel 1941, noto per film come Il declino dell'impero americano e Le Invasioni Barbariche. Ha vinto l'Oscar come miglior film straniero per Le Invasioni Barbariche (2003).

Nei film di Arcand ricorrono temi come il rapporto generazionale e padre-figlio, la morte e la malattia, la critica alla borghesia intellettuale, il ruolo del denaro e il confronto tra etica e tecnologia. Le recensioni raccolte su DeBaser evidenziano letture contrastanti: alcuni celebrano il film come capolavoro moderno, altri lo criticano per il ritratto della sinistra e per un presunto intellettualismo autoreferenziale.

Tre recensioni su DeBaser offrono letture molto diverse di Le Invasioni Barbariche: dalla celebrazione al rigetto totale. I temi ricorrenti includono il rapporto padre-figlio, la morte, la malattia, la borghesia intellettuale e il ruolo del denaro. Il quadro complessivo è controverso e stimolante.

Per: appassionati di cinema d'autore, chi cerca film che stimolino dibattiti morali e politici

 Quando il cinema incontra l’attualità o l’etica o la filosofia nasce quasi sempre un capolavoro.

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 Il potere nascosto di queste squallide operette formato celluloide: celebrare le presunte virtù di un microcosmo decadente, esteticamente brutto e intellettualmente infiacchito, senza tuttavia rendersi conto di dipingere, al contempo, un ritratto analizzabile di questa lurida borghesia colta e parassitaria.

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 "Le invasioni barbariche" di Denys Arcand è un film di destra.

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