“E sì, quei tempi sono unici, non torneranno mai più!”. Queste le parole di Ronnie James Dio in una recente intervista riguardo la scaletta del suo nuovo doppio album live “Holy Diver Live” registrato l’Ottobre scorso al noto locale Londinese “Astoria”, gremito di metallari riuniti per questa occasione celebrativa di ripercorrere l’intera scaletta di uno dei più grandi album metal che esistano, “Holy Diver”, in un concerto. Sembrerebbe quasi si trattasse di un anniversario, ma non è così. Infatti la scelta di organizzare un concerto che ripercorra l'intera scaletta di un album (non mancano certo i classici dei Rainbow e dei Sabbath durante la Dio-era) sta alla base della convinzione, come già detto, che quei tempi erano unici e indimenticabili.

Ma ora bando alle ciance e parliamo dell’ album: il primo cd si apre con una fantastica introduzione a tutte le canzoni di “Holy Diver” (anche l’ordine secondo il quale vengono riproposte le canzoni è lo stesso dell’album appena citato) seguita subito dalla velocissima “Stand Up And Shout” . E’ il momento della leggendaria title track, una delle migliori canzoni, a mio parere, mai scritte dal folletto italo-americano (Ronnie James Dio appunto). Il terzo brano è “Gypsy”, dove non manca un assolo di batteria da far paura per l’elevata capacità esecutiva ed esperienza del drummer Simon Wright . E come non poter citare il quinto brano “Don’ t Talk To Strangers”? Brano che per anni ha appassionato i metallari da tutto il mondo e, per quanto mi riguarda, ancora oggi! L’ottava canzone è la tanto criticata “Rainbow In The Dark”, canzone che credo piaccia solo a me e a Ronnie James Dio (che in una recente intervista afferma di amare questa canzone), dato che tutti coloro che conosco odiano questo fantastico brano. Il primo cd si chiude con “Shame On The Night”, riproposta in una versione lunga quasi 17 minuti dove non mancano assolo (n.d.a.: recentemente ho scoperto che “assolo” al plurale rimane invariato...) di chitarra del mitico Craig Goldy e di tastiera da parte di Scott Warren, degno di un gruppo che così tanto ha dato e dà ancora oggi al metal. Nel secondo cd vengono eseguiti brani dei Rainbow e dei Black Sabbath durante la cosiddetta “Dio-era” con l’ aggiunta di due classici della carriera solista di Dio presi dall’ album “The Last In Line” (i brani in questione sono “One Night In The City” e “We Rock”, il quale chiude l’album). La canzone che apre il secondo cd è “Tarot Woman” seguita subito da quel brano che a suo tempo fu tanto criticato, ossia “The Sign Of The Southern Cross”, che ogni volta che lo ascolto mi appassiona sempre di più. A questo segue “One Night In The City” seguita, a sua volta, dalla meritatamente celeberrima “Gates Of Babylon” dallo stile molto “orientaleggiante”, come suggerisce anche il nome. Il quinto brano è uno dei capolavori (sia nei testi, sia nella musica) hard ’n’ heavy mai stati scritti e composti: “Heaven And Hell”. Canzone che si commenta da sola e dalla bellezza indiscussa. A seguire uno “dei classici dei classici” dei Rainbow… “Man On The Silver Mountain”, brano che aprì il primo album dei “Ritchie Blackmore’s Rainbow”. Il penultimo brano dell’album (e del concerto, dal momento che l’ album fotografa l’ intero concerto a Londra del 2005) è “Long Live Rock ’n’ Roll” , che si apre con le note di “Catch The Rainbow” chiudendosi, appunto, con “Long Live Rock ’n’ Roll” e, per essere precisi, con questa frase pronunciata da R. J. Dio: “Long live you and you and you and you and all of you and rock ’n’ roll!!!!!!!!! Rock ’n’ rock ’n’ rock ’n’ rock ’n’ rock ’n’ roll!”. L’ultimo brano dell’album è “We Rock” che, a gusto mio, è uno dei migliori brani mai stati scritti in tutta la storia dell’hard ’n’ heavy. “Simon Wright, Scott Warren, Rudy Sarzo, Craig Goldy, we are: DIO!”: queste le parole che chiudono il concerto…

In conclusione, “Holy Diver Live” è un album che merita sicuramente l’ascolto sia per la qualità della scaletta, sia per l’ esperienza e l’ abilità interpretativa del gruppo e del carismatico Ronnie James Dio dalla voce che rimane immutata negli anni.

La Scaletta:

CD1: Stand Up And Shout / HolyDiver / Gypsy / Caught In The Middle / Don’t Talk To Strangers / Straight Through The Heart / Invisible / Rainbow In The Dark / Shame On The Night

CD2: Tarot Woman / The Sign Of The Southern Cross / One Night In The City / Gates Of Babylon / Heaven & Hell / Man On The Silver Mountain / Long Live Rock’ n’ Roll / We Rock

Il Gruppo:

Simon Wright: batteria (già con AC/DC)

Scott Warren: Tastiere

Rudy Sarzo: Basso (già con Whitesnake, Malmsteen, Ozzy Osbourne)

Craig Goldy: Chitarra (esordì con Giuffria, entrato poi nei Dio, poi nei Whitesnake, ingaggiato successivamente da Ozzy Osbourne e, attualmente, di nuovo con Dio)

Ronnie James Dio: voce (Ronnie And The Prophets; Ronnie Dio and The Red Caps; The Electric Elves; The Elves; The Elf; Ritchie Blackmore’ s Rainbow; Black Sabbath; Dio)

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