La notizia della pubblicazione di questo doppio vinile (aridaje col vinile) la ebbi via filo mentre chiamavo uno dei record stores più forniti della capitale, per sapere se aveva dei bootlegs dei Dire Straits. Non appena mi fu confermata l'uscita sul mercato ne acquistai una copia e mi dedicai all'ascolto per diversi mesi. Il lavoro in questione - nell'edizione cd - contiene undici tracce, naturalmente (quasi) tutti classici.

L'apertura dei concerti realizzati per la promozione di "Love Over Gold" è lasciata alla vibrante chitarra di "Once Upon A Time In The West" a cui segue uno dei gioielli mai troppo valutati di "Making Movies" che è "Expresso Love" ed una versione allungata - sia nell'intro che nell'outro - della più bella storia d'amore (forse essagero?) mai musicata da una rock band dal titolo "Romeo And Juliet". "Love Over Gold" viene presentata in una versione essenziale (difficile a credersi, eh?) di circa quattro minuti. "Private Investigations" si presenta ben accolta dal pubblico che dà un'ottima prova di partecipazione, in particolare nell'intermezzo di basso che la allunga differenziandosi dalla versione presente su "Love Over Gold". Dopo quattro colpi di charleston parte "Sultans Of Swing" ed il pubblico impazzisce sottomettendosi alle emozioni sonore generate dalla band e trascinate da un muscolare Terry Williams dietro le pelli; lo spigolosissimo e storico assolo finale arriva dopo un inedito intermezzo musicale, in cui il gruppo palesa che i live-shows sono la prova del nove per mostrare di essere una grande orchestra di rock'n'roll.

Nel pieno rispetto del pensiero musicale chiamato Dire Straits, "Alchemy" oltre a rappresentare un vero greatest hits live, esibisce tutte le varie facce musicali della band, dando modo così anche ad una dilettevole "Two Young Lovers" (direi non proprio un classico) la possibilità di farsi ascoltare e di far ballare il pubblico, impegnandolo così in qualcosa di diverso dall'impugnare una "air guitar" scimmiottando Knopfler. "Solid Rock" irrompe in maniera compatta presentando ai vari membri del gruppo, la chance di dar vita ad un vero "rock'n'roll circus" dove l'energia fisica viene a tramutarsi in un suono clamoroso e poderoso, riassunto ad hoc da un finale da standing ovation (guardate il video in commercio). L'esecuzione di "Telegraph Road" (non molto differente dalla studio version) e di "Tunnel Of Love" (anticipata da un'inedita introduzione di circa cinque minuti), ci inchiodano per quasi mezz'ora... ma ne vale la pena, ve lo assicuro. "Going Home" (tratta dalla prima colonna sonora di M.K., Local Hero) è la gemma strumentale e serena conclusione dello show, toccante quanto basta per far apprezzare i sapori celtici che sprigiona, capaci di andare a braccetto con il sax dell'ex King Crimson (e molto più) Mel Collins, che suggella il congedo di Mark & co. da una folla completamente stregata.

I live-album che rimarranno nella storia sono ben altri (chissà!?), ma per chi avesse perso i Dire Straits dal vivo in quegli anni e volesse (ri)assaggiare certe sensazioni, questo doppio cd (ed il relativo dvd) sono la testimonianza che un'altra incantevole band era ormai salita sulle ali della gloria e che di lì a poco avrebbe confermato la propria immortalità.

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