Isolatevi dal resto del mondo, mettetevi gli auricolari e tenete tra le mani un grande disco come Love Over Gold dei Dire Straits.
Prima di ascoltare la musica guardate la copertina, in cui viene rappresentato un lampo nella notte, quasi a voler dare un taglio a canzoni come "Tunnel Of Love" e "Romeo And Juliet".

Adesso inserite il CD e ascoltatelo molto attentamente.
Il disco si apre con un pezzo come "Telegraph Road", lungo 14 minuti e 15 secondi, e già dalle prime note ci si accorge del grande cambiamento che ha voluto compiere questo gruppo: una canzone che si può suddividere in molteplici parti, manco fossero i Pink Floyd migliori, é una melodia dolce che cambia ritmo più volte fino a sfociare nei quattro minuti finali nel solo di chitarra del grande Mark Knopfler.
La seconda traccia "Private Investigations" è un pezzo in cui il leader "parla" con tono sconsolato, su un tappeto di chitarre acustiche e tastiere, con l'aggiunta successivamente di un basso cupo che suona un accordo per buona parte della canzone... insomma... una canzone facile facile per i bassisti.
La terza traccia "Industrial Disease" sembra già l'anticipazione di quello che saranno i Dire Straits qualche anno dopo, visto che sembra "Walk Of Life part 1", una canzone allegra la cui melodia gira attorno alla tastiera, vera innovazione del gruppo in questo album, visto che è il primo album in cui è entrato a far parte un tastierista.
La "title track" è il lentazzo targato "Dire Straits", ma con un suono molto diverso dalla più celebre "Romeo And Juliet".
"It Never Rains" è un pezzo che stona con il resto dell'album, risultando il peggiore tra queste 5 canzoni. Ripetitivo e, a tratti, noioso.

L'ascoltatore, finito l'ascolto, scopre che i Dire Straits non sono capaci solo di essere romantici e allegri, ma anche molto cupi, capaci di scrivere melodie alla Pink Floyd.
Sicuramente il disco più sottovalutato del gruppo, non avendo un pezzo famoso, ma sicuramente il più completo. Un disco da 5 stelle.

Carico i commenti... con calma