Dire Straits
On Every Street

ON EVERY STREET - DIRE STRAITS

1991 , ANNO STORICO PER LA MUSICA SOPRATTUTTO AMERICANA, ESCONO I NIRVANA E INVADONO IL MERCATO CON IL TRAVOLGENTE "NEVERMIND", I PEARL JAM CON IL MITICO "TEN" , GLI OSCURI ALICE IN CHAINS CON IL LORO DISPERATO GRIDO "DIRT" , MENTRE L'INGHILTERRA DOPO BEN SETTE ANNI DI ATTESA SALUTA IL NUOVO PARTO DI UNA DELLE MENTI PIU' GENIALI DELLA MUSICA MONDIALE: MARK KNOPFLER!! ANIMA E MENTE DEI DIRE STRAITS CONFEZIONA "ON EVERY STREET" PER DARLO IN PASTO SUBITO A PUBBLICO E STAMPA!! CHE DIRE??? UN DISCO CHE OGNI ANNO NON INVECCHIA, SI RINNOVA , NON DA' SEGNI DI STANCHEZZA , SEMPLICE ROCK'N'ROLL DI IMPATTO E DI CLASSE INDISCUSSA. ALCUNI SOLLEVAVANO MOLTI DUBBI SUL RITORNO DI KNOPFLER E CO. DOPO IL FORTUNATISSIMO E PREMIATISSIMO "BROTHER IN ARMS" ( 1985 - BEN 40 MILIONI COPIE VENDUTE ), LE RISPOSTE NON SI SONO FATTE ATTENDERE!!!! PROVARE ,ANZI ASCOLTARE PER CREDERE :

COPERTINA CARINISSIMA, SEMPLICE MA CURATA CON I TESTI ALL'INTERNO DEL PIEGHEVOLE, UN PAIO DI STIVALI CHE FANNO DA CAPOLINO AL BANCO MIXER , MENTRE UNA CHITARRA CI GUARDA IN DIAGONALE.

TESTI E MUSICHE DEL MITICO MARK, COADIUVATO DAI SUOI FEDELISSIMI COMPAGNI : ILLSLEY AL BASSO,: FLETCHER E CLARK .DIETRO LE TASTIERE.

SI PARTE SUBITO A RAZZO ( E SI CONSIGLIA DI ALZARE A MANETTA IL VOLUME DI UN BUON IMPIANTO AUDIO ) " CALLING ELVIS" , PURA SEMPLICE , ESSENZIALE SEMBRA GIA' SCRITTA , NON C'E' MOLTO DA DIRE.... BASSO E STILETTATE DI CHARLESTON CON IN SOTTOFONDO PERCUSSIONI MAI INVASIVE CHE ESPLODONO ASSIEME ALLA CHITARRA DELLO SCOZZESE KNOPFLER, UNA BOMBA CHE TI FA SALTARE IN ARIA SENZA MAI ESPLODERE DEL TUTTO, LASCIANDOTI SEMPRE IN PERENNE ANSIA E CULLANDOTI CON ARMONIE DI TASTIERE E LA VOCE SICURA E CONFIDENZIALE DI MARK CHE CI FA SOGNARE. PS: PICCOLA NOTA A MARGINE : ALLA BATTERIA C'E UN CERTO JEFF PORCARO...))).

NEMMENO IL TEMPO DI RIPOSARE CHE MARK CI PIAZZA SUBITO IL SINGOLO CHE DA' IL TITOLO ALL'ALBUM "ON EVERY STREET" : POCO DA DIRE, ASCOLTATE E FINE. QUALSIASI PAROLA E' INUTILE... OGNI COSA E' EQUILIBRATA: LA VOCE, I RESPIRI, IL SAX, LE TASTIERE, NON CI SONO NOTE FUORI POSTO, UNA MELODIA SENZA TEMPO, SCOLPITA NELLA MENTE DI CHI L'HA SCRITTA. FINALE DA INCORNICIARE CON PORCARO CHE ESALTA IL BRANO ( SEMMAI CI FOSSE STATO BISOGNO!) , IL RIDE E I CRAH PERCUSSIVI SI FANNO PREPONDERANTI , MENTRE IL DIALOGO DI CHITARRE TRA KNOPFLER E PHIL PALMER ( CHITARRISTA RIMICO PRESENTE IN TOUR ) DISEGNA SPETTRI SONORI AL LIMITE DEL POETICO. UNA PAROLA : SPAZIALE. PS: DAL VIVO IL BRANO IN QUESTIONE RENDE MENO , IN QUANTO IL PATHOS E SOPRATTUTTO I MICROFONAGGI CHE SONO PRESENTI IN STUDIO SONO MOLTO DIFFICILI DA RIPROPORRE DAL VIVO.

"WHEN IT COMES TO YOU" CI PORTA A TERRITORI PIU' SERENI E TRANQUILLI , CI FA RESPIRARE UN POCHINO MENTRE I DIRE STRAITS CI CULLANO CON UNA BALLATA LEGGERA E VIBRANTE. DICIAMO UNA PORTATA NON MODESTA MA NEMMENO SUPERBA.

"FADE TO BLACK" : ARRIVA IL MOMENTO DEL GIGIONEGGIAMENTO ANCHE PER MARK , IN PIENO TRIP JAZZISTICO, SFORNA ASSOLI SU ASSOLI MENTRE LE SPAZZOLE DI PORCARO COSTRUISCONO UN RITMO LANGUIDO MA DI POCA PRESA. DICIAMO UNO STANDARD JAZZ CHE ALMENO SU DISCO NON HA AVUTO MOLTA FORTUNA.

"THE BUG" : RITORNANO I DIRE S. GIOCOSI ALLA "WALK OF LIFE" , QUI' ALZIAMO IL GOMITO, VAI CON LA BIRRA MENTRE IL CHITARRINO DI KNOPFLER SI ESALTA A FAR IL PIEDINO CON LA PRIMA CHE GLI CAPITA. BRANO SEMPLICE MA DIRETTO.

"YOU AND YOUR FRIENDS" : BALLATA ACUSTICA CON IL LEADER INGLESE CHE SI SDOPPIA PRATICAMENTE ALLA CHITARRA :SLIDE, DOBRO E ACUSTICA , GRANDE INTERPRETAZIONE VOCALE PER UN CLASSICO DI PUNTA DELLA BAND.

"HEAVY FUEL" : ROCK SPORCO, GREZZO , SQUALLIDO E CHI PIU' NE HA PIU' NE METTA , AVREBBE MERITATO PIU' FORTUNA SE SU DISCO NON SI FOSSE MAGARI INTERVENUTI TROPPO PER LEVIGARE ALCUNE PARTI STRUMENTALI RENDENDOLE PIU' MORBIDE AL SERVIZIO DELLE RADIO. COMUNQUE UN GRAN PEZZO, SICURAMENTE DAL VIVO UNA BOMBA

"IRON HAND" : MOMENTO INTROSPETTIVO ANCHE PER MARK , CHE SI ACCOMPAGNA CON UN ACUSTICA E UNA TASTIERA IN SOTTOFONDO. PERCUSSIONI FUNEBRI INTRECCIANO TRAME SONORE ALLA BOB DYLAN

"TICKET TO HEAVEN" : PASSAPORTO PER IL PARADISO , E AGGIUNGO : E CHE PASSAPORTO!! BRANO DI AMPIO RESPIRO 70 CON UN LARGO DISPIEGO DI ARCHI ( QUI' DILIGENTEMENTE DIRETTI E CONDOTTI DAL MITICO M° GEORGE MARTIN ) E UNA PEDAL STEEL GUITAR ( PAUL FRANKLIN )

"MY PARTIES" : E FINALMENTE DOVEVA ARRIVARE ..!!! IL PEZZO CHE A MIO MODESTO PARERE ELEVA I DIRE STRAITS A FORSE LA MIGLIOR BAND DEL PIANETA ( O POCO CI MANCA) - TESTO SURREALE , MA GENIALE AL TEMPO STESSO DOVE KNOPFLER CI RACCONTA DEL PIACERE DI FARE DEI PARTY E BERE COME UN ALCOLIZZATO SENZA TROPPO ANDARE PER IL SOTTILE. LA PARTE MUSICALE è STATOSFERICA : I DIRE STRAITS SI TRASFORMANO IN UN ORCHESTRINA JAZZ BLUES DA NIGHT CLUB , MENTRE UNA SEZIONE FIATI OGNI TANTO FA CAPOLINO E CI RICORDA PURE A NOI : "TUTTI ALLE MIE FESTE ( AT MY PARTIES") E VAI MARK!!!! PASSAMI UNA BIRRA !!

BENE DOVEVA CAPITARE PRIMA O POI: DOPO LO SBARAZZINO ( CAPOLAVORO ) MY PARTIES , ARRIVA IL TEMPORALE , UN PO' DI NEBBIA E "PLANET OF NEW ORLEANS" CI ARRIVA IN PICCHIATA!!! DEVO DIRLA TUTTA ALL'INIZIO LA CONSIDERAVO INDIGESTA DA MORIRE , COL TEMPO L'HO RISCOPERTA E RIVALUTATA PER POI ELEGGERLA CAPOLAVORO ASSOLUTO. NON DI IMPATTO , SI INSINUA PIANO PIANO, SE DEVO USARE UN PARAGONE (CON LE DOVUTE CAUTELE) LA AVVICINO AD UNA "BROTHER IN ARMS" , MINORE , MA CI AVVICINIAMO.

ALLA BATTERIA SIEDE IL GRANDE MANU KATCHE' ( PETER GABRIEL ) , ALLA CHITARRA IL MITICO MARK, E AL SAX CHRIS WHITE.

In piedi all’angoloTra Tolouse e Dauphine In attesa di Marie-Ondine
Sto cercando di ricordare una canzone
Sotto la luce della luna della Lousiana
Sul pianeta di New Orleans

PARTE COSI' IL BRANO , SIMILE AD UN SONETTO , DOVE PIAN PIANO AD OGNI STROFA SI AGGIUNGE SEMPRE UNO STRUMENTO IN PIU' ( UN SYNTH, UNA TASTIERA, OPPURE UN SAX LEGGERO ), VERSO META' CANZONE LA RITMICA SI FA PIU' EFFERVESCENTE I TONI SI ACCENDONO PIANO PIANO PER POI RICADERE E RIPARTIRE DACCAPO. UN SALISCENDI FINO ALL'ESPLOSIONE FINALE , CHE POI NON ESPLODE ( VEDI IL SINGOLO "ON EVERY STREET) DOVE MARK KNOPFLER FA DIALOGARE SAX PERCUSSIONI , CHITARRA E TASTIERE VERSO MALINCONICHE NOTE CHE CI PORTANO AL CLIMAX FINALE.

"HOW LONG" : NON AGGIUNGE ALTRO NE' MENO DI QUELLO CHE I DIRE STRAITS HANNO SCRITTO E SUONATO

IN DEFINITIVA UN GRANDE ALBUM , BEN STRUTTURATO E FATTO APPOSTA PER ESSERE ASCOLTATO DA CIMA FONDO. MOLTO DIVERSO DA "BROTHERS IN ARMS" , MA QUI' STA IL BELLO. SE IL PREDECESSORE POTEVA CONTARE SU SINGOLI SPACCA CLASSIFICA ( E SFIDO CHIUNQUE A DIRE IL CONTRARIO ) , QUESTO "ON EVERY STREET VA SCOLTATO E RIASCOLTATO , NON CI SONO SINGOLI MA E' UN AUTENTICO QUADRO SONORO.