A volte capita che non si ha davvero nulla di meglio da fare e si passano ore su Youtube a cercare canzoni.

Come i cercatori d’oro che raschiavano il fondo dei fiumiciattoli nel vecchio west alla ricerca di qualche pepita, ecco che mi addentro nello “stream” (non a caso, proprio la traduzione di “fiumiciattolo,”) dei suggerimenti sul lato destro dello schermo - e all’improvviso esce lei. “It’s A Pleasing Day,” un pezzo degli improbabilissimi Giapponesi DOACOCK.

Di questa band tutto sembra essere un punto interrogativo. Ma che nome è? Ma che genere suonano? Ma chi sono questi tipi e che fine hanno fatto?

Questo fantomatico gruppo del sol levante sembra essere uscito con un unico disco nel 2012, poi linea piatta. “It’s A Pleasing Day” è proprio la seconda traccia del suddetto lavoro, ed è qualcosa che mi fa veramente sorridere, nel senso più buono possibile! La canzone inizia con una schitarrata dissonante micidiale - tanto che mi sarei aspettato un proseguimento post-hardcore. Il corpo gia si prepara a reagire a batterie pesantissime e voci urlate lancinanti. Stringi i polsi, stringi i denti e…cambia tutto! Il pezzo si trasforma in una specie di funk-rock-fusion allegrissimo. Il video della canzone parla anche molto chiaro sul lato ironico del gruppo. Questi simpatici hipster giapponesi sono impegnati a fare baldoria in una casa, e questa canzone non può non mettervi di buon umore.

Le altre canzoni del gruppo si soffermano su questa specie di “Party Rock” molto spensierato. Solitamente non è roba che fa per me, ma c’è qualcosa di questo gruppo che ha un certo magnetismo. Dall’approccio molto colorato ai testi in Inglese un po' discutibile, c’è una certa energia infantile che rende questa canzone molto accattivante, specialmente nel modo in cui questi musicisti non si prendono per nulla sul serio.

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