Tutte le cose belle finiscono. E così, a metà dello scorso anno, e senza troppo clamore, uno dei più interessanti gruppi psych americani, i MMOSS, si scioglie. Cose che capitano, per carità, ma un peccato, vista la bravura del combo e la giovane età dei cinque.

Logico quindi che il chitarrista e motore psichedelico della band, Doug Tuttle, rimanga in casa Troubled In Mind a incidere queste 11 tracce. Brani che si riallacciano, anche troppo prevedibilmente, con quanto fatto dai MMOSS nel loro secondo disco di fine 2012, a partire dall'iniziale
“With Us Soon” emblematico tributo al sound psichedelico californiano dei '60. Ad essere brevi, insomma, un inizio da Sole, Amore & (poca) Fantasia.

Fortunatamente già dalla trasognata
“Forget The Days” il nostro, pur non spostandosi dall'alveo sonoro di appartenenza/frequentazione, focalizza meglio le idee, e la musica ne guadagna. Tra tributi al freakbeat acido UK (“Where You Plant Your Love”, “Leave Your Body”), ai Byrds e al sound della California più solare (“I Will Leave”, “We Could Live”) il disco scorre liscio ma senza particolari sussulti, vuoi per il timbro monocorde di Doug, vuoi per canzoni uniformi per struttura e sonorità, che purtroppo rendono il tutto poco più di un compitino ben eseguito da un cultore di quel periodo musicale.

Peccato, perchè la finale “Better Days (Wool's Grown Lighter)” e soprattutto la psichedelica “Turn This Love” facevano presagire di meglio.




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