Marco Salzano

DeRango : 0,58 • DeEtà™ : 6903 giorni

Saint Just: La casa del lago
CD Audio Ce l'ho ★★★★
Gruppo che vanta al canto la brava Jenny Sorrenti. Sia lei che il fratello (essendo anglo-italiani) portavano all'epoca uno stile di canto davvero inedito in Italia che derivava molto dal folk inglese. Questo è il loro secondo disco LA CASA DEL LAGO che a me piace anche un tantinello di più del primo perchè più concreto e latino:
Steve Hackett: Voyage Of The Acolyte
CD Audio Ce l'ho ★★★★
The lost Genesis Album...
Steven Wilson: Grace For Drowning
CD Audio Ce l'ho ★★★★
Veramente un bell'album, sulla linea di un recupero di certe sonorità del prog classico, tra l'altro con Steve Hackett come ospite. Un brano come Rider II è chiaramente il frutto di notti insonni a remixare "Lizard"...
  • madcat
    8 gen 15
    conosco questo e il successivo,del Wilson solista,e devo dire he stranamente non mi hanno mai preso nel complesso,anche se bei pezzi ci sono in mente (mi viene in mente la titletrack del successivo,con un video bellissimo, tra l'altro
Sufjan Stevens: Illinois
CD Audio Ce l'ho ★★★★
Dedica con affetto all'omonimo Stato da un cantautore, di sicura sensibilità e talento, ma talvolta, almeno per i miei gusti, portato un pò a strafare con gli arrangiamenti. Fa eccezione John Wayne Gacy Jr un pezzo scabro (ma il piano elettrico è un piccolo "lusso") e sottilmente ambiguo ("Are you one of them?"), che si inserisce con onore nel nutrito filone delle ballad sui serial killer.
Talking Heads: Fear of music
CD Audio Ce l'ho ★★★★★
Se il 1979 fù un anno d'oro per i Police lo stesso può dirsi per il geniale David Byrne che, oltre al magnifico "Fear of Music", registrò anche l'etno-funk globale di "My Life in the Bush of Ghosts" entrambi col fondamentale intervento manipolatorio di Brian Eno.
"Fear of Music" album angosciante e paranoico per eccellenza, nero come il pavimento in gomma della copertina. Ma erano tempi bui, allora come oggi.
TALKING HEADS: Memories Can't Wait
File Audio Ce l'ho ★★★★★
Se il 1979 fù un anno d'oro per i Police lo stesso può dirsi per il geniale David Byrne che, oltre al magnifico "Fear of Music", registrò anche l'etno-funk globale di "My Life in the Bush of Ghosts" entrambi col fondamentale intervento manipolatorio di Brian Eno.
Questo pezzo viene appunto da "Fear of Music" album angosciante e paranoico per eccellenza, nero come il pavimento in gomma della copertina. Ma erano tempi bui, allora come oggi.
The Beatles: beatles for sale
CD Audio Ce l'ho ★★★★
Molte cover ed un pugno di brani originali veramente notevoli, da I'm a Loser (primo brano dylaniano di Lennon) a What You're Doing a Every Little Thing (poi coverizzata dagli Yes nel primo Lp): non sfigurano accanto ai migliori di "Help!" e "A Hard's day Night".
The Beatles: Revolver
CD Audio Ce l'ho ★★★★★
Forse è l'album più importante dei fab four, perchè è in questo disco che vengono poste le basi per i due capolavori psichedelici del 1967. Lennon nel pieno delle sue "esperienze droganti", Harrison comincia il suo viaggio nella musica modale indiana ma ancora nella fase di apprendistato, McCartney forse meno sperimentale ma più solido con il suo classicismo: per me i brani migliori sono i suoi (dopo quel pezzo "out of this world" di Lennon che è Tomorrow never knows),
The Beatles: Abbey Road
CD Audio Ce l'ho ★★★★
Dignitosissimo epitaffio (che per come erano messi i rapporti fra i quattro è quasi un miracolo che sia stato registrato) ma sotto i loro migliori album nonostante l'ottima produzione di Martin. Il medley è come una saporitissimo piatto di risulta che ricicla molto abilmente tagli, ritagli e frattaglie del passato. Per i bozzetti di Lennon è però abbastanza evidente perchè siano rimasti nel cassetto e perchè McCartney li abbia confinati al centro per poi riservarsi la maestosa conclusione.
  • madcat
    8 gen 15
    chiamali bozzetti, quelli di Lennon,a parte questo il disco e' uno dei loro migliori,altro che sotto,per me sopra questo c'e' solo il white album,figurati
  • Marco Salzano
    8 gen 15
    Io i "bozzetti" di Lennon non li disprezzo affatto anzi alcuni suoi demo casalinghi sono fantastici, però in questo caso, a quanto mi risulta, Mean Mr. Mustard e Polythene Pam sono canzoni rimaste (volutamente?) allo stato embrionale. Poi tanto di cappello al Macca che le ha recuperate però non mi sembra che lo stesso Lennon ne fosse molto contento.
The Byrds: Everybody's Been Burned
CD Audio Ce l'ho ★★★★★
probabilmente il gruppo Americano dei sixties che preferisco perché, partendo dal folk rock, in pochi anni ha sperimentato quasi tutto: dal jazz, alla psichedelia, dall’elettronica al country rock. In particolare ho un debole per lo stile e l’inimitabile voce di Crosby, che qui canta, alla sua maniera, una volatile melodia su di un delicato arpeggio al ritmo di una leggera bossa che sembra lentamente svanire nel nulla. Anche il solo alla 12 corde di Mc Guinn, fra Coltrane ed i raga indiani, segu
The Byrds: Younger Than Yesterday
CD Audio Ce l'ho ★★★★★
Probabilmente il gruppo Americano dei sixties che preferisco perché, partendo dal folk rock, in pochi anni ha sperimentato quasi tutto: dal jazz, alla psichedelia, dall’elettronica al country rock. Questo è fra il loro migliori: inimitabile lo stile e lavoce di Crosby, che in "Everybody's been burned" canta, alla sua maniera, una volatile melodia su di un delicato arpeggio al ritmo di una leggera bossa che sembra lentamente svanire nel nulla.
The Clash: Combat Rock
CD Audio Ce l'ho ★★★★
Ridotto da un doppio ad un più commerciabile singolo (due volte platino negli amati/odiati USA) e’come un bigino di Sandinista: stesso melting pot di garage/hip hop/reggae e molto altro; più Meta che Combat rock. Al solito Strummer è il più impegnato (Know your rights, Ghetto Defendant – con un cavernoso Ginsberg ), ma le hits sono di Jones (Should I Stay or Should I go) e Headon (Rock The Casbah). Meritano Straight to Hell, Car Jamming e il passo d’addio Death is a Star.
The Flaming Lips: The Soft Bulletin
CD Audio Ce l'ho ★★★★★
disco che ha segnato la svolta (Dream) Pop delle labbra fiammeggianti. Molti storsero il naso, sopratutto dopo lo sperimentale Zaireeka, ma io non ho problemi se il pop è ben fatto ed ha un'anima. E poi con Feeling Yourself disintegrate il gruppo di Wayne Coyne e soci ha proprio azzeccato una ballad (sulla morte) che progressivamente arriva ad altissimi livelli emozionali.
  • madcat
    7 feb 16
    bellissimo, faccio fatica a capire coloro che storsero il naso, perchè certamente è un cambiamento forte rispetto ai dischi precedenti, ma insomma, questo è un capolavoro.
  • Buzzin' Fly
    7 feb 16
    è un bellissimo disco , fra i migliori dei Flaming Lips. Detto per inciso ha messo in luce la grandezza della band che ha dimostrato , continua a dimostrare di fare sempre buoni lavori cambiando e seguendo la loro strada. A parte le provocazioni che sono un capitolo parallelo della band.
  • SilasLang
    8 feb 16
    Non mi piacque per anni.Lo sto rivalutando proprio in questi tempi. Ha grandi canzoni.
The Kaleidoscope: A Beacon From Mars
CD Audio Ce l'ho ★★★★
Gruppo originalissimo i Kaleidoscope di David Lindley autori di una psichedelia orientaleggiante/arabeggiante che ha ben pochi paragoni. Questo merita specialmente per le due lunghe jam, grandissimi "viaggi" psichedelici.
Primo e unico dei Nice con O’List, deve qualcosa al flower pop beatlesiano (Flower King of Flies, la title track, che anagramma le loro iniziali) ed alla psichedelia floydiana (The Cry of Eugene). Ma totalmente originale ed innovativa è la poderosa fusione di R&B e Toccata barocca in War and Piece, Dawn e soprattutto nell’ipnotica Rondo, arrangiamento apocrifo del brano di Brubeck, con chitarra ed Hammond distorti al massimo verso un esaltante climax.
The Police: Bring on The Night
File Audio Ce l'ho ★★★★★
quasi-classico “notturno” cantato a due voci da Sting e Stewart Copeland con un testo amaro (le sensazioni di un condannato a morte prima dell’esecuzione) che mostra la formula perfetta sintetizzata dai Police all’epoca: dalla cadenza iniziale al basso (subito “rubata” da Stevie Nicks), a quel ritmo inimitabile che solo Copeland sapeva imprimere allo straordinario lavoro di Summers (spesso ingiustamente sottovalutato) che quì fa un pò di tutto: arpeggio, ritmica e un lancinante solo finale.
Mol
l'Opera Omnia, che più omnia non si può, in uno dei migliori cofanetti di sempre. Contiene infatti i brani dei 5 album, più le canzoni apparse solo su 45 giri (con molti eccellenti pezzi di Summers scartati; Shambelle e Someone to talk to), i 45 dei rabbiosi inizi Punk con ancora Padovani alla chitarra, la stupenda I burn for you, e vari brani live.
The Police: Synchronicity
CD Audio Ce l'ho ★★★★★
Dominano sequencer e Synth, molta della ruvida energia iniziale si è persa (ma le due Synchronicity hanno ancora un tiro pazzesco) e Sting spadroneggia lasciando agli altri le briciole (la gelida Miss Gradenko di Copeland e la crimsoniana Mother di Summers) ma l’album è un congedo coi fiocchi con il mitico dittico junghiano, l’animista King of Pain, la retrò Every Breath..., la sottile perversione di Wrapped Around…, il raffinatissimo esotismo di Tea in the Sahara.
The Police: Ghost In The machine
CD Audio Ce l'ho ★★★★★
Il classico Police sound ibridato con fiati R&B e tastiere. I testi di Sting crescono di spessore (bellissima la dolente "Invisible Sun" sul conflitto irlandese) ma di rilievo sono anche i contributi di Copeland (la minimalista "Darkness") e Summers ("Omega man") che in "Demolition man" si scatena in una serie di riff quanti forse non ne aveva mai registrati in carriera.
The Police: Zenyatta Mondatta
CD Audio Ce l'ho ★★★
Uscito nel pieno della Police madness, con il gruppo in tour per il mondo, per me è un po’ troppo tirato via e soffre di un'eccessiva monotonia negli arrangiamenti. Le cose migliori sono sul lato A, soprattutto l’R&B di "When the world…” e lo ska di "Canary in a coalmine". "Bombs away"è uno d ei migliori pezzi di Copeland. Deludenti "Behind my Camel”, immeritato Grammy di Summers, e l'atroce "Shadows in the rain" rifatta molto meglio da Sting solista in chiave Fusion.
The Stooges: Funhouse
CD Audio Ce l'ho ★★★★★
Torbido rock da guerriglia urbana degli Stooges. Per me FUN HOUSE è Il loro album migliore “T.V. EYE” vanta l’urlo barbarico (!) di Iggy Pop ed il riff metallico e ossessivo di Ron Asheton che costruisce il palcoscenico ideale per l’esibizionismo rabbioso del cantante.
The Stooges: T.V. Eye
File Audio Ce l'ho ★★★★★
Torbido rock da guerriglia urbana degli Stooges. Questa è tratta dal loro album migliore “Fun House” e vanta l’urlo barbarico (!) di Iggy Pop ed il riff metallico e ossessivo di Ron Asheton che costruisce il palcoscenico ideale per l’esibizionismo rabbioso del cantante.
Gli schizofrenici suoni dell'Altra America, quella veramente "alternativa". Coraggioso anche per il fatto di rinunciare del tutto alle chitarre.
The Who: My Generation
CD Audio Ce l'ho ★★★★
Fondamentale manifesto di uno stile di vita prima che musicale. Non il loro album più consistente ma sicuramente il più rivoluzionario. Il punk rock è nato lì.
Tim Hagans: Animation-Imagination
CD Audio Ce l'ho ★★★★
Prodigioso trombettista, beneducato all’hard bop e traviato al drum'n'bass suonando nei club della grande mela. Animation-Imagination (nom. al Grammy nel 2000) è il punto di svolta: insieme al tastierista Kevin Hays ed al produttore Bob Belden (un po’il suo Teo Macero), Hagans improvvisa alti registri su una serie di grooves paradavisiani (Hud Doyle e Far West, con tabla, Fender Rhodes wahwah e melisma indiano campionato). Ottimi anche i momenti melodici(Love’s Lullaby)
Tori Amos: Little earthquakes
CD Audio Ce l'ho ★★★★
C’è già tutta la sua intensa poetica in questo debutto, il suo eretico immaginario da “daughter of a preacher man”, la sua vulnerabilità di donna che diventa martirio cristiano in Crucify. Soprattutto la sua fragile ed emozionante voce ed il suo prodigioso pianismo. Unico neo la bombastica batteria anni ’80. Meglio allora l’elegante arrangiamento d’archi delle malinconiche Silent All These Years (il silenzio di un trauma represso) e Winter (ritorno alla fatata innocenza dell’infanzia).
Con l'incessante tabla di Rebop in sottofondo alla misteriosa “Hidden treasure” e l’agreste violino del sottovalutato Rich Grech su “Rainmaker”, il suono dei nuovi Traffic prog acquista maggiore corposità così come i testi di Winwood salgono di spessore nell’ipnotica “The Low Spark…”, sconsolata condanna del music business. La migliore recensione del disco per me l'ha fatta, se non erro, Rolling Stone: “relaxing and exciting at the same time”.
Traffic: Mr. Fantasy
CD Audio Ce l'ho ★★★★★
La fantasia al potere? Si ma ben ancorata al solido english blues.
Triumvirat: Spartacus
CD Audio Ce l'ho ★★★
La celebre rivolta dei gladiatori messa in musica da un Trio crucco modellatosi sui Nice. Nonostante qualche furtarello ai danni degli ELP (Trilogy, Brain Salad) il concept è dotato di una sua briosa verve. The Deadly Dream Of Freedom è una bella ballad pianistica dal memorabile chorus. Ma il meglio viene con la poderosa The March To The Eternal City (con gli arabeschi al Moog della selvaggia Italian Improvisation) e con A Broken Dream, lo scontro finale con le legioni romane.
Non proprio un solo di Hammil, però non ancora Van Der Graaf (mancano Jackson e Potter). E’ un disco ancora acerbo, intimista (Afterwards, Running Back), con alcune aperture ironiche come Aquarian (simil parodia del noto inno hippy) e il finto Jingle del titolo, ma dove Hammil comincia già ad esorcizzare i propri fantasmi, come l’ambigua figura del Necromancer (tenebrose armonie vocali su ritmo marziale) e la piovra di Octopus con un viscido organo dissonante.
  • urlicht
    30 giu 12
    almeno quattro palle per me, m'e' sempre piaciuto
  • Marco Salzano
    30 giu 12
    Anche a me piace, ma io di solito approssimo per difetto e questo non arriva all'8 pieno per me. E' troppo diseguale: I brani del lato A sono buoni ma più Hammil solista, quelli ironici non mi convincono del tutto mentre quelli finali sono il prototipo dei veri VDGG. E comunque lo scarto con The Least We Can Do è notevole.
Van Der Graaf Generator: Pawn Hearts
CD Audio Ce l'ho ★★★★★
prog masterpiece con i controcabasisi degli unici, inimitabili VDGG: la colonna sonora di una crisi esistenziale, con le diverse suite che dipingono tutta l'ambiguità dell'essere umano. Per me è tutto da antologia, dal contemplativo inizio solo piano, organo e voce (e che voce) al puro terrore psicologico degli intermezzi sax-tastiere. Ah dimenticavo, c'è anche un cameo di Mr. Fripp himself tanto per gradire.
Ween: The Mollusk
CD Audio Ce l'ho ★★★★
Gloriosa band indie-rock americana dei finti fratelli Ween, veri eredi del meta rock zappiano nell'irridere chiunque, dal folk stralunato alla Donovan, al pop beatlesiano fino ai canti marinareschi. Brillanti la pischedelica Mutilated Lips, la quasi-prog Buckingham Green e Ocean Man poi finita nella soundtrack di Spongebob.
Yes: Close To The Edge
CD Audio Ce l'ho ★★★★★
la più celebrata e, forse, armoniosa suite degli Yes. Quì veramente il gruppo agisce come un unico organismo, dai passaggi in controtempo di Bruford, alle acrobazie velocissime di Howe a quel momento di misticismo assoluto in cui la voce pulita e squillante di Anderson vien fuori dalle grotte sgocciolanti per lasciare spazio all'organo a canne di Wakeman
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