Marco Salzano

DeRango : 0,58 • DeEtà™ : 6903 giorni

 Un felice anacronismo, non saprei come altro definire questo gruppo di Boston rispetto alla scena americana dell’epoca.

 Un bel disco, di quelli in apparenza low profile ma che sembrano fatti apposta per diventare dei piccoli cult.

La recensione celebra 'Cure for Pain' dei Morphine come un anacronismo felice e un disco cult degli anni '90. Il trio di Boston riscopre sonorità anni '70 con un organico minimale fatto di basso, batteria e sax baritono, creando atmosfere rare e sofisticate. Pur lontano dalla scena grunge dominante, il disco si distingue per la sua originalità, brevità e per le melodie ironiche e sentimentali di Mark Sandman. L'album risulta un ascolto che si apprezza sempre di più col tempo, capace di evocare emozioni profonde e contrasti sonori di raffinata eleganza. Scopri l'originalità e il fascino senza tempo di Morphine con 'Cure for Pain'.

 È un cupo e torbido hyperThriller firmato Bowie-Eno, schizofrenico e sperimentale.

 Quando canta “I’ve Think I’ve lost my way”, traspare tutto il senso di tristezza e nostalgia ma anche malsana eccitazione.

La recensione celebra 1.Outside di David Bowie come un disco sperimentale e complesso, con una trama di intrighi e omicidi. Il concept album, frutto della collaborazione con Brian Eno, utilizza tecniche narrative non lineari ispirate a William Burroughs. L'autore evidenzia la musica d'atmosfera, i personaggi evocativi e l'ambientazione urbana e inquietante. L'opera viene definita coraggiosa e unica nel panorama musicale degli anni ’90. Scopri il capolavoro sperimentale di Bowie e immergiti nel suo oscuro concept!

 "Per qualche tempo potete ingannare tutti, potete ingannare qualcuno per sempre ma non potete ingannare tutti per sempre."

 "Willie è uno che 'troverebbe una scappatoia nei dieci comandamenti'"

La recensione celebra 'Non per soldi... ma per denaro' di Billy Wilder come una brillante commedia che rilanciò la carriera del regista e lanciò la celebre coppia Lemmon-Matthau. Il film mescola cinismo e umorismo con temi profondi di amicizia e morale, offrendo performance memorabili e uno sguardo malinconico sulle debolezze umane. Un'opera meno citata ma significativa nella filmografia di Wilder. Guarda ora la commedia cult di Billy Wilder con Lemmon e Matthau!

 "Considero una delle più grandi suite prog di sempre."

 "Moraz adotta senza dubbio uno stile Emersoniano, meno muscolare ma ricco armonicamente."

Refugee, uscito nel 1974, è un album prog rock che rappresenta il tentativo di Lee Jackson e Brian Davison di proseguire l'eredità dei Nice insieme al talentuoso tastierista svizzero Patrick Moraz. L'album propone suite affascinanti come 'Grand Canyon' e 'Credo', dimostrando elevata tecnica e affiatamento. Nonostante il suo iniziale oblio, il disco è oggi riconosciuto come un capolavoro del trio tastiere-basso-batteria nel prog rock. Scopri il leggendario album prog Refugee, un capolavoro dagli anni '70 da non perdere!

 "La principale scommessa fatta da ELP (espandere le possibilità armoniche amalgamando il loro sound con l'orchestra) è in gran parte vinta."

 "'Closer To Believing' è un piccolo capolavoro, grazie alla voce meravigliosa di Lake e alla texture musicale preziosissima."

La recensione analizza 'Works, Volume 1' degli Emerson, Lake & Palmer come un album complesso e ambizioso, caratterizzato da una fusione tra rock progressivo e musica orchestrale. Vengono approfondite le differenti anime soliste del trio, con particolare attenzione alle composizioni classiche di Emerson e alle influenze jazz, funk e cantautorali di Lake e Palmer. Nonostante alcune critiche sul carattere prolisso e manierista, l'album è apprezzato per la sua sperimentazione e le orchestrazioni innovative degli anni '70. L'album riceve un voto positivo per la sua audacia e i momenti di intensa espressività. Scopri l'ambizioso viaggio orchestrale di Works Volume 1 degli Emerson, Lake & Palmer!

 Hostsonaten è un progetto tutto italiano frutto della fervida mente di Fabio Zuffanti.

 Summereve è il capitolo più intimamente italiano e quindi più originale della serie.

Hostsonaten con Summereve chiude magistralmente una quadrilogia musicale sulle stagioni, distinguendosi per un sound prog sinfonico e originale, ricco di riferimenti cinematografici e strumenti vintage. L'album si distingue per la sua atmosfera onirica e la qualità produttiva elevata, mescolando danze travolgenti a momenti contemplativi. Un lavoro che si conferma unico nel panorama italiano. Ascolta Summereve e lasciati trasportare in un viaggio musicale unico e suggestivo.

 «Qualsiasi foto, nonostante colga un attimo infinitesimale della realtà, ha una durata percettiva che si estende per parecchi secondi...»

 «La musica non ti ha preso niente. È stata la vita a fare man bassa. La musica è quel che hai avuto in cambio, ma non era abbastanza neppure lontanamente.»

La recensione celebra il libro di Geoff Dyer che unisce fotografia e jazz attraverso ritratti intensi e punti di vista unici. Si enfatizza la capacità dell'autore di evocare atmosfere e storie personali di grandi musicisti come Lester Young, Chet Baker e Duke Ellington, usando la fotografia come mezzo per ascoltare oltre l'immagine. Il testo sottolinea la combinazione tra profonda conoscenza storica e creatività narrativa tipica di Dyer. Immergiti nell’anima del jazz con gli intensi ritratti di Geoff Dyer, scopri il libro ora!

 La copertina più "esplicita" riflette anche un suono più sporco e duro rispetto all'eccellenza romantica di "Stranded".

 "Country Life" è un classico che rappresenta un contraltare rock al paradisiaco Synth-Pop di "Avalon".

La recensione esalta "Country Life" dei Roxy Music, sottolineando la copertina controversa e il passaggio verso un sound più duro e variegato rispetto agli album precedenti. I brani principali vengono analizzati evidenziando l'eccellenza musicale, con particolare attenzione alle atmosfere e alle influenze, fino a notare una leggera flessione finale. L'album è definito un classico del gruppo, potente e stilisticamente ricco. Scopri ora il capolavoro rock dei Roxy Music con la nostra recensione di Country Life!

 Una piccola gemma sepolta dalle coltri del tempo, finalmente pubblicata su cd nel 2006.

 La multiforme suite 'Metamorphosis' con alcuni dei più bei passaggi al pianoforte che io abbia mai sentito.

La recensione celebra la reunion del 2013 dei Curved Air e analizza in dettaglio il loro album del 1973, Air Cut. Nonostante l'eterogeneità stilistica, il disco contiene brani di grande valore artistico, specialmente grazie all'apporto del giovane Eddy Jobson. L'album, un tempo flop commerciale, è oggi riconosciuto come una gemma nascosta del progressive rock. Ascolta Air Cut e scopri il fascino nascosto dei Curved Air!

 Vedere questo film è come ricevere un pugno nello stomaco, uno di quelli così forti che ti tolgono il fiato per un minuto intero.

 Un disillusione totale che probabilmente soltanto un regista navigato come Lumet, giunto alla veneranda età di ottantatré anni, può permettersi di avere.

Onora il padre e la madre è un film intenso e oscuro diretto da Sidney Lumet, che racconta la tragica vicenda di due fratelli coinvolti in una rapina finita male. La storia, la regia e le interpretazioni, in particolare di Philip Seymour Hoffman e Albert Finney, rendono questo film una disillusione potente e una pietra miliare nel cinema drammatico. La narrazione a flashback e la fotografia digitale di alto livello completano l'opera, realizzando un thriller familiare di grande impatto. Scopri il potente dramma di Sidney Lumet, non consigliato ai deboli di cuore!

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