mien_mo_man

DeRango : 2,02 • DeEtà™ : 6756 giorni

Voto:
don, figurati che io ho il tuo stesso problema... ma nell'approcciarmi a Neil Young!!! Dico sul serio, nonostante in Italia siano più di due le generazioni che hanno imparato ad amarlo! Non mi fido dei lavori troppo noise per non rischiare di trovarlo troppo poco canzonettaro; non mi fido di cominciare con i classici perché temo sia troppo commerciale; non mi fido d'andare troppo indietro nel tempo perché temo sia troppo root e troppo poco riconoscibile nello stile; al contempo non mi sono avvicinato a lui nel periodo grunge perché ascoltai (e guardai il video, che trovo vergognoso) della celebre "Downtown", in cui c'erano hippies e punksters con la cresta che facevano casino sotto il palco, e mi sembrò tutta una speculazione...
Voto:
eppure non mi ero accorto della tua recensione. tra tutte quelle metal...
Voto:
ah, gli elbow... io ho il disco con gli omini, i pupazzetti, la femmina e il maschio: bellissimo!
Utopia Utopia
11 nov 07
Voto:
non ricordo, sai? arena rock AOR rock, FM rock si. ma proprio powerpop non ricordo. e se si non ricordo in quale contesto.
Utopia Utopia
11 nov 07
Voto:
occhio: powerpop non vuol dire brit pop
Voto:
Ah, per me, frequentazioni metal o meno, TRASH si scrive con una H. Lo so che sbaglierò, oppure no, ma per me il Trash metal è Trash metal. E' come se, una volta divenuto musica classica (perché passata alla storia e mitizzata coi suoi protagonisti-miti) volessimo chiamare, a vent'anni di distanza, il Seattle sound GRENGE, pronunciandolo alla francese (en = an), perché fa più fico. Insomma, cerchiamo di parlare (e scrivere) come mangiamo: il grunge si scrive "grunge" perché si ascolta grunge (e non si ascolta come si decanta un vino francese), ed il trash mi chiama trash perché si ascolta trash :)
Voto:
neu fa parte di una corrente rispettabilissima oppure, non sapendolo, ha delle posizioni od ha raggiunto delle posizioni in merito al tema Beatles che sono condivise da una non sparuta fetta di intenditori. io quando si parla di White Album e Revolver vado in disibilio... Ricordo a me stesso quanto il genio che di nome fa Brian Wilson pensò dei Beatles, come arrivò alla semi-follia per cercare di giungere al loro livello... Tutto questo non può essere sottovalutato, non può essere tralasciato: per quanto mi riguarda qui non si parla di mettere 5 a Nico e sostenere che ci sono protagonisti della storia del rock cui non si può dare alcun voto perché sono inclassificabili, o cui, per l'importanza che rivestono nella storia della musica (o nell'immaginario collettivo), anche se dovessero incidere le loro scorregge si dovrebbero meritare 5 stelle. Qui non si parla di storia, d'immagine, di Pippo Baudo che mette She Loves You a Domenica In. Qui non si parla di anni '60 e di boom economico. Qui non c'è nessuna easy suggestion da rievocare. Qui c'è musica, e musica alta. Almeno per me, eh! :)
Voto:
ma veramente mi sa che hai equivocato, oppure mi sono spiegato male io: volevo dire ED IO CHE HO POSTATO QUELLE PALLE MOSCIE DEGLI UTOPIA E QUEI FIGHETTI COCCHI DI MTV DEI THE LAST GOODNIGHT (mentre qui c'è l'orda dei metallari in piena scorribanda). non intendevo certo dire E QUESTI EDITORS RINCOGLIONITI PUBBLICANO I GRAVE E QUELLA MONNEZZA METAL PIUTTOSTO CHE LA MIA ARTE IMPAREGGIABILE! Mai e poi mai mi azzarderei a tale livello di maleducazione, sebbene io non sia esattamente il principe sulla pisella. Facciamo pace? :D
Voto:
scusate, ElectricOne e Mementomori, scusate. Io personalmente ai tempi leggevo MetalHammer ed appresi molto, moltissimo sul metal (metal d'ogni tipo). effettivamente leggere quelle riviste mi diede la possibilità d'apprendere dei diversi stili, delle diverse sfumature, di quanta roba si celasse dietro il termine Metal: c'erano gruppi che avevano per cantante un tenore, c'erano gruppi che cantavano in greco o in latino, c'erano gruppi satanisti, c'era il christian rock, c'era l'epic, c'era il metal romantico nibelungo, c'era il gotic, c'erano i satanisti che divenivano fondamentalisti del cattolicesimo, c'erano i trashers che cantavano nella lingua amazzonica... c'era molta cultura e multiculturalità... ognuno attingeva dal proprio background, dalle atmosfere della propria terra d'origine, dal proprio bagaglio di visioni e suggestioni... e c'erano interviste a virtuosi, roba che mi faceva ancora sognare che i supereroi esistessero, e fossero nel mondo del metallo. io, insomma, non compravo il buscadero ma il metalhammer perché era una lettura più entusiasmante. ricordo che in un articolo, il leader dei grave s'incazzava perché gli era toccato suonare in quella determinata città il giorno dopo il concerto degli obituary... quello che non capisco è come mai, una volta elaborato il tuo sound, ti debba ritrovare condannato, nel metal è spesso così, a ripeterti secula secularum. perché indugiare sempre e comunque nella ricerca di qualcosa di mostruoso, e perché metterci quel compiacimento. cosa c'è che non va nel non essere per forza trasher, grinder, doom, death, black, a tutti i costi? non si può essere artisti della musica e basta? ed invece no: si passa, col metal, di copertina mostruosa in copertina apocalittica, da titoli pornografici ad evocazioni del maligno... qual è la filosofia dell'autocompiacimento (e del compiacimento del pubblico metal) nella ricerca dell'orrido? questo è il motivo che mi allontanò da quelle sonorità. scusate, e se non mi volete scusare almeno apprezzate la mia sincerità. grazie.
Voto:
ed io che avevo postato utopia e nientepopodimeno che the last goodnight!
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