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DeRango : 2,02 • DeEtà™ : 6735 giorni

 Ocasek è il cervello, McCain il bassoventre e Vega è la pancia.

 Vega ti invita a respirare a pieni polmoni l'odore della guerra, a scatenare l'inferno nella tua vita.

La recensione analizza l'album Getchertiktz come un vivido ritratto sonoro della New York del 1996, città in declino e sotto stretta sorveglianza. Ric Ocasek, Gillian McCain e Alan Vega rappresentano rispettivamente cervello, bassoventre e pancia di questa esperienza artistica, unendo spoken word, musica e poesia in un mix cupo e intenso. Il disco cattura la tensione sociale e il disagio di un'epoca attraverso stili e approcci complementari. L'opera emerge come un'esplorazione autentica delle ossessioni e della decadenza urbana. Scopri l'atmosfera intensa di Getchertiktz e vivi New York come mai prima.

 Non si capisce perché diamine ci si incaponisca a partorire albums ogni nove mesi manco si fosse mogli kosovare.

 Thunderbyrd è un lavoro nato male e riuscito peggio di un artista senza equilibrio.

Thunderbyrd, album solista del 1977 di Roger McGuinn, si presenta come un lavoro deludente rispetto alle aspettative. Le numerose cover, pur valide come brani originali, sono rese insufficienti dagli arrangiamenti e dalle interpretazioni. I pezzi originali non riescono a riscattare l'album, con brani spesso poco ispirati e una produzione frettolosa. L'opera segna una fase di crisi artistica per McGuinn, che abbandonerà la carriera solista per molti anni. Scopri i dettagli della svolta artistica critica di Roger McGuinn con Thunderbyrd.

 "Two Sides To Every Story è forse il disco più sfortunato, persino più dei predecessori."

 "Musica diluita, rabbonita, addomesticata, placata nell'animo, e meno ispirata. Come il suo autore?"

La recensione descrive Two Sides To Every Story come uno dei lavori più deboli di Gene Clark, segnato dalla mancanza di ispirazione e da ballate troppo prevedibili e sentimentali. Nonostante la presenza di grandi collaboratori, l'album risulta languido e privo di sorprese. Solo pochi brani, come "Past Address" e "Sister Moon", salvano in parte l'ascolto. Un disco che riflette l'isolamento e il periodo difficile dell'artista. Scopri la storia nascosta dietro questo album poco conosciuto di Gene Clark.

 "Cardiff Rose sembra un folk rock per ragazzini, un glam rock per adulti."

 "Il lavoro più variegato e coraggioso del buon Roger solista, con o senza i Byrds."

La recensione esplora 'Cardiff Rose', album di Roger McGuinn, evidenziando il sodalizio con Mick Ronson e l'evoluzione dal folk verso il glam rock. L'opera è vista come coraggiosa e ricca di spunti, capace di rinnovare il sound di McGuinn con brani variegati e atmosfere intense. Il disco si distingue per freschezza e scrittura di alto livello, rappresentando un passo avanti rispetto ai lavori precedenti. Ascolta Cardiff Rose e scopri l'incrocio unico tra folk e glam di Roger McGuinn!

 Hillman conferma tutto il suo sensazionale background fatto di folk e folk rock, country e country rock, psichedelia e beach rock.

 Il primo passo per un autore che [...] finirà presto per cambiare approccio musicale, rifugiandosi nel country puro.

Chris Hillman si presenta con il primo disco solista dopo anni da collaboratore in supergruppi, mantenendo fedele il suo stile folk e country rock. Il disco Slippin' Away non mostra grandi novità stilistiche, ma propone un root-rock morbido e radiofriendly, vicino al sound degli Eagles. La recensione sottolinea una mancanza di rischio e innovazione, ma apprezza la coerenza dell'artista e il suo background consolidato. Hillman si avvicina in seguito al country più puro per una evoluzione musicale. Scopri il primo album solista di Chris Hillman e rivivi il suono autentico del folk e country rock.

 La dolcezza delle melodie di Nash e la psichedelia proto dream pop di Crosby funzionano a meraviglia.

 Ma anche quella, come tutte le altre, era alla fin fine una storia destinata a concludersi.

La recensione evidenzia come 'Whistling Down the Wire' di Crosby & Nash presenti delicate ballate pop e suggestioni psichedeliche ma soffra di un'ispirazione inferiore rispetto alle opere precedenti. Alcuni brani si distinguono per la loro qualità, mentre altri risultano meno efficaci, con una mancanza di quel fascino e calore che caratterizzavano le loro hit storiche. Il disco viene visto come una riflessione matura e contemplativa, ma meno ambiziosa e coinvolgente rispetto al passato. Scopri ora l'album e vivi la nostalgia della psichedelia anni '70!

 Questa joint venture col surf rocker John David Souther non dà i frutti sperati.

 Il disco pare esser stato concepito per spillare qualche soldo ai fans dell'epoca d'oro, per non far prendere polvere alla chitarrina root, alla pedal steel, al dobro.

La recensione analizza in modo critico l'album Trouble In Paradise del supergruppo The Souther Hillman Furay Band, evidenziando la delusione dovuta a brani poco ispirati e composizioni individuali che non creano sinergia. Nonostante la presenza di musicisti di rilievo come Chris Hillman e Richie Furay, l'album appare come un tentativo mancato di replicare la gloria degli anni d'oro del country rock, con solo poche tracce degne di nota. Scopri perché Trouble In Paradise non è all'altezza delle leggende del country rock!

 La sua "americana" si è trasformata in un beach rock che strizza l'occhio alla moda dell'epoca.

 Il buon Roger continuava la sua interminabile discesa.

La recensione analizza l'album 'Roger McGuinn & Band', evidenziando la trasformazione del sound dall'hard rock a un beach rock più leggero e meno potente. Pur apprezzando l'impegno della band e alcuni brani firmati dai musicisti di supporto, il giudizio complessivo sull'album è negativo, con brani di McGuinn giudicati sterili e poco ispirati. L'album si conclude con la dissoluzione della band dopo un lungo tour, segnando un momento di declino nella carriera di McGuinn. Scopri l'evoluzione sonora di Roger McGuinn in questo album controverso.

 Il loro disco d’esordio consiste in un soft-rock di sana e robusta costituzione, che attinge dal nobile passato dei due più blasonati autori e lo aggiorna alle esigenze radiofoniche.

 Chris Hillman è sempre stata una di queste: secondo dietro a Gram Parsons, Stephen Stills e Roger McGuinn, terzo nei Byrds quando non c’era più Clark.

La recensione analizza l'album d'esordio del supergruppo The Souther-Hillman-Furay Band, nato nel 1974 da veterani del movimento root e soft rock. Si evidenzia un sound solido, legato alle radici country-folk e al rock west coast, con canzoni orecchiabili ma non sempre all'altezza delle ambizioni. La carriera della band si interrompe presto a causa di successi limitati e scelte personali, con Richie Furay che abbandona la scena musicale per dedicarsi alla religione. L'autore mostra nostalgia e rispetto per l'eredità musicale, evidenziando i pregi e i limiti del disco. Scopri il fascino nascosto del soft rock anni '70 con The Souther-Hillman-Furay Band!

 Non un capolavoro, ma un disco genuino ed azzeccato, che trasuda amarezza e delusione, sconforto e disdetta.

 Crosby e Nash, da veri nostri fratelli hippies, non fanno nulla per nascondersi, anzi ci aiutano nella comprensione.

Il secondo album di Crosby & Nash si distacca dal romanticismo giovanile per abbracciare atmosfere più cupe e introspettive. La loro musica si fa più complessa e meno levigata, con influenze di jazz rock e psichedelia. I testi riflettono dolore, perdita e disillusione, ma mantengono una genuinità toccante. Non un capolavoro, ma un lavoro sentito che accompagna l'ascoltatore in un viaggio di emozioni mature. Ascolta Wind On The Water per un viaggio emozionale tra introspezione e musica d'autore.

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