Voto:
Fortunatamente c'è ancora qualcuno che sottovoce fa canzone d'autore. O meglio, qui la canzone d'autore, nel suo termine più classico, decade in favore di un omaggio ad un "maledetto" della poesia italiana, troppo facilmente snobbato. Lui (Larocca) non lo conosco. A te 5 per la proposta
Voto:
A trovarlo qualcosa in vinile... Abbastanza rari e costano parecchio. Canzoni empatiche come un nido di calabroni nelle mutande, ma certamente singolare ed interessante. Anche musicalmente merita.
Voto:
Bravo Fabi. Lo stimo. Intelligente, sarcastico, ha un suo stile e si differenzia bene dal merdame che gira oggi. Non l'ho mai approfondito a dovere. Questa copertina mi ha sempre fatto un po' sorridere, Mi ricorda molto Migone di Zelig "occhio di panda" :)
Voto:
Il Fossati dagli esordi fino al 1977 ("La Casa Del Serpente") non mi ha mai entusiasmato, anche se di gran lunga questo lavoro a quattro mani con Prudente è facilmente fruibile rispetto al pacchetto della sua discografia primordiale.
Voto:
"Tre passi avanti" rispetto a molti già nel 1958. Personaggio a tratti scontato, ma un gigante. "Prisencolinensinainciusol" pezzone avanguardista.
Voto:
...ed io mi posso dedicare in pace alla masturbazione
Voto:
Cos'è? La sindrome di Sandro Giacobbe?
Voto:
Nella mia recensione della scorsa settimana sottolineai appunto che quasi tutti i musicisti di Battisti del 1976 suonarono per Ivan fino al 1979
Voto:
Perché poi scomodare il Professore in una recensione di Ivan? Non c'è alcun nesso tra i due. Sicuramente una enorme stima reciproca.
Voto:
"Le canzoni della coppia Battisti-Mogol sono, in linea di principio, un po' tutte come "il mio canto libero"... Hai ascoltato mai per intero "Il Nostro Caro Angelo", "Anima Latina" "Amore e non Amore", "Don Giovanni", "L'apparenza", "CSAR"... e altri pezzi sparsi tipo "Respirando", "Questione di cellule", "Il monolocale", oppure l'immensa struttura musicale dell'album "Una donna per amico"? Un disco di 38 anni fa che sembra inciso nel 1993 per la freschezza dei suoni. E poi scusa, Battisti era fuori dagli schemi dell'impegno sociale. Non gliene fregava una sega, anche se in cuor suo desiderava un futuro roseo per chiunque. Veniva da terre montanare e contadine in fondo. La fame l'ha vista nel dopoguerra. Ma era un musicista e amava la Musica. Stop. Assorbiva tutto ciò che proveniva dal mondo esterno, lo fagocitava, lo riassemblava a modo suo e sputava fuori opere d'arte ogni anno... Non diciamo più cagate che Lucio faceva canzoni tutte uguali. Credo si tratti dell'unico artista che non si sia mai ripetuto
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