Per dirla semplice: la più bella canzone d'amore italiana.

 Un deflagrante sisma dell’anima che smembra le fondamenta dell’io e fa crollare le pareti dell’autostima ed il tetto dell’amore.

La recensione celebra 'Insieme a te non ci sto più' come una delle canzoni d'amore italiane più intense e significative, interpretata dalla giovane Caterina Caselli. Il brano, nato in un contesto storico di ribellione negli anni '60, viene descritto come un'esplosione emotiva che ha lasciato un'impronta indelebile nel panorama musicale italiano. Nonostante qualche limite vocale dell'interprete, il pezzo colpisce per la sua profondità e autenticità. L'autore della recensione invita a considerare questa canzone un caposaldo irrinunciabile della musica nazionale. Scopri il capolavoro emozionale di Caterina Caselli e lasciati trascinare dal suo fascino senza tempo.

 Mai scelta fu più azzeccata.

 Era quel piacevole ibrido (musicalmente parlando) tra l’Ivan sconosciuto dei primi album inosservati e l’Ivan che verrà.

La recensione esplora l'importanza di 'Ballata per 4 stagioni' nell'evoluzione artistica di Ivan Graziani. Un album ambizioso e ibrido che fonde elementi fusion e progressive con una poetica intensa. Grazie al supporto e alla collaborazione con Lucio Battisti e musicisti affermati, Graziani spicca il volo verso un meritato successo. Il disco è una tappa fondamentale tra l'esordio quasi inosservato e i lavori che definiranno il suo stile unico. Ascolta ora 'Ballata per 4 stagioni' e scopri la nascita di un grande cantautore.

 Eccletismo, sperimentazione (dosata) e genio ribelle, capisaldi che renderanno Lucio ciò che sarà negli anni successivi.

 Andare per un momento oltre significa avvalersi del tentativo di sondare questo piccolo gioiello, da ripescare per alcuni o da scoprire a nuovo per altri.

La recensione esplora 'Terra di Gaibola', il secondo album di Lucio Dalla, evidenziando la sua sperimentazione musicale e l'eclettismo che anticipano il successo futuro. Ambientato nella provincia bolognese, il disco emerge come un gioiello di genio ribelle, meno noto ma fondamentale nel percorso artistico del cantautore. Con brani che spaziano dal blues al soul e dal beat al jazz, l'album è una tappa imprescindibile per appassionati e audiofili. Scopri e ascolta il genio nascosto di Lucio Dalla con Terra di Gaibola!

 Le rivisitazioni vestono ovviamente i brani a nuovo, senza stravolgerli e snaturarli e la maestria con la quale vengono inseriti a piccole dosi effetti psichedelici, swing e jazz è notevole.

 Ricordatevi solo che non vi troverete sotto il sole dell'Oklahoma sulla Route 66 a bordo di una Pontiac Cabrio in uno spensierato pomeriggio assolato del 1965, ma molto probabilmente su una nebbiosa Statale italiota piena di buche con i pioppi a far da contorno poco fuori dalla banchina.

Il disco Guitar in the Space Age! di Bill Frisell è un omaggio strumentale a brani seminal degli anni ’50 e ’60, rivisitati con maestria e un tocco psichedelico. L’album miscela folk, blues, surf e country mantenendo intatti i pezzi originali. Le performance di Frisell e dei musicisti di supporto sono di altissimo livello, creando un ascolto piacevole e stimolante per gli amanti della chitarra e della musica vintage. Una piacevole immersione nella storia della sei corde con un tocco moderno. Scopri il viaggio sonoro di Bill Frisell nell'era d’oro della chitarra!

 Onestamente alla fine della fiera non ci ho capito molto. Non sono né deluso né appagato.

 Un po' come metter piede in un appartamento con arredamenti nuovi, dai design impeccabilmente squadrati e modernamente minimalisti, ma senza quel calore che ti rapisce.

La recensione analizza Homo homini lupus della Locanda delle Fate, disco del 1999 che segna un distacco dal progressive classico verso un pop-rock ordinario e ben curato. Pur evidenziando la maestria tecnica della band, manca però la scintilla emotiva che potesse elevare il lavoro a capolavoro. L'album, benché onesto e professionale, non colpisce profondamente e lascia un'impressione indefinita, né totalmente appagante né deludente. Scopri l'evoluzione della Locanda delle Fate con Homo homini lupus!

 Questo era un geniaccio, con la sensibilità di un cardiochirurgo, te la sputava lì fuori sul piatto, dai suoi 59 denti un po’ furbescamente ingenua ma palese.

 E’ solo che non avete avuto voglia di capire... come al solito.

La recensione evidenzia la figura di Enzo Jannacci come artista geniale e incompreso, capace di unire ironia e riflessione sociale nella sua musica. L'album 'Secondo te... che gusto c'è?' è descritto come un mosaico di emozioni, tra jazz, teatro e racconti di una Milano popolare. Nonostante lo scarso riconoscimento mediatico, il lavoro rimane un atto di sincerità e autenticità musicale. Ascolta l'album e scopri il genio di Enzo Jannacci oggi!

 L’enormità di Endrigo è riconosciuta da decenni tra gli ambienti del cantautorato più fine ed elegante.

 "Dal 1980 ho inciso cinque dischi che sono stati letteralmente buttati via dalla discografia, non promossi, non distribuiti e per questo ignorati dal grande pubblico".

La recensione celebra 'Il Giardino di Giovanni' di Sergio Endrigo come un album delicato e maturo, capace di unire brani nuovi e remak da un passato glorioso. Nonostante la scarsa promozione e distribuzione, l'opera mantiene viva la sensibilità poetica e musicale dell'artista, mescolando melodia e malinconia senza tempo. L'album è un raro tesoro del cantautorato italiano degli anni ottanta, oggi difficile da trovare in digitale ma capace di emozionare chi lo riscopre. Scopri l'eleganza di Sergio Endrigo con Il Giardino di Giovanni, un gioiello nascosto da riscoprire.

 Un disco che tutto sommato, a quei tempi vi si adegua però con lungimiranza, offrendo una qualità nettamente alta.

 La soave ed incantevole ugola di Francesco “Ciccio” Di Giacomo completa il resto.

Urgentissimo segna un’importante svolta per il Banco del Mutuo Soccorso, con sonorità più dirette e commerciali ma pienamente personali. L’album unisce chitarre incisive, tastiere atmosferiche ed elettronica intelligente. La voce di Francesco Di Giacomo arricchisce ogni traccia con delicatezza ed espressività. Un disco spesso snobbato che merita una rivalutazione per la sua qualità e lungimiranza. Ascolta Urgentissimo e riscopri un classico del rock progressivo italiano!

 Parole che come un proiettile trafiggono dirette il cuore. Ma trafiggono delicatamente.

 E come non menzionare 'Una lunga storia d’amore', premiata con la Targa Tenco come miglior canzone del 1984.

La recensione celebra la rinascita artistica di Gino Paoli con l’album 'La Luna e il Sig. Hyde' del 1984, segnando il ritorno di un cantautore maturo e poetico. L’opera è descritta come sincera e intima, caratterizzata da melodie semplici e testi profondi. Sono evidenziate le atmosfere malinconiche e introspettive, con brani premiati come 'Una lunga storia d’amore'. L’album rappresenta un anello importante nella discografia di Paoli, capace di emozionare senza ricerca della perfezione assoluta. Ascolta 'La Luna e il Sig. Hyde' e scopri la profondità poetica di Gino Paoli.

 Oggi mi sento una piuma che aleggia, nuota sospesa nell’aria e tenta di afferrare quel “gancio in mezzo al cielo”.

 Finalmente sono le 17:00, spengo lo stereo. Estraggo la musicassetta e la ripongo nello scaffale. Fuori nevischia ancora, siamo a zero gradi.

La recensione riflette un momento di intimità e riflessione personale in cui l'autore si lascia trasportare dalle atmosfere di 'Strada facendo' di Claudio Baglioni. Il disco è descritto come un viaggio tra emozioni leggere e momenti di malinconia, risvegliando ricordi e sensazioni profonde. L'album viene apprezzato per la sua capacità di accompagnare nei pensieri con un pop delicato e cantautorale. Ascolta Strada facendo di Baglioni e rivivi emozioni autentiche.

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